Ibra & Pato Messi alla prova. Galliani: "Ci crediamo"
Champions LeagueMartedì l'attesissimo ritorno dei Quarti contro il Barcellona al Nou Camp (diretta Sky). Il Milan spera in uno Zlatan decisivo ma recupera finalmente il brasiliano. L'ad rossonero: "Andiamo a giocarci un buon quarto di finale". FOTO E VIDEO
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Guida tv : così Barcellona-Milan martedì su Sky
"Ci crediamo? Assolutamente, abbiamo pareggiato 3 partite con loro, il Barcellona con noi ha fatto abbastanza fatica, andiamo a giocarci un buon quarto di finale". Così Adriano Galliani in vista del match del Milan contro il Barcellona. "Abbiamo in più Pato e Abate? Il brasiliano c'era anche nella prima partita a Barcellona e ha fatto anche un gol. Trovata causa suoi problemi? Non so fare il medico, secondo
Meersseman in Usa dovrebbe essere arrivata la soluzione definitiva".
Il Milan deve dimenticare il campionato e le polemiche, ne è convinto Massimiliano Allegri, secondo il quale: "A Barcellona ci giochiamo il passaggio alla semifinale di Champions League, la squadra non deve neanche pensare a queste cose anche perché credo si stia un po' sottovalutando che siamo in testa al campionato con due punti in più dell'anno scorso".
"Domani troveremo il miglior Barcellona della stagione - prevede Allegri - dobbiamo essere pronti a giocare molto bene tecnicamente e uscire dalle situazioni difficili rapidamente. Sarà importante capire quando attaccare e quando difendere, dobbiamo essere capaci di spezzare la partita in due o tre periodi, cercando di affrontarli nel modo giusto". Sarà l'occasione della vita per Ibrahimovic? "La questione è che il Milan sta giocando il ritorno del quarto di Champions, contro i più forti al mondo, per tutti è un'occasione importante", nota ancora Allegri, che chiede ai suoi di "giocare come all'andata, e in più fare gol. Rispetto alle altre avversarie- sottolinea il tecnico rossonero - noi abbiamo messo in difficoltà il Barcellona, l'0-0 dell'andata ci dà forza, ma sarà difficile".
Il gigante Ibra, allora, deve decidere cosa fare da grande. Se vincere la Coppa che gli manca e non avere rimpianti o stare a domandarsi perché, alla fine della fiera, è stato un straordinario campione incompiuto: una stella luminosissima, ma in un cielo d'agosto. Ha trent'anni e ancora un po' di tempo, ma non è detto che abbia tante altre occasioni.
Poi c'è Pato. "Gli hanno rimesso in equilibrio l'assetto del suo corpo e questo dovrebbe aiutarlo a non avere piu' infortuni". Allegri lascia ai medici i termini tecnici e spiega a grandi linee la terapia a cui è stato sottoposto negli Stati Uniti Pato, tornato fra i convocati dopo un mese per la sfida di domani contro il Barcellona. Se la terapia funziona "lo vedremo solamente dopo che sarà sceso in campo - ha spiegato Allegri-, ma è tornato molto sereno e fiducioso, per noi è un acquisto importante negli ultimi due mesi di stagione. Come speriamo lo sia Cassano se gli verrà data l'idoneità. Ieri ho rivisto Pato, dopo un mese ha fatto il primo allenamento con la squadra, oggi farà il secondo e poi valuterò cosa fare con lui. Per giocare 30' basta anche poco allenamento, porto a Barcellona cinque attaccanti, uno andrà in tribuna". In dubbio è anche Nesta. "Dovrebbe essere recuperato ma aspetto l'allenamento di stasera per avere certezze", ha spiegato Allegri.
Missione compiuta, pare. Il Milan ha cioè finalmente trovato in America le risposte che cercava sul Papero. La causa di tutti i suoi mali, la tessera che mancava nel puzzle dei suoi infortuni. Tanti, troppi per un ragazzo di 23 anni, 14 nell'arco di due stagioni o poco più: 3 alle caviglie, uno alla spalla e 10 muscolari - i più preoccupanti - 6 alla gamba destra e 4 alla sinistra. Quelli che avevano già spinto il Milan nel dicembre 2010 nella terra promessa, dal Professor Garrett, specialista del North Carolina.
L'illusione della guarigione durò qualche mese. Ma a marzo, nella partita contro il Palermo, ecco un problema alla caviglia, e il 16 aprile contro la Sampdoria, di nuovo stiramento ai flessori. Da allora altri quattro infortuni, altro giro negli Stati Uniti, altro professore - Carrick, stavolta in Georgia - altra speranza. Speranza che, stavolta, sembra posare su solide certezze. Il problema, non di origine muscolare, è stato individuato e si è già intervenuti per eliminarlo.
