Miti da standing ovation: tutti in piedi sul divano... e allo stadio

Champions League

Francesco Giambertone

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Il Santiago Bernabeu è stato spesso teatro di grandi ovazioni per i campioni avversari: ieri Totti ha "eguagliato" Del Piero e Pirlo, ma l'onore è toccato anche a Ronaldinho e Iniesta. E anche in Inghilterra l'omaggio al fenomeno dell'altra squadra è un'usanza consolidata: da Gerrard ad Henry, ecco i casi più belli

Il pubblico del Santiago Bernabeu di Madrid ha un palato raffinato, ma sa riconoscere quando il piatto è straordinario. Alcune tra le più belle standing ovation mai tributate ad un giocatore avversario sono arrivate dagli spalti dello stadio del Real, sia quando la squadra vinceva (vedi Totti ieri sera) sia quando perdeva (è successo con Del Piero, Ronaldinho, Iniesta). La meravigliosa abitudine di rendere onore al nemico è di casa anche in alcuni stadi inglesi, dove anche gli ex sono amati piuttosto che ripudiati. Ecco i casi più belli in cui un campione è stato portato in trionfo da una tifoseria che non era la sua.



FRANCESCO TOTTI al Santiago Bernabeu
Real Madrid-Roma 2-0, 8 marzo 2016

Storia recentissima: Roma sotto 2-0 a Madrid, Dzeko impalpabile e sprecone, Spalletti regala poco più di una passerella al capitano, che però se la gode tutta. “Entra con el diez: Francesco Totti!”, grida lo speaker. Il Bernabeu si alza in piedi e batte le mani. Pensando forse, come ha ammesso di aver fatto il Pupone a fine partita, a cosa poteva essere e non è stato.

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ANDREA PIRLO al Santiago Bernabeu

Real Madrid-Juventus 2-1, 23 ottobre 2013


La storia degli italiani a Madrid si ripete con “el genio” Andrea Pirlo, forse uno dei migliori nel corso di quella partita della Juventus di Antonio Conte, battuta 2-1 a Madrid. Il tecnico lo toglie dal campo prima della metà del secondo tempo, lui ringrazia gli 80mila del Bernabeu, che sanno di avere di fronte un fenomeno vero.

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ALESSANDRO DEL PIERO al Santiago Bernabeu

Real Madrid-Juventus 0-2, 5 novembre 2008

Una delle più palesi dichiarazioni di stima per un calciatore, per la sua classe e la sua storia, arrivò sempre dal Santiago Bernabeu, dove i fuoriclasse li trattano coi guanti. Il 10 bianconero – con la Juve di Ranieri – segna due gol a Casillas, uno di sinistro e uno di destro, su punizione. Agli applausi scroscianti da parte dei madridisti risponde con un inchino, da vero primo attore.

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RONALDINHO al Santiago Bernabeu

Real Madrid-Barcellona 0-3, 19 novembre 2005


Il pubblico madridista sa rendere onore al merito anche quando questo merito significa che il Real le prende, e anche di santa ragione. Impossibile dimenticare quel Clasico in cui Ronaldinho, nel suo periodo d'oro, segnò due gol pazzeschi partendo da centrocampo che gli valsero una standing ovation indiscutibile.


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ANDRES INIESTA al Santiago Bernabeu

Real Madrid-Barcellona 0-4, 21 novembre 2015


Stesso destino per “l'illusionista” del Barça, applaudito dai tifosi avversari che contestavano il Real di Benitez. La squadra di Luis Enrique passeggia su Ronaldo e compagni, Iniesta segna e fa segnare i compagni: quando si toglie la fascia di capitano per lasciare il campo, il Bernabeu non può esimersi dal rendergli omaggio.


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RONALDO a Old Trafford

Manchester United-Real Madrid 4-3, 23 aprile 2003

Ritorno dei quarti di finale di Champions League. I blancos hanno vinto 3-1 a Madrid, in Inghilterra escono sconfitti 4-3 ma passano il turno. È la notte del Fenomeno: tre gol, di cui due meravigliosi, al “Teatro dei sogni” - dove a maggio il Milan alzerà la Coppa – e tutti in piedi al momento della sostituzione.

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ALESSANDRO DEL PIERO a Old Trafford

Manchester United-Juventus 1-2, 24 maggio 2011

L'ultima partita in maglia Red Devils per il capitano Gary Neville è un'amichevole contro la Juventus di Delneri a fine maggio. Dopo un'ora di gioco il numero 10 bianconero lascia il campo tra gli applausi del pubblico di Manchester.

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CRISTIANO RONALDO a Old Trafford

Manchester United-Real Madrid, 5 marzo 2013

Ottavi di ritorno di Champions League, all'andata è finita 1-1 a Madrid. Ma il Real di Mourinho passa ad Old Trafford col più classico gol dell'ex (e che ex), Cristiano Ronaldo. Prima della partita però dagli spalti piovono solo applausi per il portoghese.
 

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CRISTIANO RONALDO ad Anfield Road

Liverpool-Real Madrid 0-3, 22 ottobre 2014

La lezione di calcio che gli uomini di Ancelotti rifilano a quelli di Rodgers nella Champions League 2014 è tremenda. Cristiano Ronaldo gioca una delle sue migliori partite, pur segnando un solo gol. Ma alla fine persino la Kop si alza per tributargli un giusto omaggio.


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FRANK LAMPARD a Stamford Bridge

Chelsea-Manchester City 1-1, 21 settembre 2014
 

Non ci sarebbe nulla di strano nel raccontare una standing ovation di Stamford Bridge per Frank Lampard, se non fosse che i tifosi dei Blues, nel settembre 2014, per la prima volta dovevano applaudire la loro leggenda con un'altra maglia, quella del City. Col gol di Lampard all'84' la sceneggiatura non poteva essere più completa.


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STEVEN GERRARD a Stamford Bridge

Chelsea-Liverpool 1-1, 10 maggio 2015


Il capitano storico del Liverpool lascia la Premier League dopo due decenni di calcio stellare, in cui spesso il Chelsea è stato il suo miglior nemico. Nell'aprile 2014 lo scivolone davanti ai Blues con cui regalava il titolo al City, nel 2015 – col futuro già scritto in MLS – l'ovazione del pubblico di Londra, Mourinho incluso, per un fuoriclasse assoluto.

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THIERRY HENRY all'Emirates Stadium

Arsenal-Barcellona 2-2, 31 marzo 2010

Per lui hanno costruito persino una statua fuori dallo stadio, potevano non applaudirlo al suo ritorno da ex? Henry per i Gunners è una divinità, lo rimarrà per sempre. Quando con il Barcellona di Messi e Ibrahimovic è tornato a Londra, tutto lo stadio gli ha fatto capire che sarebbe rimasto per sempre uno di loro.


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PAOLO MALDINI all'Artemio Franchi

Fiorentina-Milan 0-2, 31 maggio 2009

L'ultima trasferta della carriera del capitano milanista è un trionfo: al momento del cambio tutto lo stadio lo acclama, forse meglio di quanto farà (una parte di) San Siro la settimana dopo.

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