Manchester, tragedia greca: 2-0 Olympiacos. Poker Borussia

Champions League
L'esultanza dei giocatori dell'Olympiacos dopo la rete di Alejandro Dominguez (Getty Images)
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Lo United perde ad Atene senza trovare la via del gol: a segno Alejandro Dominguez e Campbell. Tutto liscio per Klopp: il Dortmund vince 4-2 in Russia contro lo Zenit di Spalletti e ipoteca il passaggio ai quarti di finale

OLYMPIACOS-MANCHESTER UTD. 2-0
38' Dominguez, 55' Campbell

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I Diavoli Rossi, per una sera, non sono i Red Devils di Manchester. Perché la parte dei diavoli, ad Atene, la fanno i giocatori dell'Olympiacos. I greci hanno battuto lo United di Moyes interrompendo la serie di vittorie della squadra in trasferta che aveva caratterizzato questi ottavi di Champions League. Un 2-0 che mette tanto pepe sulla partita di ritorno che si giocherà all'Old Trafford per sancire chi si qualificherà ai quarti.
La squadra del Pireo ha interpretato benissimo un match in cui era fondamentale trovare il gol senza subirlo: senza fretta, gli uomini di Mìchel hanno trovato il vantaggio nei minuti finali del primo tempo, con una conclusione da fuori area di Maniatis deviata in modo decisivo da Dominguez. De Gea beffato, United che trascorre l'intervallo sotto di un gol.
Nella ripresa i padroni di casa non calano il ritmo, forti anche dell'appoggio del pubblico locale, arma da sempre sfruttata al meglio nelle notti di Champions in queste latitudini. Il Manchester spera che i greci si limitino a gestire il vantaggio ma dopo soli 10' vede raddoppiare il proprio passivo: Campbell conquista palla sulla trequarti, Carrick lo affronta senza decisione e viene saltato, permettendogli di far partire un sinistro dalla distanza che sorprende un incerto De Gea. E' indicativo che la prima occasione per il Manchester arrivi all'82', sui piedi di Van Persie, bravo a liberarsi ma impreciso nella conclusione. Il suo tiro, sopra la traversa, è la diapositiva di una serata no.


ZENIT-BORUSSIA DORTMUND 2-4

4' Mikhitaryan (B), 5' Reus (B), 57' Shatov (Z), 61' e 70' Lewandowski (B), 68' rig. Hulk (Z)

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Che sarebbe stata una gara spettacolare lo si era capito sin da subito: due gol nei primi 5'. Roba da quasi primato perché una sequenza così ravvicinata di reti a inizio partita mancava dal settembre del 2009 quando fu l'Arsenal ad infliggere questa punizione allo Standard Liegi. Il Borussia Dortmund vince 4-2 a San Pietroburgo mettendo in cassaforte il passaggio ai quarti di finale di Champions League. Difficile pensare che la squadra di Spalletti possa ribaltare questo risultato all'Iduna Park, data la svagatezza di una difesa che ha completamente sbagliato approccio alla gara e che, nonostante la capacità di rientrare in partita, ha poi mancato di concentrazione concedendo agli uomini di Klopp il colpo del ko, quasi definitivo.

Mikhitaryan e Reus avevano approfittato di due errori dello Zenit ma era stato bravo Shatov a riaprire il match prima che Lewandowski riportasse i tedeschi in vantaggio di due reti. Il rigore trasformato da Hulk aveva riacceso speranze che sembravano sopite ma poi ancora il futuro attaccante del Bayern ha segnato il gol che, molto probabilmente, vale il passaggio del turno. Il Borussia esce da un momento difficile culminato con la sconfitta di Amburgo in Bundesliga. Spalletti, invece, dovrà davvero trovare le parole giuste per motivare la squadra in vista del ritorno alla ricerca di una rimonta che pare quasi impossibile.