Voci, sanzioni e regolamenti: la Masterclass di Collina

Champions League

a cura di Lorenzo Fontani

Pierluigi Collina e Fabio Caressa "conduttori" della Masterclass

L'ex arbitro spiega le dinamiche del gioco dal punto di vista di chi deve decidere in una frazione di secondo. La collaborazione, la preparazione e l'ipotesi della goal line technology

Una lezione per capire le dinamiche del gioco, o meglio, le dinamiche a cui sono sottoposti l'arbitro, gli addizionali e gli assistenti. Un lavoro di squadra, certosino, per prendere le decisioni cercando di ridurre al minimo l'errore e arrivare alla migliore decisione possibile su un'azione potenzialmente controversa. E' questo il succo di Masterclass, una lezione tenuta da Pierluigi Collina di fronte a Fabio Caressa, Beppe Bergomi, Giancarlo Marocchi, Dario Marcolin, attentissimi osservatori. Il risultato è un programma esclusivo, curato da Lorenzo Fontani, che regala un punto di vista inedito sugli episodi arbitrali in campo.

Le voci del campo
-
Importantissima la comunicazione tra l'arbitro, l'addizionale e l'assistente che comunicano e collaborano. L'arbitro in molte situazioni è concentrato sullo sviluppo dell'azione mentre, ad esempio, in area succede qualcos'altro come un contatto tra due giocatori. Solo parlando tra loro arbitro, addizionale e assistente riescono a ricostruire istantaneamente l'azione e a decidere per il meglio.



Le palle inattive -
Altre situazioni difficili da valutare sono le palle inattive. Calci d'angolo e punizioni diventano situazioni complesse, studiate dagli allenatori maggiormente rispetto al passato con situazioni di blocchi e potenziali falli. Per questo occorre, per gli arbitri, fare grandissima attenzione e agire come una squadra.

La tripla sanzione
- La Uefa vuole ridiscutere la norma sulla chiara occasione da gol che, nel caso sia in area di rigore punisce l'autore del fallo con il calcio di rigore, l'espulsione diretta e successivamente la squalifica. Oggi si puniscono così tutti i falli anche quelli in cui c'è l'evidente volontà del giocatore e/o del portiere di arrivare alla palla. Questo non è giusto, se il tentativo è onesto basterebbe rigore e ammonizione. Altra cosa se il fallo è volontario, allora rimane il rosso.

La preparazione degli arbitri - Ormai atleticamente hanno una preparazione ottima. Sono sempre vicini ai giocatori anche quando ci sono dei ribaltamenti di fronte, delle transizioni veloci che costringono a lunghe corse.

La tecnologia
- Euro 2016. Potrebbe esserci la Goal Line Technology, la Uefa ci sta pensando. Però ad esempio la Goal Line Technology non può segnalare se un attaccante segna con un tocco di mano.