Ed ecco il vincitore di Fantacampioni: mister Zanetti

Champions League
Il Fantacoach trionfatore dell'edizione di quest'anno, Alessandro Zanetti

Il Fantacalcio come filosofia di vita: ecco il trucco per vincere. Lo dice il trionfatore dell'edizione 2012/2013 a SkySport24, pronto ad assistere ospite di Sky alla finale di Londra

Ha 40 anni ed è impiegato in banca alla Bcc Pordenonese. Ha giocato per circa 20 anni a basket arrivando fino alla serie B a Pordenone. Il suo hobby è sempre stato il calcio, pur giocando a pallacanestro, seguendo fin da piccolo anche le squadre nei vari ritiri estivi. Il fantacalcio è diventato da un po' di anni un'espressione di questo hobby. Ecco Alessandro Zanetti, il Fantacampione 2013 che proprio oggi è stato ospite a Sky ed è ora a Londra per assistere alla finalissima di Wembley. Proviamo a conoscerlo meglio.

Per che squadra fai il tifo?
"E' da un po' che non tifo più Juve perché ora sono amante del "buon calcio" sia a livello italiano che straniero e mi appassiono di stagione in stagione a quelle squadre che lo esprimono al meglio"

Giochi ad altri fantagiochi Sky?
"Sì, gioco da parecchi anni anche al Fantascudetto Sky in qualità di vostro abbonato".

Quando hai capito che avresti potuto vincere?
"Dopo la partita di ritorno Real Madrid-Borussia Dortmund avevo abbandonato tutte le speranze di vincere, in classifica generale mi trovavo in quinta posizione a -8 dal primo e il Real Madrid non aveva portato a termine la rimonta che ipotizzavo con conseguenti voti piuttosto bassi assegnati ai suoi giocatori, a parte Diego Lopez con 7,5 e il capitano Sergio Ramos, che con il suo gol sul finire del secondo tempo aveva portato a casa un 9. Gente come Di Maria e Ozil in centro e Ronaldo e Higuain davanti non avevano prodotto quanto sperassi. Mercoledì 1° maggio ero così demoralizzato che ho preferito uscire la sera e non vedere neanche la partita del Barcellona. Quando poi ho visto il risultato finale e mi sono accorto che giocatori come Messi e Mario Gomez non erano neanche entrati, ragionando quindi che in alta classifica potessero anche averli schierati e che, di contro, giocatori come Ribery, Robben e Lahm, che avevo titolari, avevano portato a casa voti altissimi con tanto di bonus, allora la speranza si è riaccesa... Il giovedì le classifiche finali non uscivano più e l'attesa è stata snervante, però ne è valsa la pena!"

La peggior giornata invece?
"Nelle prime giornate ho fatto fatica a ingranare, ma mi sono ripreso per la fine dei gironi, quindi alla sesta giornata entrando anche a premi. Le difficoltà, comunque, ci sono state ma per fortuna sono riuscito a superarle"

Come e quando facevi la formazione? Qualcuno ti ha aiutato?
"La formazione cominciavo a farla il lunedì dopo aver seguito durante il weekend le varie squadre impegnate in Champions e aspettavo il martedì sera, quando uscivano le formazioni ufficiali, per gli ultimi eventuali ritocchi. E' da anni che condivido il fantacalcio e i giochi Sky con Gabriele, un mio carissimo amico che vive e lavora a Milano. Ci scambiamo opinioni e ci teniamo aggiornati a vicenda sulle varie notizie che di volta in volta possono coinvolgere i giocatori da schierare. Anche lui è abbonato Sky e gioca a Fantascudetto: ha conquistato la quinta posizione in classifica generale con la squadra Tsunami"

Qual è il tuo programma preferito?
"Mi piace molto Terzo tempo con Mario Sconcerti e Roberta Noè. Poi chiaramente seguo con passione Diretta gol la domenica pomeriggio"

Ma il nome della squadra?
"Hai notato come si chiama la squadra che mi ha portato alla vittoria? "VADO A WEMBLEY"... Questo era il mio pensiero a settembre al momento dell'iscrizione delle squadre al Fantacampioni. Ora questo sogno è diventato realtà. A proposito, vi riporto un pensiero che avevo scritto anni fa in merito a questo gioco:

"Il fantacalcio l'ho sempre considerato come una metafora della vita. Vivere il fantacalcio in modo intenso con le sue gioie e dolori è come vivere le emozioni che la vita, in vari ambiti, ti dà. Devi scegliere, devi assumerti le responsabilità di queste scelte e comunque portarle fino in fondo anche quando proprio non puoi tornare indietro. E nella vita non è lo stesso? Sì, è uguale, gioie e dolori, un giorno su e uno giù, scelte da fare (vita personale, casa, macchina, lavoro) e cambi da effettuare..."