Messi allerta il Barça: "E' una finale, tutto può succedere"

Champions League

A quattro giorni dalla Finale di Berlino i blaugrana parlano con prudenza. La Pulce definisce la Juve "una grande squadra", Mascherano gli va dietro: "Nessuno è invincibile, possiamo vincere e possiamo perdere". E Iniesta sogna Xavi che alza il trofeo

Sabato, nella sfida di Berlino contro la Juventus, Lionel Messi potrebbe diventare il primo giocatore a essere andato a segno in tre diverse finali di Champions League. E' già capocannoniere del torneo in questa stagione e un altro centro lo porterebbe a pari con Cristiano Ronaldo a quota 78 reti totali nella competizione. L'attaccante argentino ha parlato a Uefa.com in vista della sfida dell'Olympiastadion e sull'avversaria che contenderà il trofeo al suo Barca ha detto: "Sappiamo che affronteremo un avversario ostico. La Juventus è molto forte, è una grande squadra. E' una finale e tutto può succedere, ma ci prepareremo e arriveremo a questa finale come abbiamo fatto per le finali precedenti. Bisogna superare tanti ostacoli per arrivare qui e sappiamo che non sarà facile diventare nuovamente campioni, ma il nostro sogno è di vincere tutto".

Messi parla anche dei suoi gol nelle finali 2009 e 2011. "Ho sempre detto che entrambi sono stati molto importanti per la mia carriera, non solo per le partite nelle quali sono arrivati ma anche per i momenti in cui sono arrivati. Il primo a Roma - quando ho segnato il gol del raddoppio - ha significato praticamente aver chiuso la partita vincendo il trofeo. Poi quando ho segnato il gol del 2-1 a Wembley, la partita era piuttosto in equilibrio. Per questo abbiamo festeggiato in quel modo. Entrambi i gol sono stati molto speciali per me".

L'intesa con Neymar e Suarez funziona alla perfezione. "Ci intendiamo molto bene tra di noi, non solo in campo ma anche fuori. Penso che se vai d'accordo fuori dal campo, le cose diventano piu' facili in campo". "Quando sono arrivato qui ho fatto un grande passo, non solo per la mia carriera calcistica ma anche a livello personale - ha spiegato Messi riferendosi a quel che rappresenta per lui il Barcellona -. Sono molto grato per quanto il club ha fatto per me, per il calore e il sostegno che ho ricevuto. Mi sono evoluto e sono cresciuto in questo club. Mi piace molto questo club perche' ha fatto qualcosa di più, non mi ha solo aiutato e sostenuto in tutti gli anni in cui sono stato qui".

Luis Enrique: "Non snatureremo il nostro gioco" - "Abbiamo affrontato squadre inglesi (City), francesi (Psg) e tedesche (Bayern) e giocando come sappiamo abbiamo raggiunto la finale", quindi anche contro la Juventus "non snatureremo il nostro gioco": così Luis Enrique all'Open Media Day del Barcellona. "Prepareremo la partita nello stesso modo abbiamo sempre fatto: cercheremo di tenere palla, dovremo pressare al meglio in fase di non possesso e sfruttare al meglio i nostri possessi. Vincere la Champions significherebbe 'triplete' ed è una cosa che eccita tutti. E' accaduto solo una volta nella storia del club, e questo la dice lunga su quanto sia difficile riuscirci. Essere favoriti è bello una volta che hai vinto, ma non prima. Prima di tutto bisogna dimostrare che si può vincere e la Juve è molto simile al Barca".
"Messi? Non ho alcun dubbio che Lionel potrebbe segnare che in ogni campionato del mondo", ha risposto Luis Enrique indirettamente replicando a quanto detto da Chiellini ("In Italia non avrebbe fatto quel gol") a proposito della fantastica rete segnata nella finale di Coppa del Re.

"Della Juve mi preoccupa tutto" - L'ex tecnico di Roma e Celta Vigo teme i fuoriclasse della Juve: "Hanno giocatori di grande valore. Spero che Pirlo non abbia troppa influenza sulla partita, perché sappiamo tutti ciò che è in grado di fare. Loro hanno grandi giocatori in difesa che sanno come rilanciare l'azione, compreso Buffon. Morata ha dato un valore aggiunto alla squadra e ha grande fiuto per il gol, mentre Te'vez garantisce qualità assoluta". Dopo gli elogi agli avversari, l'ennesimo complimento a Messi definito "il miglior giocatore al mondo, probabilmente il migliore della storia. Si è adattato al modulo del Barça giocando accanto a calciatori simili a lui. Messi è il migliore, ma chi lo circonda ha reso possibile tutto questo".

Iniesta ci sarà - "Ho avuto un piccolo affaticamento e niente più. Non prendo in considerazione il fatto di non giocare sabato. Andrà tutto bene e sarò in grado di giocare e aiutare questa squadra a vincere la Champions". Il centrocampista del Barcellona, Andres Iniesta, è ottimista su un suo completo recupero in vista della finale di Champions League contro la Juventus. Il 31enne catalano ha subito un affaticamento al gemello della gamba destra sabato scorso nella finale di Coppa del Re vinta 3-1 contro l'Athletic Bilbao e oggi si è allenato a parte. La sua presenza resta in dubbio anche se dallo staff medico azulgrana filtra un cauto ottimismo.
"Le sensazioni sono buone - aggiunge il numero 8 blaugrana nel media day del Barcellona - abbiamo avuto una stagione strepitosa vincendo la Liga e la Coppa del Re e sarebbe strepitosa se vincessimo la Champions. Davanti abbiamo un avversario forte che come noi può raggiungere il triplete. Veniamo considerati favoriti ma nel nostro spogliatoio nessuno la pensa così. Non faremo questo errore".

Iniesta: "Non è importante essere favoriti" - "Essere considerati i favoriti non è importante per noi, abbiamo una squadra tosta e di grande talento, che sa anche difendere molto bene": presenta così la finale di Champions tra Juventus e Barcellona, Andres Iniesta, punto di riferimento della formazione blaugrana ma ancora in forse per un problema al polpaccio. Parlando all'Open Day per la stampa, Iniesta ha detto di avere un sogno: "Xavi che alza il trofeo sarebbe l'immagine perfetta per celebrare il suo addio, per il Barça, e per tutti i suoi compagni. Lui è il regista numero uno al mondo". Poi una battuta anche su Andrea Pirlo definito "un giocatore unico per l'influenza che ha sempre avuto e per il modo con cui aiuta la squadra. E' un punto di riferimento per chiunque gioca a calcio".

Mascherano: "Nessuno è invincibile" -
"Nessuno è invincibile, possiamo vincere e possiamo perdere": così Javier Mascherano al 'Media open day' parla della finale Champions. "Anche la Juventus potrebbe fare il triplete, naturalmente faremo di tutto per vincere il terzo titolo. Ci prepareremo come sempre abbiamo fatto in tutta la stagione". "Per me è spettacolare chiudere la carriera col Barca in finale Champions e voglio finire vincendo", ha aggiunto il compagno di squadra Xavi, al passo d'addio con la maglia blaugrana. "Non è la fine di un'era - ha aggiunto - Io me ne andrò ma questa generazione restera'. Sono sicuro che il Barca continuerà a essere competitivo e scrivere la storia". Presente alla conferenza stampa anche Sergio Busquets che ha ricordato come "la Juventus è una squadra che gioca in modo diverso rispetto agli avversari incontrati finora. I bianconeri hanno un centrocampo spettacolare, che sta facendo grandi cose a livello internazionale. Proveremo a fare meglio di loro".