La Juve non può sbagliare, sfida decisiva col Galatasaray
Champions LeagueMartedì i bianconeri non devono perdere per il passaggio in Champions. Una competizione che regala prestigio, ma anche risorse economiche per costruire una squadra più forte che in Europa si deve giocare tutto in una notte
di GIOVANNI GUARDALA'
Uno spareggio. La partita della vita, come spesso dice Antonio Conte. Questa lo è davvero, perché la Champions League regala prestigio, ma soprattutto risorse economiche per il mercato che verrà, per costruire una Juventus sempre più forte, che domina in Italia, ma che in Europa è costretta a giocarsi tutto in una notte. Conte lo ha detto dopo la vittoria di Bologna. Noi ci siamo complicati la vita, noi dobbiamo sbrogliarcela. Non sarà facile. È vero basta non perdere, ma il clima che la Juventus troverà al Turk Arena sarà caldissimo. Più di 50000 spettatori lo faranno letteralmente tremare. Un impianto nuovo che è l'arma in più del Galatasaray.
Alla partenza da Caselle una bella spinta l'hanno data oltre 100 tifosi che hanno accolto il presidente Agnelli, il primo ad arrivare, e il resto della squadra. Niente paura è il diktat di Conte. I giocatori lo sanno. Basta giocare come la Juventus sa per continuare il cammino e magari essere la mina vagante del torneo. La squadra sta bene fisicamente e mentalmente. Le sette vittorie di fila in campionato senza subire gol sono un'iniezione di fiducia straordinaria. L'importante è giocare la partita senza pensare che anche il pareggio possa bastare.
Questa squadra, ha detto più volte Conte, se fa una partita difensiva fa danni. Deve giocare per vincere, sfruttando gli spazi che inevitabilmente la squadra di Mancini è costretta a lasciare. E la Juventus quando trova spazi diventa letale. Dopo l'ampio turnover di Bologna Conte si affiderà ai suoi uomini migliori, a quelli che danno maggiori garanzie in questo momento. Senza Pirlo non può schierare una squadra simile a quella vista contro il real Madrid. Il 4-3-3 per ora è accantonato e allora spazio al più consueto 3-5-2. Dovrebbe tornare titolare dal primo minuto Lichsteiner che si era infortunato proprio nel match di andata di due mesi fa. E li davanti tornano Tevez e Llorente, con la speranza che l'argentino ritrovi quel gol in Europa che manca da quattro anni e lo spagnolo sia più cattivo sotto porta rispetto a Bologna.
Uno spareggio. La partita della vita, come spesso dice Antonio Conte. Questa lo è davvero, perché la Champions League regala prestigio, ma soprattutto risorse economiche per il mercato che verrà, per costruire una Juventus sempre più forte, che domina in Italia, ma che in Europa è costretta a giocarsi tutto in una notte. Conte lo ha detto dopo la vittoria di Bologna. Noi ci siamo complicati la vita, noi dobbiamo sbrogliarcela. Non sarà facile. È vero basta non perdere, ma il clima che la Juventus troverà al Turk Arena sarà caldissimo. Più di 50000 spettatori lo faranno letteralmente tremare. Un impianto nuovo che è l'arma in più del Galatasaray.
Alla partenza da Caselle una bella spinta l'hanno data oltre 100 tifosi che hanno accolto il presidente Agnelli, il primo ad arrivare, e il resto della squadra. Niente paura è il diktat di Conte. I giocatori lo sanno. Basta giocare come la Juventus sa per continuare il cammino e magari essere la mina vagante del torneo. La squadra sta bene fisicamente e mentalmente. Le sette vittorie di fila in campionato senza subire gol sono un'iniezione di fiducia straordinaria. L'importante è giocare la partita senza pensare che anche il pareggio possa bastare.
Questa squadra, ha detto più volte Conte, se fa una partita difensiva fa danni. Deve giocare per vincere, sfruttando gli spazi che inevitabilmente la squadra di Mancini è costretta a lasciare. E la Juventus quando trova spazi diventa letale. Dopo l'ampio turnover di Bologna Conte si affiderà ai suoi uomini migliori, a quelli che danno maggiori garanzie in questo momento. Senza Pirlo non può schierare una squadra simile a quella vista contro il real Madrid. Il 4-3-3 per ora è accantonato e allora spazio al più consueto 3-5-2. Dovrebbe tornare titolare dal primo minuto Lichsteiner che si era infortunato proprio nel match di andata di due mesi fa. E li davanti tornano Tevez e Llorente, con la speranza che l'argentino ritrovi quel gol in Europa che manca da quattro anni e lo spagnolo sia più cattivo sotto porta rispetto a Bologna.