Incubo Napoli, addio alla Champions. Vince l'Athletic 3-1

Champions League
Aduriz mattatore del Napoli (Getty)

La squadra di Benitez esce con le ossa rotte dal San Mames. Illude il gol del vantaggio segnato da Hamsik. Aduriz sfrutta due errori difensivi e capovolge il risultato. Segna anche Ibai. Azzurri in Europa League

ATHLETIC BILBAO-NAPOLI 3-1
46' Hamsik (N), 61' e 69' Aduriz (A), 74' Ibai (A)

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Tanti, troppi errori. Erano stati molti quelli della gara d'andata, altrettanti, ancora più gravi quelli visti al ritorno. Il Napoli esce con le ossa rotte dal San Mames e saluta la Champions League prima ancora di cominciarla. Le speranze riposte in un risultato positivo a Bilbao erano molte, il gol di Hamsik aveva messo la gara in discesa dopo che il Napoli aveva spesso mostrato il fianco alle iniziative di Muniain nel primo tempo e l'Athletic aveva in un paio di circostanze sfiorato il gol del vantaggio.

Il tiro da fuori area dello slovacco aveva restituito serenità alla squadra e al giocatore stesso, tornato leader in un momento complicatissimo. Ma l'undici di Benitez ha rovinato tutto lasciandosi trovare impreparato sugli sviluppi di un corner: blocco di Gurpegui a liberare Aduriz tutto solo sul secondo palo per il gol del pari.

La spinta del pubblico de "La nueva Catedral" si è fatta sentire in un momento in cui l'inerzia della partita era chiaramente favorevole ai baschi. L'inadeguatezza della difesa del Napoli ha fatto il resto: rilancio innocuo della difesa dell'Athletic, in tre (Maggio, Albiol e Rafael) sul pallone si sono fatti anticipare ancora da Aduriz che, indisturbato, ha appoggiato in rete il gol del vantaggio.

Nonostante bastasse una rete per passare il turno, la squadra di Benitez si è sgretolata, concedendo il terzo gol a Ibai, favorito anche da una posizione di fuorigioco (giudicata passiva) di Aduriz: 3-1 e buio pesto. L'Athletic ha sfiorato anche il gol del 4-1, ma sarebbe stata una punizione troppo severa per un Napoli che lascia il principale palcoscenico europeo con il morale sotto i tacchi. Una condizione non certo ideale per cominciare il campionato.