Mou, la Premier solo l'antipasto per cucinare l'Atletico

Champions League
Il successo di Anfield ribadisce la supremazia mentale del Chelsea di Mourinho
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Nella semifinale di ritorno mercoledì in casa, lo Special One vuole confermarsi guru senza eguali. Dopo la vittoria contro il Liverpool in campionato, il suo Chelsea è infatti certo di poter sistemare a dovere qualunque avversario in una partita secca...

Per i suoi ammiratori si è trattato dell'ennesimo capolavoro tattico, per i suoi detrattori - altrettanto numerosi e rumorosi - di un catenaccio d'altri tempi. Con ogni probabilità non vincerà il campionato ma il successo di Anfield ribadisce la supremazia del Chelsea di José Mourinho, sempre vincente contro le big della Premier League.

Lo scivolone casalingo del Liverpool rilancia indirettamente le ambizioni del Manchester City, virtualmente primo grazie alla partita che deve ancora recuperare quando mancano due turni al termine. Ma soprattutto conferma la forza dei Blues contro le parigrado: solo vittorie, in casa e fuori, sia contro City che coi Reds.

Se non vincerà questo campionato Mou si dovrà disperare per i passi falsi con le piccole. Perché al cospetto dei grandi i suoi si sono sempre esaltati. Mai dominando sotto il profilo del gioco, della manovra, del possesso palla, del numero di palle-gol. Ma comunque vincenti attraverso un calcio prudente ai limiti del cinismo, utlitaristicamente difensivo, semplice e pragmatico. Poche alchimie tattiche, ma grande disciplina e dedizione.

Anche quando, come domenica ad Anfield, il Chelsea è sceso in campo dimezzato dalle assenze. Mou aveva minacciato una formazione di rincalzi e panchinari, in realtà è stato costretto a un massiccio turnover che ha regalato l'esordio al giovane Tomas Kalas. Un 20enne difensore centrale che ha annullato il capocannoniere della Premier, Luis Suarez. Mou però, di fronte all'etichetta di catenacciaro, si ribella. Non ci sta che il suo calcio venga sminuito. Sfrontato come nelle giornate più gloriose, Mou ha fatto spallucce, con la testa già al ritorno di mercoledì contro l'Atletico Madrid. In palio la finale di Lisbona, vero obiettivo di questo finale di stagione. La Premier ormai è andata, ma rovinare la festa dei Reds, attesa da 24 anni, è stato più che uno sfizio. La riprova che in una partita secca il suo Chelsea non teme davvero nessuno. Né l'Atletico Madrid, né l'eventuale rivale nella finale di Champions League, che sia l'ex Real Madrid o il Bayern Monaco dell'arcinemico Pep Guardiola.