A Londra i Blues battono 2-0 il Galatasaray di Mancini: a segno il camerunense e Cahill. Al Bernabeu i padroni di casa superano 3-1 lo Schalke: doppietta per Cristiano Ronaldo, che eguaglia Puskas
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CHELSEA-GALATASARAY 2-0
4' Eto'o (C), 42' Cahill (C)
Non c'era miglior biglietto da visita del pareggio in Turchia con una rete per parte per promuovere la sfida di ritorno tra Mancini e Mourinho. A Stamford Bridge chi vince passa il turno e in campo ci sono due vecchi leoni come Eto'o e Drogba, l'uno di fronte all'altro. Per l'ivoriano si tratta della prima volta da ex a Stamford Bridge, e il tifo di casa gli riserva una bellissima accoglienza. Ma il primo ruggito è del camerunense: 4' di gioco, Hazard trova lo spiraglio giusto e l'ex nerazzurro batte Muslera. Prima dell'intervallo Cahill segna il gol della sicurezza. Il suo è anche l'ultimo gol di una partita che si congela senza che i padroni di casa corrano rischi. José Mourinho vince la sua battaglia e il Chelsea si qualifica ai quarti di finale. Il 21 marzo conoscerà il suo avversario.
REAL MADRID-SCHALKE 04 3-1
21' e 74' Ronaldo (R), 31' Hoogland (S), 75' Morata (R)
Al Santiago Bernabeu si gioca per onorare l'appuntamento di un ottavo di finale di ritorno già deciso: dopo il 6-1 di Gelsenkirchen, Ancelotti si può concedere un turnover massiccio anche in vista del Clasico di domenica sera. Gli unici titolari nell'undici di partenza sono Ramos, Xabi Alonso e Cristiano Ronaldo: il portoghese vuole continuare a macinare gol sia per inseguire il record di reti di Puskas che per tener testa a Ibra e Messi.
Insieme al Pallone d'Oro c'è la coppia da sogno promossa dal Castilla, la squadra satellite del Real Madrid: Morata, classe '92, e Jesé, del 1993. La sfortuna colpisce quest'ultimo rovinandogli la serata dopo soltanto 4' di gioco: una brutta entrata lo costringe ad abbandonare il campo in barella. Al suo posto entra Bale, che ci mette poco a far sentire la sua presenza. E' il 21' quando un suo assist agevola Cristiano Ronaldo, che raggiunge così il dodicesimo gol in Champions eguagliando il numero di reti della scorsa edizione nel corso di un ottavo di finale di ritorno ormai archiviato.
Ma i record di CR7 minacciano anche una leggenda come Puskas: il settimo gol in sette partite di Champions consecutive, impresa riuscita in passato al solo Van Nistelrooy, significa infatti andare a -1 dall'ungherese nel conteggio di gol con il club più titolato di Spagna. Un traguardo che raggiungerà nella ripresa.
Ma attenzione a non perdersi nei record: il gioco continua e alla mezz'ora Tim Hoogland riapre il match - non sul piano della qualificazione - pareggiando i conti.
Nel secondo tempo le gerarchie sono ristabilite dallo stesso Ronaldo, scatenatissimo: è suo il gol del momentaneo 2-1 con cui eguaglia il record di Puskas e sale a 13 centri in questa Champions. Un minuto più tardi, cogliendo una traversa, offre l'assist per Morata, che rompe l'incantesimo in una serata che sembrava maledetta. C'è spazio per un altro palo di CR7, vicinissimo alla tripletta. Non è arrivata, ma considerando Liga e Coppa del Re, può ancora arrivare il triplete.
CHELSEA-GALATASARAY 2-0
4' Eto'o (C), 42' Cahill (C)
Non c'era miglior biglietto da visita del pareggio in Turchia con una rete per parte per promuovere la sfida di ritorno tra Mancini e Mourinho. A Stamford Bridge chi vince passa il turno e in campo ci sono due vecchi leoni come Eto'o e Drogba, l'uno di fronte all'altro. Per l'ivoriano si tratta della prima volta da ex a Stamford Bridge, e il tifo di casa gli riserva una bellissima accoglienza. Ma il primo ruggito è del camerunense: 4' di gioco, Hazard trova lo spiraglio giusto e l'ex nerazzurro batte Muslera. Prima dell'intervallo Cahill segna il gol della sicurezza. Il suo è anche l'ultimo gol di una partita che si congela senza che i padroni di casa corrano rischi. José Mourinho vince la sua battaglia e il Chelsea si qualifica ai quarti di finale. Il 21 marzo conoscerà il suo avversario.
REAL MADRID-SCHALKE 04 3-1
21' e 74' Ronaldo (R), 31' Hoogland (S), 75' Morata (R)
Al Santiago Bernabeu si gioca per onorare l'appuntamento di un ottavo di finale di ritorno già deciso: dopo il 6-1 di Gelsenkirchen, Ancelotti si può concedere un turnover massiccio anche in vista del Clasico di domenica sera. Gli unici titolari nell'undici di partenza sono Ramos, Xabi Alonso e Cristiano Ronaldo: il portoghese vuole continuare a macinare gol sia per inseguire il record di reti di Puskas che per tener testa a Ibra e Messi.
Insieme al Pallone d'Oro c'è la coppia da sogno promossa dal Castilla, la squadra satellite del Real Madrid: Morata, classe '92, e Jesé, del 1993. La sfortuna colpisce quest'ultimo rovinandogli la serata dopo soltanto 4' di gioco: una brutta entrata lo costringe ad abbandonare il campo in barella. Al suo posto entra Bale, che ci mette poco a far sentire la sua presenza. E' il 21' quando un suo assist agevola Cristiano Ronaldo, che raggiunge così il dodicesimo gol in Champions eguagliando il numero di reti della scorsa edizione nel corso di un ottavo di finale di ritorno ormai archiviato.
Ma i record di CR7 minacciano anche una leggenda come Puskas: il settimo gol in sette partite di Champions consecutive, impresa riuscita in passato al solo Van Nistelrooy, significa infatti andare a -1 dall'ungherese nel conteggio di gol con il club più titolato di Spagna. Un traguardo che raggiungerà nella ripresa.
Ma attenzione a non perdersi nei record: il gioco continua e alla mezz'ora Tim Hoogland riapre il match - non sul piano della qualificazione - pareggiando i conti.
Nel secondo tempo le gerarchie sono ristabilite dallo stesso Ronaldo, scatenatissimo: è suo il gol del momentaneo 2-1 con cui eguaglia il record di Puskas e sale a 13 centri in questa Champions. Un minuto più tardi, cogliendo una traversa, offre l'assist per Morata, che rompe l'incantesimo in una serata che sembrava maledetta. C'è spazio per un altro palo di CR7, vicinissimo alla tripletta. Non è arrivata, ma considerando Liga e Coppa del Re, può ancora arrivare il triplete.