Ah, il 5 maggio. Una data-simbolo portafortuna per la Juve

Champions League

Francesco Cosatti

Del Piero abbraccia Trezeguet: loro firmarono i due gol della Juve il 5 maggio del 2002 (Getty)
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VIDEO. Quanti incroci. Semifinale d'andata contro il Real: stesso avversario del 2003. Ci giocava Ronaldo, che il 5 maggio 2002, all'Inter, pianse per lo scudetto perso. L'anno dopo Ancelotti, col Milan, battè la Juve in Champions: ora allena i blancos...

Subito dopo il sorteggio di Nyon, via social è stata lanciata la proposta: non si può giocare Juve-Real a Udine? Perché il giorno di Juve-Real è lo stesso di quell'indimenticabile Juventus-Udinese di 13 anni fa, anno 2002. Oggi lo stadio Friuli è un cantiere in tre lati su quattro, allora era un catino tutto bianconero. Di juventini.



Perché il 5 maggio - giorno di intenso dolore interista e di gioia bianconera- nasce proprio all'estremo Nordest d'Italia. Con il 2-0 di Trezeguet e Del Piero in 20 minuti e il 2-4 dell'Inter, sconfitta a Roma dalla Lazio. Da allora quella data, già "napoleonicamente" rilevante, è sinonimo di impresa. E i ricordi, in questo 2015, si fanno terribilmente presenti con l'andata delle semifinali di Champions allo Juventus Stadium di Torino in data 5 maggio (diretta Sky).



Proprio contro il Real, l'ultima squadra che la Juventus ha affrontato in semifinale di Champions nel 2003. In quella squadra di galacticos giocava e segnava il fenomeno. Ronaldo. Quello che 12 mesi prima aveva pianto tanto nel pomeriggio di Roma. Il pomeriggio, appunto, del 5 maggio.

Insieme a R9, nel Real del 2003, anche Zizou Zidane che era stato grandissimo alla Juventus fino a due stagioni prima, e che proprio in questi giorni è tornato a Torino, per i corsi di formazione da allenatore. Per provare a inseguire una carriera ispirata a Marcello Lippi che quel 5 maggio sudava al caldo di Udine, prima di festeggiare in mezzo ai tifosi che avevano invaso il campo.

Lippi aveva già vinto una Champions con la Juve nel 1996 e non sarebbe riuscito a rivincerla nel 2003 per colpa del Milan di Ancelotti. Che oggi allena il Real. Che arriva a Torino. Incroci di Champions e di campioni. In campo e in panchina. Legati stretti stretti tra loro da una data. Che da 13 anni è un portafortuna per la Juve. Ma non si poteva giocare davvero a Udine?