La convocazione di Pato per Barcellona è la conferma pratica della convinzione di averlo guarito. Ora non resta che verificare la bontà della cura e la reazione sul campo. A cominciare dal Camp Nou, che a settembre aveva ammirato il suo scatto micidiale. Proprio quello che potrebbe servire a Allegri, magari a partita in corso, per sorprendere di nuovo il Barca.Resta il mistero: Pato è guarito. Da cosa?
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"Ci crediamo? Assolutamente, abbiamo pareggiato 3 partite con loro, il Barcellona con noi ha fatto abbastanza fatica, andiamo a giocarci un buon quarto di finale". Così Adriano Galliani in vista del match del Milan contro il Barcellona. "Abbiamo in più Pato e Abate? Il brasiliano c'era anche nella prima partita a Barcellona e ha fatto anche un gol. Trovata causa suoi problemi? Non so fare il medico, secondo
Meersseman in Usa dovrebbe essere arrivata la soluzione definitiva".
Il Milan deve dimenticare il campionato e le polemiche, ne è convinto Massimiliano Allegri, secondo il quale: "A Barcellona ci giochiamo il passaggio alla semifinale di Champions League, la squadra non deve neanche pensare a queste cose anche perché credo si stia un po' sottovalutando che siamo in testa al campionato con due punti in più dell'anno scorso".
"Domani troveremo il miglior Barcellona della stagione - prevede Allegri - dobbiamo essere pronti a giocare molto bene tecnicamente e uscire dalle situazioni difficili rapidamente. Sarà importante capire quando attaccare e quando difendere, dobbiamo essere capaci di spezzare la partita in due o tre periodi, cercando di affrontarli nel modo giusto". Sarà l'occasione della vita per Ibrahimovic? "La questione è che il Milan sta giocando il ritorno del quarto di Champions, contro i più forti al mondo, per tutti è un'occasione importante", nota ancora Allegri, che chiede ai suoi di "giocare come all'andata, e in più fare gol. Rispetto alle altre avversarie- sottolinea il tecnico rossonero - noi abbiamo messo in difficoltà il Barcellona, l'0-0 dell'andata ci dà forza, ma sarà difficile".
Il gigante Ibra, allora, deve decidere cosa fare da grande. Se vincere la Coppa che gli manca e non avere rimpianti o stare a domandarsi perché, alla fine della fiera, è stato un straordinario campione incompiuto: una stella luminosissima, ma in un cielo d'agosto. Ha trent'anni e ancora un po' di tempo, ma non è detto che abbia tante altre occasioni.
Poi c'è Pato. "Gli hanno rimesso in equilibrio l'assetto del suo corpo e questo dovrebbe aiutarlo a non avere piu' infortuni". Allegri lascia ai medici i termini tecnici e spiega a grandi linee la terapia a cui è stato sottoposto negli Stati Uniti Pato, tornato fra i convocati dopo un mese per la sfida di domani contro il Barcellona. Se la terapia funziona "lo vedremo solamente dopo che sarà sceso in campo - ha spiegato Allegri-, ma è tornato molto sereno e fiducioso, per noi è un acquisto importante negli ultimi due mesi di stagione. Come speriamo lo sia Cassano se gli verrà data l'idoneità. Ieri ho rivisto Pato, dopo un mese ha fatto il primo allenamento con la squadra, oggi farà il secondo e poi valuterò cosa fare con lui. Per giocare 30' basta anche poco allenamento, porto a Barcellona cinque attaccanti, uno andrà in tribuna". In dubbio è anche Nesta. "Dovrebbe essere recuperato ma aspetto l'allenamento di stasera per avere certezze", ha spiegato Allegri.
Missione compiuta, pare. Il Milan ha cioè finalmente trovato in America le risposte che cercava sul Papero. La causa di tutti i suoi mali, la tessera che mancava nel puzzle dei suoi infortuni. Tanti, troppi per un ragazzo di 23 anni, 14 nell'arco di due stagioni o poco più: 3 alle caviglie, uno alla spalla e 10 muscolari - i più preoccupanti - 6 alla gamba destra e 4 alla sinistra. Quelli che avevano già spinto il Milan nel dicembre 2010 nella terra promessa, dal Professor Garrett, specialista del North Carolina.
L'illusione della guarigione durò qualche mese. Ma a marzo, nella partita contro il Palermo, ecco un problema alla caviglia, e il 16 aprile contro la Sampdoria, di nuovo stiramento ai flessori. Da allora altri quattro infortuni, altro giro negli Stati Uniti, altro professore - Carrick, stavolta in Georgia - altra speranza. Speranza che, stavolta, sembra posare su solide certezze. Il problema, non di origine muscolare, è stato individuato e si è già intervenuti per eliminarlo.
La convocazione di Pato per Barcellona è la conferma pratica della convinzione di averlo guarito. Ora non resta che verificare la bontà della cura e la reazione sul campo. A cominciare dal Camp Nou, che a settembre aveva ammirato il suo scatto micidiale. Proprio quello che potrebbe servire a Allegri, magari a partita in corso, per sorprendere di nuovo il Barca.Resta il mistero: Pato è guarito. Da cosa?