Barça-Juve, è il trionfo del Sud America

Champions League
Higuain e Dani Alves rinforzano la colonia sudamericana dei bianconeri (Getty)
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Cinque anni consecutivi di Champions League dopo il buio dei settimi posti, cinque anni di cambiamenti. Com'è cambiata geograficamente la formazione titolare della Juventus dalla sconfitta col Bayern ai quarti del 2013, alla grande sfida di quest'edizione contro il Barcellona

LE PROBABILI FORMAZIONI

Da Conte ad Allegri, da Quagliarella e Vucinic a Dybala e Higuain, passando per Tevez e Morata. La Juventus cambia volto di anno in anno nella sua corsa in Champions League. Non solo in attacco, ma anche sulle fasce, dove adesso i bianconeri puntano forte sulla velocità e la qualità dei suoi talenti made in Sud America. Alcune cose però non cambiano mai, come il solito zoccolo duro composto dalla difesa italiana, oltre al monumentale Buffon fra i pali. 

Made in Italy ai quarti col Bayern

C’è molta Italia nella Juventus tornata in Europa dopo la conquista dello scudetto 2011-2012. Quella di Conte, infatti, ad oggi risulta la formazione titolare con più italiani scesi in campo in Champions dal 2012-2013. Nel ritorno dei quarti di finale allo Stadium, contro il Bayern Monaco (poi diventato campione), sono ben otto gli azzurri: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Padoin, Pirlo, Marchisio e Quagliarella. 

Italia e attacco latino ad Istanbul

Nella disfatta della Turk Telecom Arena, contro il Galatasaray nell’edizione 2013-2014, la Juventus presenta un attacco dal ritmo latino, composto dall’argentino Tevez e dallo spagnolo Llorente. La colonia italiana rimane ancora abbastanza folta ma in calo rispetto l’anno precedente, con cinque giocatori titolari dal primo minuto: sono Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Marchisio.

In finale con la coppia gol Argentina-Spagna

Nel 2014-2015 il capolavoro di Allegri, col raggiungimento della finale contro il Barcellona, si basa principalmente sullo zoccolo duro composto dagli italiani Buffon, Barzagli, Bonucci, Marchisio e Pirlo. Ci sarebbe stato posto anche per Giorgio Chiellini però, costretto a saltare il match a causa di un fastidio al polpaccio sinistro. In attacco regge ancora l’accoppiata Argentina-Spagna, con Morata che sostituisce Llorente in coppia con Tevez rispetto all’eliminazione patita in Turchia l’anno prima.

A Monaco con l'Italia per difendere e Sud America per attaccare

Termina di nuovo con i tedeschi del Bayern Monaco la corsa europea della Juventus, stavolta nel 2015-2016. All’Allianz Arena Massimiliano Allegri, con una rosa falcidiata dagli infortuni, punta su Alvaro Morata unica punta, supportato da molto Sud America, con Alex Sandro e Cuadrado sulle fasce ed Hernanes in cabina di regia, al posto dell’infortunato Marchisio. Anche la Francia, come nella finale dell’Olympiastadion del resto, fornisce due pedine importanti all’allenatore toscano: Pogba ed Evra.

Un po' meno Italia, ma quanta qualità dall'America Latina al Camp Nou

Potrebbe essere la Juventus meno italiana degli ultimi anni quella che mercoledì scenderà in campo al Camp Nou contro il Barcellona nel ritorno dei quarti. Allegri, infatti, potrebbe mandare in campo dal primo minuto soltanto Buffon, Bonucci e Chiellini. E’ invece un trionfo sudamericano dal centrocampo in su, con cinque giocatori titolari per provare a far male al Barcellona anche fuori casa: Higuain, Dybala, Dani Alves, Alex Sandro e Cuadrado.