Milan, Danny calcolati. Festeggia Spalletti, vince lo Zenit
Champions LeagueNell'ultima giornata della fase a gironi di Champions, un gol del portoghese regala ai russi il successo e l'accesso all'Europa League. Tra i rossoneri spazio alle seconde linee. Pazzini non punge, bene Acerbi e Zapata. PAGELLE
MILAN-ZENIT 0-1
35' Danny
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
Non bisognava centrare il risultato a tutti i costi, per lo più il match con lo Zenit avrebbe dovuto dare indicazioni circa le condizioni di quelli che, finora, hanno avuto poco spazio. Gennaio si avvicina, la finestra invernale del calciomercato incombe, le parole di Galliani "siamo in tanti" (troppi?) sono state un monito fin troppo esplicito atto a spronare qualcuno che non ha dato quel che il club sperava. Il test finale per i vari Flamini, Mesbah, Pazzini, Acerbi e altri ha regalato una sconfitta per 1-0 anche se la prestazione non è tutta da buttare. Il gol di Danny ha deciso una gara in cui al Milan è mancata la qualità di Montolivo in mezzo al campo e la grinta di De Jong e Nocerino. Davanti, senza El Shaarawy, e con Pazzini, la manovra offensiva è sembrata prevedibile, solo a sprazzi illuminata dal volenteroso Bojan e diventata pericolosa nel finale con gli ingressi proprio del Faraone e di Robinho. In difesa, gol a parte subito, Acerbi come Zapata sono sembrati in crescita, De Sciglio ha confermato il suo momento di forma, mentre Mesbah è sembrato troppo timido per ricoprire con efficacia il ruolo di esterno sinistro.
E lo Zenit ha approfittato delle motivazioni un po' sbiadite del Milan già qualificato facendo leva sulla voglia di restare nelle manifestazioni europee anche se in Europa League. Il pari del Malaga con l'Anderlecht ha fatto sì che il ritmo di gara scemasse presto e allora in molti hanno pensato di salvaguardare il fisico tirando un po' il fiato. Il Milan non è riuscito a riequilibrare l'incontro pur avendo un maggiore possesso palla. Lì davanti, come dicevamo, ci hanno provato in pochi e solo nel finale con una certa frequenza. La sconfitta non cancella le ultime buone prestazioni dei rossoneri. Ora comincerà il difficle, ma il Milan ha due mesi di tempo per prepararsi ad affrontare gli ottavi e forse, a febbraio, Allegri potrà contare su qualche giocatore di qualità in più.
35' Danny
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LE PAGELLE
Non bisognava centrare il risultato a tutti i costi, per lo più il match con lo Zenit avrebbe dovuto dare indicazioni circa le condizioni di quelli che, finora, hanno avuto poco spazio. Gennaio si avvicina, la finestra invernale del calciomercato incombe, le parole di Galliani "siamo in tanti" (troppi?) sono state un monito fin troppo esplicito atto a spronare qualcuno che non ha dato quel che il club sperava. Il test finale per i vari Flamini, Mesbah, Pazzini, Acerbi e altri ha regalato una sconfitta per 1-0 anche se la prestazione non è tutta da buttare. Il gol di Danny ha deciso una gara in cui al Milan è mancata la qualità di Montolivo in mezzo al campo e la grinta di De Jong e Nocerino. Davanti, senza El Shaarawy, e con Pazzini, la manovra offensiva è sembrata prevedibile, solo a sprazzi illuminata dal volenteroso Bojan e diventata pericolosa nel finale con gli ingressi proprio del Faraone e di Robinho. In difesa, gol a parte subito, Acerbi come Zapata sono sembrati in crescita, De Sciglio ha confermato il suo momento di forma, mentre Mesbah è sembrato troppo timido per ricoprire con efficacia il ruolo di esterno sinistro.
E lo Zenit ha approfittato delle motivazioni un po' sbiadite del Milan già qualificato facendo leva sulla voglia di restare nelle manifestazioni europee anche se in Europa League. Il pari del Malaga con l'Anderlecht ha fatto sì che il ritmo di gara scemasse presto e allora in molti hanno pensato di salvaguardare il fisico tirando un po' il fiato. Il Milan non è riuscito a riequilibrare l'incontro pur avendo un maggiore possesso palla. Lì davanti, come dicevamo, ci hanno provato in pochi e solo nel finale con una certa frequenza. La sconfitta non cancella le ultime buone prestazioni dei rossoneri. Ora comincerà il difficle, ma il Milan ha due mesi di tempo per prepararsi ad affrontare gli ottavi e forse, a febbraio, Allegri potrà contare su qualche giocatore di qualità in più.