Sprazzi di Juve, sofferto 1-1 con lo Shakhtar
Champions LeagueSecondo pari di fila in Europa. I bianconeri conservano l'imbattibilità nella prima gara di Champions giocata allo Juventus Stadium. Ucraini di Lucescu avanti con Teixeira dopo 22' di dominio, poco dopo Bonucci pareggia sugli sviluppi di un corner
JUVENTUS-SHAKHTAR D. 1-1
22' Teixeira (S), 25' Bonucci (J)
LE PAGELLE
Guarda la cronaca dei match
Juventus e Shakhtar Donetsk hanno pareggiato 1-1 nella seconda giornata della fase a gironi della Champions League. I gol sono stati realizzati nel primo tempo e nel giro di appena 270 secondi: prima il vantaggio degli ucraini, poi la risposta dei bianconeri.
Juve, 22' di sofferenza - Molto bene lo Shakhtar, che nei primi ventidue minuti è assoluto padrone del campo. Le difficoltà della Juve sono soprattutto sulle corsie laterali, dove i due terzini di Lucescu, sono difensori solo sulla carta: Rat a destra, ma soprattutto il capitano Srna a sinistra (vince il duello con Asamoah), sono stantuffi inarrestabili. Lo Shakhtar tiene palla, lo Shakhtar regge il confronto con la fisicità della Juve. In attacco, con il supporto di Fernandinho, Willian e Teixeira fanno il resto. E il gol di quest'ultimo è inevitabile. Sull'altro fronte offensivo, poche tracce di Matri e di Vucinic (nella ripresa sostituito da Giovinco)
La difesa dello Shakhtar - Inevitabile, però, è anche pensare che la difesa ucraina non possa reggere a lungo l'assenza del centrale Chygrynskiy. Un reparto che senza questo punto di riferimento non vale né l'attacco e né il centrocampo ucraino.
Reazione da solida Juve - Detto, fatto. Il gol subìto sveglia i bianconeri, che in tre minuti centrano il pareggio. Schema perfetto da calcio d'angolo battuto basso da Pirlo e i blocchi dei giocatori della Juve permettono a Bonucci di andare alla conclusione completamente libero. Tiro di destro e palla sotto la traversa.
Più Juve che Shakhtar - C'è molta più Juve nel secondo tempo. Pirlo è ancora in serata no, ma la squadra di Conte e Carrera riesce a restare più corta ed a pungere con più insistenza in attacco. Anche grazie agli inserimenti di Giovinco (fuori un insufficiente Vucinic) e Quagliarella (fuori un volenteroso ma insufficiente Matri). L'avversario, però, quando vuole riesce a confinare i padroni di casa nella loro metà campo. Solo la minor lucidità di Fernandinho e la traversa di Willian in pieno recupero evitano che la prima gara in Champions allo Juventus Stadium diventi un brutto ricordo per i tifosi bianconeri.
Il finale - Carrera butta nella mischia Pogba al posto di Vidal, apparso affaticato dopo il match contro la Roma. Negli ultimi dieci minuti le squadre sembrano accontentarsi del risultato, almeno fino a quando Teixeira non trova il varco giusto e colpisce la traversa. Il triplice fischio è una liberazione per la Juve, che in Europa non vince da otto partite di fila ma guadagna un altro punto prezioso e ottiene una conferma: gruppo E terribilmente complicato. Lo Shakhtar è una grande insidia per il passaggio del turno e, per quanto visto a Torino, forse anche più del Chelsea campione in carica.
22' Teixeira (S), 25' Bonucci (J)
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Juventus e Shakhtar Donetsk hanno pareggiato 1-1 nella seconda giornata della fase a gironi della Champions League. I gol sono stati realizzati nel primo tempo e nel giro di appena 270 secondi: prima il vantaggio degli ucraini, poi la risposta dei bianconeri.
Juve, 22' di sofferenza - Molto bene lo Shakhtar, che nei primi ventidue minuti è assoluto padrone del campo. Le difficoltà della Juve sono soprattutto sulle corsie laterali, dove i due terzini di Lucescu, sono difensori solo sulla carta: Rat a destra, ma soprattutto il capitano Srna a sinistra (vince il duello con Asamoah), sono stantuffi inarrestabili. Lo Shakhtar tiene palla, lo Shakhtar regge il confronto con la fisicità della Juve. In attacco, con il supporto di Fernandinho, Willian e Teixeira fanno il resto. E il gol di quest'ultimo è inevitabile. Sull'altro fronte offensivo, poche tracce di Matri e di Vucinic (nella ripresa sostituito da Giovinco)
La difesa dello Shakhtar - Inevitabile, però, è anche pensare che la difesa ucraina non possa reggere a lungo l'assenza del centrale Chygrynskiy. Un reparto che senza questo punto di riferimento non vale né l'attacco e né il centrocampo ucraino.
Reazione da solida Juve - Detto, fatto. Il gol subìto sveglia i bianconeri, che in tre minuti centrano il pareggio. Schema perfetto da calcio d'angolo battuto basso da Pirlo e i blocchi dei giocatori della Juve permettono a Bonucci di andare alla conclusione completamente libero. Tiro di destro e palla sotto la traversa.
Più Juve che Shakhtar - C'è molta più Juve nel secondo tempo. Pirlo è ancora in serata no, ma la squadra di Conte e Carrera riesce a restare più corta ed a pungere con più insistenza in attacco. Anche grazie agli inserimenti di Giovinco (fuori un insufficiente Vucinic) e Quagliarella (fuori un volenteroso ma insufficiente Matri). L'avversario, però, quando vuole riesce a confinare i padroni di casa nella loro metà campo. Solo la minor lucidità di Fernandinho e la traversa di Willian in pieno recupero evitano che la prima gara in Champions allo Juventus Stadium diventi un brutto ricordo per i tifosi bianconeri.
Il finale - Carrera butta nella mischia Pogba al posto di Vidal, apparso affaticato dopo il match contro la Roma. Negli ultimi dieci minuti le squadre sembrano accontentarsi del risultato, almeno fino a quando Teixeira non trova il varco giusto e colpisce la traversa. Il triplice fischio è una liberazione per la Juve, che in Europa non vince da otto partite di fila ma guadagna un altro punto prezioso e ottiene una conferma: gruppo E terribilmente complicato. Lo Shakhtar è una grande insidia per il passaggio del turno e, per quanto visto a Torino, forse anche più del Chelsea campione in carica.