Bayern-Real, Mou alla carica: abbiamo motivazioni super
Champions LeagueIn campo all'Allianz Arena per l'andata della prima semifinale. Lo Special One prima del match ha confessato: "Abbiamo motivazioni straordinarie a giocare in semifinale per la seconda stagione consecutiva e nulla da perdere"
La Champions League si prepara al rush conclusivo. Bayern Monaco-Real Madrid (stasera alle 20,45 diretta Sky) apre le sfide delle semifinali. Mercoledì sarà invece il turno di Chelsea-Barcellona.
I tedeschi arrivano all'appuntamento delusi per lo 0-0 casalingo in Bundesliga con il Magonza, che ha praticamente consegnato il secondo titolo consecutivo al Borussia Dortmund. Gli spagnoli nell'ultimo turno della Liga hanno invece battuto 3-1 lo Sporting Gijon e sono rimasti a +4 sul Barcellona a cinque turni dalla fine. In più, la formazione di José Mourinho può contare su un Cristiano Ronaldo smagliante, con 41 reti firmate in campionato (alla pari di Messi) e otto in Champions.
Dalla loro, i bavaresi avranno non solo una situazione meteo più congeniale (all'Allianz Arena è infatti prevista pioggia, forse addirittura neve) ma anche un'ottima tradizione: il Real ha totalizzato otto sconfitte e un pareggio a Monaco. E lo stimolo di sapere che un'eventuale finale la giocherebbero davanti al pubblico amico.
Sabato l'allenatore Jupp Heynckes ha lasciato a riposo alcuni pezzi pregiati, come Franck Ribery, Mario Gomez (25 reti in Bundesliga, 11 nel torneo continentale) e Philip Lahm. Resta fuori solo il difensore centrale belga Daniel van Buyten. Al suo posto giocherà Jerome Boateng. Lahm invita i compagni a uno "sforzo collettivo" per fermare Cristiano Ronaldo. Heynckes punta su un Ribery "particolarmente motivato". E rincuora Arjen Robben, criticato per il rigore che si è fatto parare nella sconfitta (1-0) di mercoledì contro il Dortmund: "Maradona, Pelé, Zidane... dal dischetto hanno sbagliato tutti i più grandi".
Nessun particolare problema di formazione per Mourinho, che però dovrà centellinare le forze dei suoi, attesi - tra le due sfide con il Bayern - dal clasico contro il Barcellona al Camp Nou, sabato prossimo. Una partita che potrebbe rivelarsi decisiva per l'assegnazione del titolo. Oltre a CR7, nel Real attraversano un ottimo momento l'argentino Angel Di Maria (finalmente libero dai problemi muscolari degli ultimi mesi) e Karim Benzema.
Il solo dubbio (anche se Mou nega di averne) riguarda la fascia difensiva di sinistra, dove Marcelo potrebbe vedersi preferire il portoghese Coentrao, più adatto a controllare le sfuriate di Robben. Il Real non ha mai vinto a Monaco, ma per Mourinho "il passato non conta. Abbiamo motivazioni straordinarie a giocare in semifinale per la seconda stagione consecutiva e nulla da perdere". Mou fotografa così la sfida che l’attende. "Il Real Madrid non andava così avanti da diverso tempo (sei stagioni di fila, prima dell'arrivo del portoghese al Bernabeu, ndr) e, in due stagioni, abbiamo raggiunto altrettante semifinali, con una sola sconfitta in 22 partite. E quella partita ha una sua storia" ha aggiunto, riferendosi al ko casalingo patito con il Barcellona, con contorno di polemiche roventi. Quanto al nulla da perdere, Mourinho ha spiegato: "Il solo trofeo che possiamo perdere è la Coppa del Re, che ci appartiene. Liga e Champions League non sono nostre, quindi possiamo solo vincerle...".
Arbitra l'inglese Howard Webb e l'allenatore assicura di "non avere problemi con lui. Ha molta esperienza ad alto livello". C'è anche un precedente favorevole, fu Webb a dirigere la finale di Champions del 2010 vinta dall'Inter proprio contro il Bayern.
I tedeschi arrivano all'appuntamento delusi per lo 0-0 casalingo in Bundesliga con il Magonza, che ha praticamente consegnato il secondo titolo consecutivo al Borussia Dortmund. Gli spagnoli nell'ultimo turno della Liga hanno invece battuto 3-1 lo Sporting Gijon e sono rimasti a +4 sul Barcellona a cinque turni dalla fine. In più, la formazione di José Mourinho può contare su un Cristiano Ronaldo smagliante, con 41 reti firmate in campionato (alla pari di Messi) e otto in Champions.
Dalla loro, i bavaresi avranno non solo una situazione meteo più congeniale (all'Allianz Arena è infatti prevista pioggia, forse addirittura neve) ma anche un'ottima tradizione: il Real ha totalizzato otto sconfitte e un pareggio a Monaco. E lo stimolo di sapere che un'eventuale finale la giocherebbero davanti al pubblico amico.
Sabato l'allenatore Jupp Heynckes ha lasciato a riposo alcuni pezzi pregiati, come Franck Ribery, Mario Gomez (25 reti in Bundesliga, 11 nel torneo continentale) e Philip Lahm. Resta fuori solo il difensore centrale belga Daniel van Buyten. Al suo posto giocherà Jerome Boateng. Lahm invita i compagni a uno "sforzo collettivo" per fermare Cristiano Ronaldo. Heynckes punta su un Ribery "particolarmente motivato". E rincuora Arjen Robben, criticato per il rigore che si è fatto parare nella sconfitta (1-0) di mercoledì contro il Dortmund: "Maradona, Pelé, Zidane... dal dischetto hanno sbagliato tutti i più grandi".
Nessun particolare problema di formazione per Mourinho, che però dovrà centellinare le forze dei suoi, attesi - tra le due sfide con il Bayern - dal clasico contro il Barcellona al Camp Nou, sabato prossimo. Una partita che potrebbe rivelarsi decisiva per l'assegnazione del titolo. Oltre a CR7, nel Real attraversano un ottimo momento l'argentino Angel Di Maria (finalmente libero dai problemi muscolari degli ultimi mesi) e Karim Benzema.
Il solo dubbio (anche se Mou nega di averne) riguarda la fascia difensiva di sinistra, dove Marcelo potrebbe vedersi preferire il portoghese Coentrao, più adatto a controllare le sfuriate di Robben. Il Real non ha mai vinto a Monaco, ma per Mourinho "il passato non conta. Abbiamo motivazioni straordinarie a giocare in semifinale per la seconda stagione consecutiva e nulla da perdere". Mou fotografa così la sfida che l’attende. "Il Real Madrid non andava così avanti da diverso tempo (sei stagioni di fila, prima dell'arrivo del portoghese al Bernabeu, ndr) e, in due stagioni, abbiamo raggiunto altrettante semifinali, con una sola sconfitta in 22 partite. E quella partita ha una sua storia" ha aggiunto, riferendosi al ko casalingo patito con il Barcellona, con contorno di polemiche roventi. Quanto al nulla da perdere, Mourinho ha spiegato: "Il solo trofeo che possiamo perdere è la Coppa del Re, che ci appartiene. Liga e Champions League non sono nostre, quindi possiamo solo vincerle...".
Arbitra l'inglese Howard Webb e l'allenatore assicura di "non avere problemi con lui. Ha molta esperienza ad alto livello". C'è anche un precedente favorevole, fu Webb a dirigere la finale di Champions del 2010 vinta dall'Inter proprio contro il Bayern.