Insigne illude, il Real rimonta: Napoli ko 3-1

Champions League

Ivano Pasqualino

Kroos esulta dopo aver segnato il gol del 2-1 (foto getty)

Nell'andata degli ottavi di finale il fantasista azzurro spaventa il Bernabeu con una magia dopo appena 8', ma i blancos recuperano con le reti di Benzema, Kroos e Casemiro. Annullato un gol a Callejon per fuorigioco. Alla squadra di Sarri servirà una grande partita al San Paolo il 7 marzo per provare a passare il turno

REAL MADRID-NAPOLI 3-1
8' Insigne (N), 18' Benzema (R), 49' Kroos (R), 54' Casemiro (R)

Il tabellino del match

Sembrava un sogno, è diventato un incubo. Il Napoli lascia il Bernabeu a testa alta, nonostante la sconfitta per 3-1. La squadra di Sarri fa tremare i campioni d’Europa, passando in vantaggio dopo appena 8 minuti con una perla di Insigne. Ma il Real riesce a rimontare con le reti di Benzema, Kroos e Casemiro. Il coraggio del Napoli, il cuore dei 10mila tifosi azzurri presenti a Madrid non è bastato. La sconfitta non compromette comunque la gara di ritorno del 7 marzo, in cui Hamsik e compagni daranno tutto sospinti dalla carica del San Paolo per provare a passare il turno.

La promessa di Sarri - Una sfida a viso aperto. Un teatro prestigioso come il Bernabeu che ospita un match magico per tutti i tifosi del Napoli. Sarri mantiene la promessa e schiera senza paura una formazione molto offensiva, con un tridente formato da Callejon, Mertens e Insigne. A centrocampo parte titolare Diawara. Anche il Real scende in campo con il 4-3-3, Zidane lancia dal primo minuto James Rodriguez.

Una serata di gala - Il Bernabeu si veste a festa per una partita importante come un ottavo di Champions. Grande atmosfera sugli spalti, con ospiti illustri: dalla leggenda Maradona al regista Sorrentino, tutti i più grandi tifosi del Napoli non possono perdersi questa sfida. La squadra di Sarri per l’occasione indossa la maglia più elegante, una divisa total black ideale per una serata di gala come quella di Madrid. Eppure l’emozione gioca un brutto scherzo al Napoli, che rimane come imbambolato dopo l’inno della Champions. Il Real trova infatti la prima occasione dopo appena 22 secondi: Ronaldo pesca Benzema all’interno dell’area, che calcia di prima intenzione. Reina è reattivo e risponde alla grande con una parata d’istinto.

Lorenzo il Magnifico - Il Real parte meglio, il Bernabeu si aspetta il gol dei blancos e invece Insigne colora lo stadio d’azzurro. Su quel prato due numeri 10 italiani, Totti e Del Piero, hanno segnato e impresso a fuoco il loro nome ricevendo anche la standing ovation del pubblico spagnolo. Insigne rievoca le prodezze dei due illustri colleghi, con un gol che ricorda quello dell’ex capitano della Juventus. Anzi, la magia dello scugnizzo napoletano è una perla ancora più rara. Al minuto 8 il fantasista azzurro si accorge che Navas è posizionato male tra i pali. Basta un secondo, passa un attimo. E Lorenzo diventa davvero il Magnifico, con un gesto tanto folle quanto libidinoso. Destro a giro da 34 metri che sorprende il portiere delle merengues. Il Real è sotto al Bernabeu contro la squadra del maestro Sarri. Sembra un sogno, per Zidane è un incubo, per tutti è realtà.

Real come un toro infuriato - Dopo il vantaggio di Insigne, il Real diventa un toro infuriato, incitato dall’arena del Bernabeu. Testa bassa e attaccare. La remuntada dei blancos si scaglia con forza contro il muro del Napoli, che dopo il vantaggio si chiude per difendersi. Poco a poco, minuto dopo minuto, l’onda del Real corrode la barriera azzurra. Al 12’ Benzema fallisce l’occasione del pareggio, ma il francese non sbaglia al 19’: cross di esterno di Carvajal, Albiol è in ritardo su Benzema, che di testa supera Reina. L’attaccante del Real neanche esulta, corre verso il centro del campo per ricominciare subito a giocare, per agguantare il prima possibile la rimonta.

La remuntada - Al Napoli non basta il coraggio. Non basta il grande cuore dei 10mila tifosi che riempiono di entusiasmo il Bernabeu, oltre a quelli rimasti fuori dallo stadio che colorano le strade e i locali di Madrid. Lentamente la squadra di Zidane diventa padrona del campo e inizia a collezionare occasioni da gol. Prima Ronaldo e poi Benzema falliscono la rete del vantaggio, con il francese che colpisce anche l’esterno del palo. L’intervallo arriva nel momento giusto per il Napoli, gli uomini di Sarri possono riorganizzarsi per tornare in campo con più ordine. Tuttavia la ripresa inizia nel peggior modo possibile. In appena cinque minuti il Real capovolge la partita. Al 49’ Ronaldo si beve Koulibaly e serve un pallone arretrato per Kroos. L’inserimento del centrocampista tedesco è perfetto, Zielinski non arriva a chiudere e il Real completa la rimonta. Il Napoli subisce il colpo e, come un pugile tramortito alle corde, incassa un altro gancio. Questa volta ancora più pesante, perché più spettacolare. Casemiro inventa una parabola imprendibile da fuori area, che non lascia scampo a Reina. La squadra di Zidane è avanti 3-1.

A testa alta - Il Real continua a spingere, ma il Napoli non può permettersi di subire un altro gol se vuole tenere viva la speranza qualificazione. La squadra di Sarri impatta contro la linea mediana dei blancos: è proprio a centrocampo che il Real domina gli avversari, con Zielinski e Diawara poco lucidi in fase di costruzione. Eppure il Napoli mette paura a Navas, con una buona occasione sprecata da Mertens e con un gol di Callejon annullato per netto fuorigioco. È l’ultimo sussulto di un Napoli che lascia comunque il campo dei campioni d’Europa a testa alta e con un risultato (3-1) che mantiene aperto il discorso qualificazione in vista del ritorno al San Paolo il prossimo 7 marzo. Il Napoli è ancora vivo.