
LA FOTOGALLERY. La Juve sfida questa sera la Dinamo in un match chiave nella fase a gironi di Champions. Quella croata è una squadra che da anni sforna campioni che incantano nel nostro campionato: da Boban a Brozovic, sino ai due bianconeri Mandzukic e Pjaca

La Juve cerca a Zagabria la prima vittoria di questa Champions League. I bianconeri saranno di scena su un campo che ha visto crescere in passato tanti campioni. Tra gli ultimi sbarcati in Italia, proprio due juventini: Mandzukic e Pjaca. Ecco una carrellata dei giocatori croati cresciuti nella Dinamo e protagonisti, con più o meno fortuna, in Serie A

MARIO MANDZUKIC. Tre stagioni alla Dinamo per il centravanti bianconero, che a Zagabria ha chiuso con un bottino di 63 gol in 128 gare dal 2007 al 2010. E' stato quello il trampolino di lancio che lo ha portato a Wolfsburg, Monaco, Madrid e infine Torino, dove lo scorso anno è stato protagonista del 'doblete' Scudetto-Coppa Italia

MARCELO BROZOVIC. Al netto dei problemi che sta avendo quest'anno con De Boer, il centrocampista 24enne dell'Inter resta uno dei più forti nel suo ruolo nel nostro campionato. A Zagabria dal 2012 al 2015, quando i nerazzurri per averlo spesero una decina di milioni di euro

ROBERT MURIC. Trequartista mancino classe 1996, strappato di forza dall'Ajax alla Dinamo nel 2014, non senza polemiche. E' approdato in estate in prestito a Pescara su espressa richiesta di Massimo Oddo, che vorrebbe farne il suo jolly offensivo

SIME VRSALIJKO. Laterale difensivo classe 1992, è approdato a Zagabria che non era ancora maggiorenne, diventando subito uno dei perni della squadra capace di vincere quattro campionati. Grazie alla Dinamo si sono schiuse le porte della Serie A prima (Genoa e Sassuolo) e dell'Atletico Madrid in estate, che per averlo ha sborsato 18 milioni di euro

TIN JEDVAJ. Il difensore classe 1995 ha avuto poca fortuna e poco spazio in Serie A. Acquistato dalla Roma per 5 milioni di euro nel 2013, è stato rivenduto al Bayer Leverkusen appena un anno e due presenze dopo.

ZVONIMIR BOBAN. Senza alcun dubbio, il simbolo del calcio croato nel mondo. Bandiera della Nazionale, icona sportiva e non solo negli Anni Novanta, nel momento in cui la Croazia si staccava dalla Jugoslavia. Talento immenso, piedi delicati e cervello fino: dal 1985 al 1991 alla Dinamo, prima di trasferirsi al Milan e vincere tutto quello che c'era da vincere

MARIO STANIC. Ala dal grande talento, è sbocciato calcisticamente nella Dinamo Zagabria nella stagione 1992-93. Da quel momento il bosniaco di Sarajevo, ma naturalizzato croato, ha spiccato il volo verso il calcio che conta: Benfica, Chelsea e Parma, con cui ha vinto una Coppa Uefa da protagonista

GORAN VLAOVIC. Subito dopo la disgregazione della Jugoslavia, uscì da Zagabria un giovane attaccante rapido e spietato sotto porta, capace di segnare 61 reti in due stagioni, che gli valsero il doppio titolo di capocannoniere. Vlaovic approdò a Padova nel 1994, con i veneti al ritorno in Serie A dopo 32 anni, contribuendo alla salvezza della squadra: per il centravanti, 18 reti in due stagioni prima di spiccare il volo verso Valencia