A un mese e mezzo dall'infortunio contro il Milan, Allegri ritrova contro la Dinamo Zagabria l'attaccante che più di tutti ha fatto la differenza nella passata e nell'attuale stagione. Stasera qualche minuto in Champions, poi Torino e Roma.
Ecco la 'Joya' - Paulo Dybala è tornato. 46 giorni dopo l’infortunio alla coscia destra, Allegri questa sera ritroverà l’attaccante tanto atteso e perso per strada in una nefasta serata milanese, quella che costò alla Juventus la seconda sconfitta stagionale in campionato. L’argentino è pronto dunque a ripartire dalla Dinamo Zagabria, probabilmente l’avversario più comodo per mettere minuti nelle gambe in vista del doppio, forse decisivo, impegno contro Torino e Roma. “Giocherà certamente”, ha confermato l’allenatore bianconero nella conferenza stampa della vigilia. Non dal primo minuto, ma a partita in corso, perché dopo un mese e mezzo di assenza sarebbe forse troppo rischioso buttarlo da subito nella mischia.
La strana coppia - Lì davanti, allora, ci saranno ancora Higuain e Mandzukic, la strana coppia che quasi mai doveva giocare insieme e che invece, da quando la Joya si è fermata, si è trovata a combattere fianco a fianco sui campi d’Italia e d’Europa. I due, almeno nei numeri, non sembrano aver fatto rimpiangere troppo l’assenza dell’argentino che in realtà si è sentita soprattutto nello sviluppo della manovra offensiva della squadra di Allegri. Già dalla passata stagione, infatti, grazie alla sua capacità di cucire il gioco tra centrocampo e attacco, Dybala è sempre stato l’uomo in più dell’attacco bianconero, il mancino geniale e sregolato capace di garantire imprevedibilità alle giocate, a volte troppo schematiche, della squadra di Allegri. E anche i numeri dell’argentino non fanno che confermare la sua importanza.
I numeri di Dybala - Su 793 minuti a disposizione (9 partite più i 33 minuti giocati contro il Milan prima dell’infortunio) Dybala ne è stato in campo 610, saltando solo la trasferta di Palermo, guarda caso primo esperimento, non proprio riuscito, della coppia Higuain Mandzukic. Il conto dei gol, è vero, è fermo a 3 in 9 partite, ma come detto da qualche mese è qualcos’altro che Allegri sta chiedendo alla sua Joya. E anche qui ci aiutano i numeri. Dybala, infatti, nonostante i 46 giorni avuti in meno a disposizione rispetto ai suoi compagni, è ancora il terzo giocatore bianconero per occasioni create con 16 (a 34 ci sono, irraggiungibili per il momento, Alex Sandro e Pjanic), il secondo per tiri totali con 22 insieme a Pjanic (Higuain 26), il secondo per dribbling tentati con 29 insieme a Cuadrado (a 34 ancora Alex Sandro). Freddi numeri che descrivono un piede caldo e un cervello fino. Quello di cui Allegri avrà certamente bisogno contro Torino e soprattutto Roma, snodo fondamentale per avvicinarsi al suo terzo (per la Juve sesto) scudetto consecutivo.
L'11 anti-Dinamo - Prima però c’è la Dinamo Zagabria e un primato in Champions da blindare. Allegri comunque concederà qualcosa al turn over, lasciando fuori dai titolari Khedira, Alex Sandro e Chiellini, e quasi certamente tornerà alla difesa a 3, con Evra nella posizione di centrale di sinistra al fianco di Rugani e Benatia. A centrocampo Lemina e Marchisio centrali con Pjanic più avanzato nella posizione di trequartista, Cuadrado ed Asamoah sulle fasce. L’alternativa, più remota, si chiama 4-3-1-2 con Sturaro terzino destro, Pjanic sempre trequartista e Asamoah interno di sinistra. Quello che rimane certo, comunque, è che Dybala nella ripresa entrerà. Perché Allegri ha ritrovato la sua Joya vuole proprio mostrarla a tutti.