Milan da sogno: Boa e Muntari stendono il Barça di Messi
Champions LeagueIncredibile 2-0 nella gara d'andata degli ottavi. A San Siro la squadra di Allegri contiene per un tempo i blaugrana, mai pericolosi, e li mette al tappeto nella ripresa grazie ai gol dei suoi ghanesi
MILAN-BARCELLONA 2-0
marcatori: 57' Boateng, 81' Muntari
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
San Siro si conferma un campo difficile anche per gli alieni blaugrana. Milan-Barcellona finisce 2-0 per i rossoneri che trovano la prima vittoria casalinga in questa edizione della Champions League proprio contro la squadra più temuta. Due reti, entrambe da piedi ghanesi, a un Barça che ancora una volta non riesce ad andare in gol al Meazza.
Il primo tempo non è certo un inno al calcio. Tanto meno uno spot al tiqui taka dei blaugrana, che fanno il solito possesso palla ma non spaventano mai seriamente la difesa di Abbiati. Di fatto, l’occasione più pericolosa dei primi 45’ viene dal duo El Shaarawy-Boateng, che con uno schema da calcio d’angolo sfiorano il vantaggio al quarto d’ora di gioco. Il resto della prima frazione è pura noia, condita da un cartellino giallo ricevuto da Mexes.
Nella ripresa un intervento duro di Busquets su Pazzini costa l’ammonizione al catalano, ma è due minuti più tardi, all’11’, che un fallo di Dani Alves su El Shaarawy cambia la partita. La botta di Montolivo sbatte su un uomo staccato dalla barriera e rimpalla su un braccio di Zapata, che involontariamente serve l’assist a Boateng per il gol dell’1-0. Dalle proteste, il Barça ottiene solo un altro cartellino giallo, a Piqué. Roura prova quindi a cambiare qualcosa, inserendo Sanchez per Fabregas. Allegri risponde rilevando Pazzini per Niang. Una mossa che si rivela azzeccatissima, perché è proprio il francese, a dieci minuti dal 90’, a liberare in area El Shaarawy, che consegna un cioccolatino a Muntari. Il sinistro del ghanese buca Victor Valdes.
Come lo scorso 28 marzo, quando al Meazza si giocava la gara di andata dei quarti di finale di Champions, i catalani tornano a casa a secco. A differenza di undici mesi fa, però, incassano due reti. E il fatto che venissero da nove partite consecutive subendo gol, aveva invogliato il Milan a crederci. Le reti dei due ghanesi (Boateng aveva già segnato un gran gol ai catalani, nella gara persa a San Siro nella fase a gironi della scorsa Champions) sottolineano il digiuno di Messi, che continua a faticare contro le italiane. La Pulce non ha mai segnato su azione contro le squadre del nostro campionato, e in particolare a San Siro ha segnato un solo gol (su rigore) in 5 partite.
Il 12 marzo, al Camp Nou, i catalani dovranno quindi rimontare il passivo rimediato a San Siro. Per gli uomini di Allegri sarà importante andare a segno in trasferta, per "costringere" i catalani a doverne fare quattro.
Berlusconi disperato nel pre-partita - "Sono disperato, abbiamo sei titolari fuori", aveva risposto nel pre-partita Silvio Berlusconi quando gli era stato chiesto un pronostico. Alla domanda sul perché non fosse andato allo stadio a vedere la partita, invece, il Cavaliere aveva risposto: "Sono in campagna elettorale".
Omaggio ad Herbert Kilpin - Suggestiva coreografia della Curva Sud allo stadio Meazza. I tifosi del Milan hanno salutato l'ingresso in campo dei rossoneri e del Barcellona (in maglia arancione e gialla) esponendo un enorme striscione recante la scritta 'La storia siamo noi, onoriamola', assieme alla foto del primo capitano e allenatore della squadra Herbert Kilpin.
marcatori: 57' Boateng, 81' Muntari
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San Siro si conferma un campo difficile anche per gli alieni blaugrana. Milan-Barcellona finisce 2-0 per i rossoneri che trovano la prima vittoria casalinga in questa edizione della Champions League proprio contro la squadra più temuta. Due reti, entrambe da piedi ghanesi, a un Barça che ancora una volta non riesce ad andare in gol al Meazza.
Il primo tempo non è certo un inno al calcio. Tanto meno uno spot al tiqui taka dei blaugrana, che fanno il solito possesso palla ma non spaventano mai seriamente la difesa di Abbiati. Di fatto, l’occasione più pericolosa dei primi 45’ viene dal duo El Shaarawy-Boateng, che con uno schema da calcio d’angolo sfiorano il vantaggio al quarto d’ora di gioco. Il resto della prima frazione è pura noia, condita da un cartellino giallo ricevuto da Mexes.
Nella ripresa un intervento duro di Busquets su Pazzini costa l’ammonizione al catalano, ma è due minuti più tardi, all’11’, che un fallo di Dani Alves su El Shaarawy cambia la partita. La botta di Montolivo sbatte su un uomo staccato dalla barriera e rimpalla su un braccio di Zapata, che involontariamente serve l’assist a Boateng per il gol dell’1-0. Dalle proteste, il Barça ottiene solo un altro cartellino giallo, a Piqué. Roura prova quindi a cambiare qualcosa, inserendo Sanchez per Fabregas. Allegri risponde rilevando Pazzini per Niang. Una mossa che si rivela azzeccatissima, perché è proprio il francese, a dieci minuti dal 90’, a liberare in area El Shaarawy, che consegna un cioccolatino a Muntari. Il sinistro del ghanese buca Victor Valdes.
Come lo scorso 28 marzo, quando al Meazza si giocava la gara di andata dei quarti di finale di Champions, i catalani tornano a casa a secco. A differenza di undici mesi fa, però, incassano due reti. E il fatto che venissero da nove partite consecutive subendo gol, aveva invogliato il Milan a crederci. Le reti dei due ghanesi (Boateng aveva già segnato un gran gol ai catalani, nella gara persa a San Siro nella fase a gironi della scorsa Champions) sottolineano il digiuno di Messi, che continua a faticare contro le italiane. La Pulce non ha mai segnato su azione contro le squadre del nostro campionato, e in particolare a San Siro ha segnato un solo gol (su rigore) in 5 partite.
Il 12 marzo, al Camp Nou, i catalani dovranno quindi rimontare il passivo rimediato a San Siro. Per gli uomini di Allegri sarà importante andare a segno in trasferta, per "costringere" i catalani a doverne fare quattro.
Berlusconi disperato nel pre-partita - "Sono disperato, abbiamo sei titolari fuori", aveva risposto nel pre-partita Silvio Berlusconi quando gli era stato chiesto un pronostico. Alla domanda sul perché non fosse andato allo stadio a vedere la partita, invece, il Cavaliere aveva risposto: "Sono in campagna elettorale".
Omaggio ad Herbert Kilpin - Suggestiva coreografia della Curva Sud allo stadio Meazza. I tifosi del Milan hanno salutato l'ingresso in campo dei rossoneri e del Barcellona (in maglia arancione e gialla) esponendo un enorme striscione recante la scritta 'La storia siamo noi, onoriamola', assieme alla foto del primo capitano e allenatore della squadra Herbert Kilpin.