Garcia: "Col Bate è come un derby". Totti: "Era meglio fare la punta"

Champions League
Rudi Garcia, allenatore della Roma (foto getty)
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L'allenatore della Roma sa che non può sbagliare in Champions contro la squadra di Borisov: "Siamo uniti e daremo tutto per la vittoria". Il capitano inaugura il nuovo sito del club giallorosso con un'intervista sulla sua carriera: "Se potessi tornare indietro farei il centravanti" 

"Daremo tutto per la vittoria, non c’è altro obiettivo contro il Bate Borisov. La voglia di vincere farà la differenza, e la nostra voglia è immensa". Così Rudi Garcia alla vigilia della decisiva sfida di Champions League tra Roma e Bate Borisov. “È un po’ come se fosse un derby: non si gioca, si vince - aggiunge l’allenatore giallorosso - Le parole di Sabatini dimostrano che siamo tutti uniti, che sappiamo di essere da soli e che dobbiamo lottare per i nostri obiettivi". Garcia commenta così le dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo della Roma sulla posizione dell’allenatore giallorosso ("Se affonda lui, affondiamo tutti insieme"). "La società ha mostrato questa unità in un momento in cui la ruota non gira sempre a nostro favore - spiega il francese -. C’è un po' di sfortuna sulla nostra strada, ma spetta solo a noi spingere forte per tornare a vincere".


La carriera di Totti - Dagli esordi ai giorni nostri, dai primi passi in Serie A alla consacrazione. Francesco Totti ripercorre la sua carriera con la maglia della Roma in occasione del lancio del nuovo sito ufficiale del club giallorosso. Il capitano, fermo ai box per un infortunio, riavvolge il nastro della memoria da quando nel lontano 1993-94 iniziò da uomo-assist ("in quel periodo mi piaceva mandare in porta i miei compagni, era mia premura fargli fare più gol possibili, mi divertivo più a far segnare loro che a farli io") fino al cambio di ruolo: "Con Capello, dal 2001-02, ho iniziato a essere schierato spesso come prima punta assieme a Cassano o a Batistuta. Mi sono trovato subito a mio agio, giocando vicino alla porta hai più possibilità sia di fare gol sia di fare assist ed è una cosa che mi è piaciuta sin dall'inizio".

Ritorno al passato - L’arrivo di Spalletti alla Roma ha sancito il cambiamento decisivo nella carriera di Totti: “Con Spalletti c’è stato il cambio di ruolo definitivo. Non me lo sarei mai immaginato di fare il centravanti, non pensavo di avere le caratteristiche adatte. Fortunatamente, però, è andata più che bene. E se potessi tornare indietro a inizio carriera sceglierei subito il ruolo di attaccante".

Suggestione spagnola - Totti, che sostiene la teoria del 'meglio non pensare troppo' in campo ("il mio gioco non è ragionato, è tutto istinto"), ricorda quella che secondo lui è stata la migliore partita in carriera: "Credo sia Roma-Juve 4-0, con Cassano azzeccammo quasi ogni passaggio. Però anche in Roma-Empoli, sul neutro di Palermo, giocai davvero bene. Due gol, uno di testa e uno in pallonetto, di interno, a superare il portiere, mi riuscì tutto". E se Totti avesse scelto di giocare in un altro Paese? "Il campionato estero in cui mi sarei visto meglio è senza dubbio la Spagna. Il corteggiamento del Real Madrid non c'entra - aggiunge il capitano romanista -. Il mio stile di gioco è molto simile a quello spagnolo: più tecnico che fisico, se paragonato alla Premier inglese e alla Serie A".