Canta Napoli, Lavezzi e Cavani stendono il Chelsea

Champions League
Il ruggito di due dei tre tenori. Cavani e Lavezzi hanno firmato il 3-1 del Napoli sul Chelsea
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Gli azzurri realizzano l'ennesima impresa di questa Champions battendo 3-1 in rimonta gli uomini di Villas Boas. Mata gela il San Paolo. Ma il Pocho, il Matador e ancora il Pocho firmano un successo che sa di seria ipoteca per il passaggio del turno

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NAPOLI-CHELSEA 3-1
27’ Mata (C), 38’ e 65’ Lavezzi (N), 47’ pt Cavani (N)

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Canta Napoli, il sogno continua. Gli azzurri battono il Chelsea 3-1 in rimonta e vedono sempre più lievitare le proprie possibilità di continuare la propria avventura in Champions. La paura per una notte nel capoluogo campano fa 11. Il tempo che passa dalla rete di Mata che gela il San Paolo al gol del momentaneo 1-1 di Lavezzi. La prima rete dell’argentino in Champions rigenera una squadra apparsa sul punto di una crisi di nervi. La rete dei blues arriva infatti al primo tiro in porta degli uomini di un sempre più traballante Villas Boas, dopo oltre 20’ di dominio azzurro. Dalla perla del Pocho nascono le fondamenta del trionfo azzurro. Una vittoria tutta anema e core. Gargano, come pronosticato alla vigilia dal Pampa Sosa, non molla un metro in mezzo al campo. Il fiato dell’uruguaiano è sempre sul collo del portatore di palla dei blues. I tre tenori non se ne stanno a guardare. Hamsik è un furetto tra le linee. Il gol del 2-1 di Cavani nei minuti di recupero del secondo tempo è solo la logica conseguenza di un percorso ormai tracciato.

Il San Paolo ci crede, la pioggia cade incessante. La difesa azzurra si trasforma in una autentica linea Maginot e i contropiedi del Napoli degli autentici incubi per i tutt’altro che sicuri Cahill e David Luiz. Il gol che chiude i giochi nasce proprio da una indecisione dell’ex difensore di Benfica che consente a Cavani di servire Lavezzi che non lascia scampo a Cech. Il Pocho trova in un colpo solo solo il primo gol e la prima doppietta in Champions. Nel finale potrebbe arrivare anche la rete del 4-1 ma Ashley Cole si trasforma in una sorta di San Gennaro londinese e sulla linea nega la gioia del gol a Maggio. Al San Paolo finisce 3-1, il 14 marzo a Stamford Bridge gli uomini dello squalificato Mazzarri, ben guidati da Frustalupi in panchina, potrebbero scrivere un altro pezzettino di storia. Una storia tutta azzurra che non vuol smettere di far sognare una città intera che o' surdato 'nnammurato anche a Londra sogna di cantare.

CSKA MOSCA-REAL MADRID 1-1

28' C.Ronaldo (R), 93' Wernbloom (C)

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Sembrava fatta, Mourinho pensava di uscire dal gelo di Mosca con uno 0-1 identico a quello ottenuto al Luzhniki nel 2010 con l'Inter. E invece, al 93', è arrivata la doccia, è davvero il caso di dirlo visto i meno dieci gradi, gelata: al gol di Ronaldo ha infatti risposto Wernbloom, che in mischia ha trovato un pareggio davvero insperato. Qualificazione comunque alla portata per il Real. Mourinho ha perso subito Benzema, dopo meno di un quarto d'ora, per un infortunio muscolare. Un guaio forse dovuto al freddo e al terreno di gioco, sintetico. Chi non ha avuto problemi ad adattarsi al fondo è stato Ronaldo, che ha bissato la rete segnata sempre al Luzhniki nella finale di Champions del 2008. Ma non è l'unico dato del portoghese: il suo 37 gol stagionale coincide anche con il 17esimo in maglia merengue, raggiungendo al secondo posto dei bomber madridisti di Champions Fernando Morientes.

Per il Real si tratta della prima partita in questa Champions non vinta: dopo le sei del girone in cui quattro volte gli uomini di Mou non avevano concesso gol, ora Pepe e compagni hanno subito la rete beffa proprio allo scadere del recupero. La colpa del Real è stata principalmente quella di non aver chiuso la partita, andanto più volte vicino al gol ma non trovando il raddoppio. Ora il ritorno al Bernabeu si fa un po' più complicato, ma questo Real ha dimostrato di essere superiore al Cska. Se non ci saranno altri scherzi, Mou dovrebbe viaggiare tranquillo verso i quarti.