Niente Leomuntada: il popolo dei gufi festeggia su Facebook

Champions League
Raul festeggia con i tifosi nella curva della Veltins Arena (Getty Images)
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Status per status, la sconfitta dell'Inter a Gelsenkirchen. Dall'insegna dello Schalke caduta, agli sfottò, infiniti, di tutti gli anti-interisti. Leonardo bersaglio obbligato, Raul diventa un simbolo. E i nerazzurri non abbandonano la propria squadra

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di Luciano Cremona

Eppure l'ultimo segno dal cielo aveva detto Inter. Poche ore prima della partita il logo fissato sul tetto della sede dello Schalke era crollato. Un segnale? Gli interisti più ottimisti avevano subito detto "Sì, questa è la sera giusta". E hanno iniziato a pubblicare la foto dell'enorme insegna della squadra di Gelsenkirchen portata via da un camion. Ma non è stato l'unico tentativo del popolo di facebook per ingraziarsi la dea bendata. Non erano in pochi i tifosi dell'Inter ad avere come foto profilo lo spicchio della Veltins Arena in cui si leggeva solo 04. Il risultato sperato, il ritornello di tutti. Condito dai video della canzone "Si può fare", al discorso di Al Pacino in "Ogni maledetta domenica" (montato sulle immagini di Bayern-Inter 2-3), ai link da tifosi veri ("Noi ci crediamo, e se il miracolo non avviene saremo sempre qua a Sostenerti <3"). Poi, al fischio di inizio, alla tavola di facebook si siedono quasi solo i gufi. Gli interisti concentrati davanti alla partita. Tutti gli altri, concentrati nel tifo per lo Schalke.

"Scoprire che se stasera lo Schalke non si presenta in campo perdendo 3-0 a tavolino passa comunque il turno.." è il primo modo con cui gli anti-interisti compaiono su facebook. Poi inizia la partita. Qualche nerazzurro che posta con il suo smartphone c'è. E i commenti seguono l'andamento della partita. Al 5' c'è già chi si lamenta dell'atteggiamento, come Salvatore: "L'Inter attacca, ma quanti falli. Se continua così...". Pietro invece dà la sua sentenza, che si rivelerà azzeccata: "Dai primi 5 minuti si capisce che se tutto va bene stasera l'Inter ne prende almeno altri due". Michael contesta l'Eto'o-dipendenza "se passano la palla solo a Eto'o..sicuro che non va bene..giochiamo in undici..", Gino si fa delle domande: "Ma non era l'Inter che doveva attaccare?". Lo status di Andrea dice tutto: "40esimo: Inter movete che se fa tardi". Poi arriva il gol di Raul, che scatena i gufi. "Bye bye Inter" è il commento più morbido. C'è anche chi, come Paolo, si interroga sulla reale età di Raul: "Ma quanti anni ha? 21?". E l'unico problema, almeno per i milanisti, è che lo spagnolo allunghi nella classifica dei bomber europei su Pippo Inzaghi.

Gli sfottò si moltiplicano ad inizio ripresa: "Entra Pandev, adesso si ke l inter farà 5 goal", scrive Francesco. "Dai Inter ce la puoi fare", "4-0, 5-2, 6-3, 7-4... cosa volete che sia...oramai è fatta". Spunta anche qualche inguaribile ottimista, che chiede "Un gol ogni 9 minuti". Edo dopo il pareggio di Motta ci crede, Luca rilancia con l'ironia: "Dai Inter ti mancano solo 4 gol". Giuseppe ci crede davvero: "Dai ragazzi 30 minuti mancano, facciamo un goal ogni 7 minuti". Poi arriva il 2a1 di Howedes. L'apoteosi per il popolo anti nerazzurro e anti Leonardo. "Bentornata, cara vecchia Inter". "Leo, ci hai fatto godere di più in 5 mesi di Inter, che in 13 anni di Milan". Di interisti che osano sfidare gli sfottò ce ne sono pochi. "Vittorie o sconfitte, Inter per sempre". È dura però passarla liscia, tra un "Leonardo non mangia la colomba" e i continui appunti di chi sottolinea che lo Schalke 04 è diventato Schalke 3-7. Ci pensa Mattia, allora, a chiudere la triste serata nerazzurra con la dichiarazione d'amore del tifoso vero: "Inter, ti amo lo stesso". Anche se, come scrive Gianluca, "il ciclo forse è finito".

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