Milan stoico, resiste in 10 con l'Ajax e va agli ottavi
Champions LeagueI rossoneri ottengono il punto necessario per il passaggio del turno dopo lo 0-0 di San Siro contro gli olandesi. Gara tutta in difesa per il Milan a causa dell'espulsione al 20' di Montolivo
MILAN-AJAX 0-0
Guarda la cronaca del match
La sofferenza tempra, rende più forti. Ma che fatica! Quella che doveva essere una camminata verso gli ottavi di Champions League (con due risultati su tre a disposizione) è invece diventata una "tranquilla serata di paura". E non solo per quanto accaduto fuori dallo stadio Meazza nell'immediata vigilia del match con l'Ajax con tafferugli e tifosi feriti, ma per quanto accaduto in campo a partire dal 20' con il rosso (generoso) di Webb a Montolivo.
Non che prima il Milan avesse dormito sonni tranquilli perché la squadra di De Boer si era fatta pericolosa in avanti con un palo colpito da Poulsen ed un paio di interventi salva risultato di Abbiati. La scossa è arrivata, appunto, quando il Milan è rimasto in 10, Allegri ha dovuto sacrificare El Shaarawy (per lui anche un dolorino al piede) e ridisegnare la squadra con una sorta di 4-3-1-1 con un Kakà spesso sulla linea di centrocampo e con Balotelli a dar manforte ogni qualvolta ce ne fosse bisogno. E se nella prima frazione la squadra di Allegri ha saputo tenere il blocco più alto concedendo poca profondità agli olandesi, nella ripresa l'Ajax ha spinto sull'acceleratore senza, tuttavia, riuscire ad affondare il colpo grazie all'attenzione messa dai rossoneri in fase difensiva.
Prezioso, invece, è stato il lavoro di Balotelli che si è sacrificato, ha lottato e ha dato qualità al gioco del Milan quando la squadra, poco in realtà, è riuscita a ripartire. Abbiati è stato ancora decisivo in un paio di occasioni, il Milan ha gestito al meglio una situazione difficilissima e complicata da una gestione del match da parte di Webb francamente più sbilanciata a favore dell'Ajax. I rossoneri hanno vissuto una serata stoica in cui la squadra ha saputo incassare senza mai andare al tappeto.
L'aria di Champions ha un effetto benefico sul Milan, quantomeno sulla compattezza del gruppo, quella che non c'è stata in tribuna tra Galliani e Barbara Berlusconi: un posto vuoto a dividerli (quello del presidente?) ma un unico obiettivo da raggiungere, ovvero la qualificazione agli ottavi. Così è stato e dopo l'incredibile eliminazione della Juve e il mancato passaggio del Napoli, il calcio italiano tira un piccolo sospiro di solievo.
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La sofferenza tempra, rende più forti. Ma che fatica! Quella che doveva essere una camminata verso gli ottavi di Champions League (con due risultati su tre a disposizione) è invece diventata una "tranquilla serata di paura". E non solo per quanto accaduto fuori dallo stadio Meazza nell'immediata vigilia del match con l'Ajax con tafferugli e tifosi feriti, ma per quanto accaduto in campo a partire dal 20' con il rosso (generoso) di Webb a Montolivo.
Non che prima il Milan avesse dormito sonni tranquilli perché la squadra di De Boer si era fatta pericolosa in avanti con un palo colpito da Poulsen ed un paio di interventi salva risultato di Abbiati. La scossa è arrivata, appunto, quando il Milan è rimasto in 10, Allegri ha dovuto sacrificare El Shaarawy (per lui anche un dolorino al piede) e ridisegnare la squadra con una sorta di 4-3-1-1 con un Kakà spesso sulla linea di centrocampo e con Balotelli a dar manforte ogni qualvolta ce ne fosse bisogno. E se nella prima frazione la squadra di Allegri ha saputo tenere il blocco più alto concedendo poca profondità agli olandesi, nella ripresa l'Ajax ha spinto sull'acceleratore senza, tuttavia, riuscire ad affondare il colpo grazie all'attenzione messa dai rossoneri in fase difensiva.
Prezioso, invece, è stato il lavoro di Balotelli che si è sacrificato, ha lottato e ha dato qualità al gioco del Milan quando la squadra, poco in realtà, è riuscita a ripartire. Abbiati è stato ancora decisivo in un paio di occasioni, il Milan ha gestito al meglio una situazione difficilissima e complicata da una gestione del match da parte di Webb francamente più sbilanciata a favore dell'Ajax. I rossoneri hanno vissuto una serata stoica in cui la squadra ha saputo incassare senza mai andare al tappeto.
L'aria di Champions ha un effetto benefico sul Milan, quantomeno sulla compattezza del gruppo, quella che non c'è stata in tribuna tra Galliani e Barbara Berlusconi: un posto vuoto a dividerli (quello del presidente?) ma un unico obiettivo da raggiungere, ovvero la qualificazione agli ottavi. Così è stato e dopo l'incredibile eliminazione della Juve e il mancato passaggio del Napoli, il calcio italiano tira un piccolo sospiro di solievo.