Questa Roma è un uragano: Cska spazzato via 5-1
Champions League![roma__cska_getty](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/champions_league/2014/09/17/roma__cska_getty.jpg.transform/hero-mobile/null/img.jpeg)
Giallorossi perfetti nel match che li riporta in Champions dopo tre anni e mezzo. Tre gol in 20’: segnano Iturbe (esordio assoluto), Gervinho (doppietta) e Maicon. Nella ripresa autorete di Ignashevich, poi accorcia Musa
ROMA-CSKA MOSCA 5-1
6' Iturbe (R), 10' e 30' Gervinho (R), 20' Maicon (R), 50' aut. Ignashevic (C), 82' Musa (C).
Guarda la cronaca del match
![](http://sport.sky.it/static/images/sezioni/sport/calcio_estero/championsleague/livescore_on.gif)
LE PAGELLE
La Roma torna in Champions League dopo oltre tre anni dalla bruciante eliminazione contro lo Shakhtar Donetsk (3-0, 8 marzo 2011), e contro un'altra russa, il Cska Mosca, si riscatta grazie al pesante 5-1 dell’Olimpico.
I precedenti - Cinque vittorie e una sconfitta con le squadre dell’ex Unione Sovietica; solo una di queste sfide ha incrociato capitolini e moscoviti: Coppa delle Coppe 1991-1992, con passaggio del turno per i giallorossi.
Tatticamente – Nel 4-3-3 di Garcia ci sono Maicon e Torosidis sugli esterni in difesa. Il greco è la novità a circa un’ora dall’inizio del confronto. A centrocampo tocca a Keita sostituire lo squalificato De Rossi, mentre Totti-Gervinho-Iturbe formano il tridente d’attacco. Per l’argentino e per Astori, centrale di difesa con Manolas, è l’esordio assoluto in Champions. La risposta del tecnico Slutski è un Cska in modalità 4-2-3-1, in cui spiccano e pesano le assenze degli squalificati Dzagoev e Wernbloom, e degli indisponibili Cauna, Elm e Vitinho.
Olimpico in estasi - Che i russi siano già arrivati alla settima giornata di campionato, dunque sulla carta con una migliore condizione fisica, non se ne accorge proprio nessuno. Merito della Roma, che in venti minuti è già sul 3-0. L’avvio, inteso come i primi 120 secondi, traggono in inganno: i giallorossi attaccano e il Cska si copre, compatto e ordinato, per poi ripartire con una certa sfacciataggine. Illusione ottica, poco dopo si scatena l’uragano giallorosso. La tempesta perfetta di Garcia passa attraverso un gioco lineare, aggressivo e che non concede più nulla al Cska. Iturbe, Gervinho, Maicon e ancora Gervinho: 4 gol e l’Olimpico va in estasi. L’unica stonatura l’infortunio muscolare di Iturbe, costretto ad uscire al 25’. Al suo posto Florenzi.
La ripresa, la sfiga e l’Impero… - Diciamocela tutta, i giocatori russi a un certo punto hanno suscitato pure una certa tenerezza. Imbarazzante difesa a parte, il sentimento di umana pietas nasce dal quel pizzico di sfiga che al 15’, dopo una disattenzione in mezzo al campo, porta Doumbia ad incespicare davanti a De Sanctis (sarebbe stato il 2-1), e poi al 50’ Ignashevich a deviare nella propria porta un colpo di testa di Florenzi (gran lavoro di Torosidis a sinistra). Solo un rimpallo permette a Musa di superare De Sanctis (5-1), mentre Milanov colpisce la traversa allo scadere, con il pallone forse oltre la linea. Episodi che evidentemente non cambiano il senso del match. Uno striscione esposto dalla Curva Sud recita: "In Europa torna fiero il colore dell'Impero". Cinque gol sono un ottimo biglietto da visita per i giallorossi, molto meno quello che è accaduto fuori dallo stadio prima della partita: due feriti. Ma non proprio una novità.
6' Iturbe (R), 10' e 30' Gervinho (R), 20' Maicon (R), 50' aut. Ignashevic (C), 82' Musa (C).
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La Roma torna in Champions League dopo oltre tre anni dalla bruciante eliminazione contro lo Shakhtar Donetsk (3-0, 8 marzo 2011), e contro un'altra russa, il Cska Mosca, si riscatta grazie al pesante 5-1 dell’Olimpico.
I precedenti - Cinque vittorie e una sconfitta con le squadre dell’ex Unione Sovietica; solo una di queste sfide ha incrociato capitolini e moscoviti: Coppa delle Coppe 1991-1992, con passaggio del turno per i giallorossi.
Tatticamente – Nel 4-3-3 di Garcia ci sono Maicon e Torosidis sugli esterni in difesa. Il greco è la novità a circa un’ora dall’inizio del confronto. A centrocampo tocca a Keita sostituire lo squalificato De Rossi, mentre Totti-Gervinho-Iturbe formano il tridente d’attacco. Per l’argentino e per Astori, centrale di difesa con Manolas, è l’esordio assoluto in Champions. La risposta del tecnico Slutski è un Cska in modalità 4-2-3-1, in cui spiccano e pesano le assenze degli squalificati Dzagoev e Wernbloom, e degli indisponibili Cauna, Elm e Vitinho.
Olimpico in estasi - Che i russi siano già arrivati alla settima giornata di campionato, dunque sulla carta con una migliore condizione fisica, non se ne accorge proprio nessuno. Merito della Roma, che in venti minuti è già sul 3-0. L’avvio, inteso come i primi 120 secondi, traggono in inganno: i giallorossi attaccano e il Cska si copre, compatto e ordinato, per poi ripartire con una certa sfacciataggine. Illusione ottica, poco dopo si scatena l’uragano giallorosso. La tempesta perfetta di Garcia passa attraverso un gioco lineare, aggressivo e che non concede più nulla al Cska. Iturbe, Gervinho, Maicon e ancora Gervinho: 4 gol e l’Olimpico va in estasi. L’unica stonatura l’infortunio muscolare di Iturbe, costretto ad uscire al 25’. Al suo posto Florenzi.
La ripresa, la sfiga e l’Impero… - Diciamocela tutta, i giocatori russi a un certo punto hanno suscitato pure una certa tenerezza. Imbarazzante difesa a parte, il sentimento di umana pietas nasce dal quel pizzico di sfiga che al 15’, dopo una disattenzione in mezzo al campo, porta Doumbia ad incespicare davanti a De Sanctis (sarebbe stato il 2-1), e poi al 50’ Ignashevich a deviare nella propria porta un colpo di testa di Florenzi (gran lavoro di Torosidis a sinistra). Solo un rimpallo permette a Musa di superare De Sanctis (5-1), mentre Milanov colpisce la traversa allo scadere, con il pallone forse oltre la linea. Episodi che evidentemente non cambiano il senso del match. Uno striscione esposto dalla Curva Sud recita: "In Europa torna fiero il colore dell'Impero". Cinque gol sono un ottimo biglietto da visita per i giallorossi, molto meno quello che è accaduto fuori dallo stadio prima della partita: due feriti. Ma non proprio una novità.