L'allenatore giallorosso non nasconde la delusione per l'eliminazione dalla Champions League: "Ora metteranno tutti il dito nella piaga. Abbiamo perso una partita importante, che ci crea difficoltà altrettanto importanti". E Strootman: "E' stato un problema di testa e non fisico"
"Ora bisogna inghiottire e sarà durissimo, perché tutti saranno lì a metterci il dito dentro. Bisognerà tapparci naso, orecchi e forse qualche volta gli occhi e pensare, e per un periodo lungo, solo a far viaggiare le gambe, dovremo tirare fuori in maniera incredibile orgoglio, carattere, senso di appartenenza": così un delusissimo Luciano Spalletti ha commentato il tracollo con il Porto che pregiudicato alla Roma l'accesso alla Champions. "Abbiamo perso una partita importante, che ci crea difficoltà altrettanto importanti".
E Strootman... - "C'eravamo preparati bene, ma abbiano iniziato male. Dopo il primo gol loro hanno fatto meglio di noi. Abbiamo giocato una partita in 10 a l'altra in 9. Può essere un problema mentale perché fisicamente siamo a posto. Abbiamo sbagliato tutti insieme", dice invece Kevin Strootman. "Dopo avere fatto il primo gol - aggiunge - loro hanno fatto meglio di noi. Sapevamo cosa fare in campo, ma non lo abbiamo fatto. Non abbiamo giocato bene e non so perché. Anche in nove abbiamo provato tutto. Dopo - sottolinea il centrocampista olandese - sullo 0-2 tutto è finito. E' la prima volta che abbiamo perso 3-0 in casa. Ora è difficile ripartire, siamo tutti arrabbiati, però dobbiamo pensare al campionato perché dobbiamo fare meglio. Non c'è da colpevolizzare nessuno - chiosa Strootman - abbiamo perso assieme e dobbiamo lavorare tanto per tornare al nostro livello, che non è quello di stasera".