Un'Inter da zero tituli. Da dove cominciare la rifondazione?
Champions LeagueViviano, Montolivo, Bale, Sanchez, Tevez, Higuain, Benzema per non parlare del sostituto di Leonardo (Guardiola o ancora Mou?): tanti i nomi per rifare una squadra che, dopo l'eliminazione in Champions, sembra avere esaurito un ciclo. FOTO E I VIDEO
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Adesso c'è da scegliere: rifondazione totale o semplice ristrutturazione? Dopo l'eliminazione e la doppia sconfitta con lo Schalke, l'impressione è che il ciclo della grande Inter del triplete sia davvero chiuso. Ma da dove può e deve ripartire questa Inter?
Moratti dovrà innanzitutto chiarire se nel prossimo futuro sarà ancora Leonardo l'allenatore giusto: e la scelta dipenderà forse dal destino di Guardiola e Mourinho, che sono al primo posto nei pensieri del presidente. Poi sarà mercato. Inteso non solo come colpi in entrata, ma anche come cessioni illustri. A cominciare da Maicon, che a luglio avrà 30 anni e potrebbe partire, anche se oggi vale un po' meno dei 30 milioni offerti dal Real la scorsa estate. Un'offerta davvero convincente potrebbe allontanare anche altri pezzi da novanta, come Julio Cesar, cercato dal Manchester United per il dopo Van der Sar.
Di certo un po' bisogna fare cassa prima di reinvestire. Secondo la linea già tracciata a gennaio con gli arrivi di Pazzini e Ranocchia: giovani, ma di primissima fascia. La lista è lunga: Viviano, in comproprietà con il Bologna, sarebbe il sostituto giusto di Julio Cesar.
A centrocampo l'obiettivo è Montolivo, che se non dovesse rinnovare lascerà Firenze a giugno. Poi Poli e, all'esterno, Modric e Sahin. In attacco Tevez ma soprattutto Sanchez, che resta l'obiettivo numero 1. Senza dimenticare Higuain e Benzema, che in estate potrebbero finire in un vorticoso giro di punte. Giovani, ma con esperienza internazionale. Come Bale, che però vista la cifra richiesta dal Tottenham più che un obiettivo resta un sogno. Da inseguire comunque, perché dopo l'addio alla Champions e con lo scudetto che si allontana l'inter ha già fretta di tornare grande, al più presto.
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Adesso c'è da scegliere: rifondazione totale o semplice ristrutturazione? Dopo l'eliminazione e la doppia sconfitta con lo Schalke, l'impressione è che il ciclo della grande Inter del triplete sia davvero chiuso. Ma da dove può e deve ripartire questa Inter?
Moratti dovrà innanzitutto chiarire se nel prossimo futuro sarà ancora Leonardo l'allenatore giusto: e la scelta dipenderà forse dal destino di Guardiola e Mourinho, che sono al primo posto nei pensieri del presidente. Poi sarà mercato. Inteso non solo come colpi in entrata, ma anche come cessioni illustri. A cominciare da Maicon, che a luglio avrà 30 anni e potrebbe partire, anche se oggi vale un po' meno dei 30 milioni offerti dal Real la scorsa estate. Un'offerta davvero convincente potrebbe allontanare anche altri pezzi da novanta, come Julio Cesar, cercato dal Manchester United per il dopo Van der Sar.
Di certo un po' bisogna fare cassa prima di reinvestire. Secondo la linea già tracciata a gennaio con gli arrivi di Pazzini e Ranocchia: giovani, ma di primissima fascia. La lista è lunga: Viviano, in comproprietà con il Bologna, sarebbe il sostituto giusto di Julio Cesar.
A centrocampo l'obiettivo è Montolivo, che se non dovesse rinnovare lascerà Firenze a giugno. Poi Poli e, all'esterno, Modric e Sahin. In attacco Tevez ma soprattutto Sanchez, che resta l'obiettivo numero 1. Senza dimenticare Higuain e Benzema, che in estate potrebbero finire in un vorticoso giro di punte. Giovani, ma con esperienza internazionale. Come Bale, che però vista la cifra richiesta dal Tottenham più che un obiettivo resta un sogno. Da inseguire comunque, perché dopo l'addio alla Champions e con lo scudetto che si allontana l'inter ha già fretta di tornare grande, al più presto.