Il Milan resiste, il Barça non segna: deciderà il Camp Nou
Champions LeagueNell'andata dei quarti di finale di Champions i rossoneri soffrono il gioco dei blaugrana ma impattano 0-0. Messi e Ibra non incidono. A Marsiglia il Bayern vince 2-0 con Gomez e Robben e ipoteca la qualificazione in semifinale. GUARDA LE FOTO
VIDEO: tutti i gol da Sky Sport - i video effetto stadio
MILAN-BARCELLONA 0-0
LE PAGELLE
Guarda la cronaca
Se lo avessero saputo prima in molti avrebbero firmato per lo 0-0. L'obiettivo, minimo, ma anche quello più complicato, è stato centrato: non subire gol a San Siro (il Barça aveva sempre segnato nelle ultime 34 gare internazionali) quantomeno tiene in bilico la qualificazione, al Camp Nou si vedrà. Il timore di prendere un'imbarcata e rendere la trasferta in terra di Catalogna una fastidiosa gita di dovere, anziché di piacere, si è respirato a San Siro. Ora c'è la speranza di potersi, invece, andare a giocare la partita consapevoli che Messi e compagni, se attentamente marcati, possono non essere così straordinariamente concreti come la storia recente insegna. Merito di una difesa arcigna in cui Nesta ha vestito i panni del leader comandando Mexes, impeccabile, e Bonera roccioso e sistematicamente in chiusura su Iniesta e Messi. Antonini? Tra i migliori. Eppure Allegri, alla vigilia, aveva auspicato, per i suoi, una gara aggressiva ma la bravura dell'avversario ha spento dopo un quarto d'ora le velleità d'attacco di un Milan che, però, nei primi minuti ha sprecato maldestramente una doppia palla gol con Boateng e un Robinho decisamente fuori condizione.
Dopo il primo quarto d'ora il Barça ha costretto il Milan a un match sostanzialmente difensivo, non, dunque, una scelta tattica, ma un obbligo dettato dallo strapotere degli avversari dalla metà campo in su. Nonostante l'infinito possesso palla, la squadra di Guardiola è caduta nella sua più lampante contraddizione: quel narcisismo che porta gli avanti blaugrana a voler entrare con la palla in porta e a finire nell'imbuto approntato dalla difesa avversaria. Con il passare dei minuti, sul finale della ripresa, complici anche gli ingressi di Emanuelson e di un positivo El Shaarawy, il ritmo del Barça si è affievolito e il Milan ha potuto controllare meglio la gara fino al 90', salvo una grandissima parata di Abbiati negli ultimi minuti.
Gulliver, alias Ibra, ha tenuto botta sprecando una palla gol ghiottissima ma ha anche tenuto in apprensione la retroguardia di Guardiola. I lillipuziani, alias il Barcellona, non hanno concretizzato l'enorme mole di gioco prodotta. Al Camp Nou, tra meno di una settimana, sarà un'altra storia, una favola ancora tutta da scrivere. Chi proseguirà il viaggio?
OLYMPIQUE MARSIGLIA-BAYERN 0-2
44' Gomez, 68' Robben
LE PAGELLE
Guarda la cronaca
La strada verso la finale dell'Allianz Arena si mette in discesa, quantomeno il quarto di finale contro l'Olympique Marsiglia. Il Bayern vince 2-0 e ipoteca il passaggio del turno al cospetto dei francesi orfani del portiere titolare Mandanda e con un Andrade non perfetto in occasione del gol del vantaggio siglato da Mario Gomez, bomber implacabile tanto in Bundesliga quanto in Champions.
Il Marsiglia di Deschamps, dal canto suo, ha tentato di rispondere presentandosi nella metà campo avversaria ma correndo il rischio di esporsi al contropiede avversario. E infatti proprio in una ripartenza veloce il Bayern è riuscito a chiudere definitivamente il discorso qualificazione. Ribery, alla prima da avversario in quello che fu il suo stadio, può dormire sonni tranquilli. La semifinale contro il Real Madrid è a portata di mano.
MILAN-BARCELLONA 0-0
LE PAGELLE
Guarda la cronaca
Se lo avessero saputo prima in molti avrebbero firmato per lo 0-0. L'obiettivo, minimo, ma anche quello più complicato, è stato centrato: non subire gol a San Siro (il Barça aveva sempre segnato nelle ultime 34 gare internazionali) quantomeno tiene in bilico la qualificazione, al Camp Nou si vedrà. Il timore di prendere un'imbarcata e rendere la trasferta in terra di Catalogna una fastidiosa gita di dovere, anziché di piacere, si è respirato a San Siro. Ora c'è la speranza di potersi, invece, andare a giocare la partita consapevoli che Messi e compagni, se attentamente marcati, possono non essere così straordinariamente concreti come la storia recente insegna. Merito di una difesa arcigna in cui Nesta ha vestito i panni del leader comandando Mexes, impeccabile, e Bonera roccioso e sistematicamente in chiusura su Iniesta e Messi. Antonini? Tra i migliori. Eppure Allegri, alla vigilia, aveva auspicato, per i suoi, una gara aggressiva ma la bravura dell'avversario ha spento dopo un quarto d'ora le velleità d'attacco di un Milan che, però, nei primi minuti ha sprecato maldestramente una doppia palla gol con Boateng e un Robinho decisamente fuori condizione.
Dopo il primo quarto d'ora il Barça ha costretto il Milan a un match sostanzialmente difensivo, non, dunque, una scelta tattica, ma un obbligo dettato dallo strapotere degli avversari dalla metà campo in su. Nonostante l'infinito possesso palla, la squadra di Guardiola è caduta nella sua più lampante contraddizione: quel narcisismo che porta gli avanti blaugrana a voler entrare con la palla in porta e a finire nell'imbuto approntato dalla difesa avversaria. Con il passare dei minuti, sul finale della ripresa, complici anche gli ingressi di Emanuelson e di un positivo El Shaarawy, il ritmo del Barça si è affievolito e il Milan ha potuto controllare meglio la gara fino al 90', salvo una grandissima parata di Abbiati negli ultimi minuti.
Gulliver, alias Ibra, ha tenuto botta sprecando una palla gol ghiottissima ma ha anche tenuto in apprensione la retroguardia di Guardiola. I lillipuziani, alias il Barcellona, non hanno concretizzato l'enorme mole di gioco prodotta. Al Camp Nou, tra meno di una settimana, sarà un'altra storia, una favola ancora tutta da scrivere. Chi proseguirà il viaggio?
OLYMPIQUE MARSIGLIA-BAYERN 0-2
44' Gomez, 68' Robben
LE PAGELLE
Guarda la cronaca
La strada verso la finale dell'Allianz Arena si mette in discesa, quantomeno il quarto di finale contro l'Olympique Marsiglia. Il Bayern vince 2-0 e ipoteca il passaggio del turno al cospetto dei francesi orfani del portiere titolare Mandanda e con un Andrade non perfetto in occasione del gol del vantaggio siglato da Mario Gomez, bomber implacabile tanto in Bundesliga quanto in Champions.
Il Marsiglia di Deschamps, dal canto suo, ha tentato di rispondere presentandosi nella metà campo avversaria ma correndo il rischio di esporsi al contropiede avversario. E infatti proprio in una ripartenza veloce il Bayern è riuscito a chiudere definitivamente il discorso qualificazione. Ribery, alla prima da avversario in quello che fu il suo stadio, può dormire sonni tranquilli. La semifinale contro il Real Madrid è a portata di mano.