Mancini, primo punto d'oro: "E senza quel rigore strano..."

Champions League
Roberto Mancini, alla prima panchina col Galatasaray, strappa un punto allo Juventus Stadium (Foto Getty)
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L'allenatore del Galatasaray, alla prima sulla panchina dei turchi, si gode il pareggio a Torino: "Noi meglio nel primo tempo, poi abbiamo sofferto. Per me il rigore su Quagliarella non c'era". E scopre da vicino Drogba: "E' straordinario"

Chi se lo aspettava spaesato, catapultato in Turchia da appena due giorni alla guida di una squadra allo sbando, sarà rimasto deluso. Perchè Roberto Mancini, alla prima partita ufficiale da tecnico del Galatasaray - per di più in Champions League - va a Torino e scopre di avere in mano una squadra tosta. Nel primo tempo ha messo sotto i campioni d'Italia - almeno nel punteggio - e poi si è fatta rimontare. Ma non ha mollato e ha pareggiato grazie a un cambio (Bulut per Sneijder) deciso proprio dal Mancio, che in 48 ore - per sua ammissione - ha potuto fare ben poco.

"In questi due giorni - ha detto Mancini a fine partita ai microfoni di Sky - ho conosciuto un po’ di più i giocatori, che non conoscevo bene. Sapevamo sarebbe stata una partita dura perché la Juve è una grande squadra. Siamo calati fisicamente nel secondo tempo, mentre nel primo i ragazzi mi erano piaciuti. In due giorni ho fatto in tempo solo a imparare i nomi e a provare a mettere un po’ di ordine. Poi ci vuole anche un po’ di fortuna. Ma secondo me il rigore non c’era".

Il suo Gala, dice il "Mancio",  "è una squadra che ha bisogno di lavorare: ora avremo un po’ di tempo. E' stato importante non perdere per tenere il girone aperto. Questa è stata una partita particolare: la Juve era sotto, e se non ci fosse uscito quel rigore su Quagliarella un po’ strano…".

Il vantaggio del Galatasaray nel primo tempo porta la firma di Drogba. Per la prima volta Mancini, ex tecnico del Manchester City, lo ha avuto di fronte da alleato e non da avversario: "E’ stato incredibile. Non me lo aspettavo così forte, ha fatto una partita straordinaria".

Dalla Juve, andata ancora una volta in svantaggio, Mancini forse si aspettava qualcosa in più: "Non penso sia la miglior Juventus degli ultimi tempi, come dimostrano le vittorie a fatica anche in campionato. Le squadre avversarie sono coperte, non danno spazi, penso sia normale un calo per una squadra che ha vinto per due anni di fila".

"Noi avevamo deciso di aspettarli un po’ di più - spiega infine Mancini sulla tattica scelta - per non dare troppi spazio ai difensori, sapendo che loro giocavano molto lunghi. Nel primo tempo è andata abbastanza bene. Poi siamo calati fisicamente e ci tenevano ancora più bassi.