LA FOTOGALLERY. Disastrosi Red Devils, eliminati dalla Champions dopo il crollo a Wolfsburg. Archiviata l'era Moyes nonché gli oltre 300 mln di euro spesi in due stagioni, la squadra insegue ancora una propria identità. Sul banco degli imputati il tecnico olandese, contestato tra stampa e social

Harakiri United, addio Champions. Un flop dalle dimensioni clamorose quello dei Red Devils, relegati in Europa League al termine della fase a gironi e di un gruppo (il B) tutt’altro che insormontabile. Una beffa consumata negli ultimi 90’ -

Il 3-2 patito alla Volkswagen-Arena, nello scontro diretto contro il Wolfsburg che ha chiuso da leader il raggruppamento, rappresenta l’ultima comparsata del Manchester United in Champions League -

Un’avventura iniziata male (1-2 ad Eindhoven) e proseguita senza squilli, ma la qualificazione agli ottavi sembrava una prassi per un collettivo nettamente superiore alle rivali. Lo 0-0 nel ritorno contro il Psv suggeriva oscuri presagi -

Proprio gli olandesi allenati da Phillip Cocu, allievo del maestro Van Gaal, complice il tonfo dello United in Germania hanno consumato un clamoroso sorpasso ai danni degli inglesi. Wolfsburg e Psv avanti in Champions, United eliminato -

Si potrà puntare il dito sui numerosi infortunati (Rooney, Jones, Rojo, Herrera, Schneiderlin, Shaw, Valencia e per ultimo Darmian), ma una squadra quotata quasi 400 mln di euro non può avanzare alibi in un girone nettamente alla sua portata -

Nel mirino, inevitabilmente, figura l’allenatore Louis Van Gaal che cede il testimone europeo al connazionale Cocu, colui che portò al Barcellona nel 1998 arricchendo la folta colonia olandese al Camp Nou -

Se la qualificazione agli ottavi era l’obiettivo minimo, Van Gaal ha destato perplessità anche nelle parole su Schweinsteiger: “L’ho cambiato, non lo faccio senza motivo. Non posso dire che sia stato il giocatore che ricordavo d’aver allenato al Bayern” -

“È stata una partita folle - ha spiegato l’olandese -, abbiamo segnato e loro hanno pareggiato dopo due minuti. Anche la rete della vittoria è arrivata poco dopo il nostro pareggio. Abbiamo lottato per vincere e abbiamo avuto le chance per farcela” -

Dito puntato contro l’operato dell’arbitro, a Wolfsburg come ad Eindhoven nei discorsi di Van Gaal, ma l’account Twitter dedicato alla cacciata di Louis continua a macinare seguaci. Persino un tweet del finto David Moyes, ex allenatore, lo deride -

L’ombra lunga di Sir Alex Ferguson, peraltro presente alla Volkswagen-Arena, non dà pace ai suoi successori. L’era Moyes è considerata un fallimento, mentre la gestione Van Gaal continua ad alimentare dubbi per obiettivi e risultati -

Ciò che più si lamenta allo United è la mancanza di un’identità tra la carenza in zona gol (quattro 0-0 nelle ultime 6 gare all’Old Trafford), squilibri tattici ed evidenti limiti psicologici. L’account Twitter del club parla addirittura di ‘dramma’ -

Sui social il “prima e dopo” di Van Gaal è tutto da ridere. La stampa britannica condanna anche l’arroganza dell’allenatore, che dopo 340 mln di euro spesi dal suo arrivo a Manchester ha confessato lacune e perplessità sulla sua rosa -

Oltre alla pochezza in campo e all’atteggiamento censurabile, i Red Devils danno l’impressione di poter compiere imprese e sfracelli nella stessa misura: gioco alla pari con le big in Premier League, eliminato nella Coppa di Lega dal Middlesbrough -

Se i social lamentano la mancanza di divertimento nelle partite dello United, qualcun altro ride delle decisioni tattiche dettate da un buon bicchiere di vino. Chi ride è sicuramente l’altra sponda di Manchester, il City, avanti in Champions da leader -

Concentriamoci sulla stampa britannica all’indomani dall’ingiustificabile flop della squadra di Van Gaal. Il “Mail Online” parla di umiliazione e sconfitta drammatica alla Volkswagen-Arena, puntando il dito contro il tecnico olandese -

“Sun” e “Daily Mail” giocano invece su cognome e nome del 64enne dal lunghissimo palmarès. Se Gaal gode della stessa musicalità di ‘damned” (dannato), Louis diventa invece ‘loser’ (perdente) -

Resta Louis Van Gaal il bersaglio numero uno di stampa e tifosi, coloro che ancora rimpiangono il carisma e i traguardi raggiunti insieme a Ferguson. Il feeling con l’olandese, all’Old Trafford dal 2014, non è mai sbocciato -

Una contestazione che alimenta anche le figure di possibili successori: in particolare sui social i tifosi acclamano il nome di Carlo Ancelotti, tecnico stimato e benvoluto nelle piazze allenate. Non lo stesso trattamento concesso a Van Gaal -