Pepe: "Ho dato il sangue per il Real. Zidane? Preferisco Benitez"

Champions League
Pepe, difensore del Real Madrid ormai vicino al Psg (Getty)
pepe_real_getty

L'ex Porto racconta il suo rapporto coi Blancos al Partidazo della Cope: "Ho dato il massimo e sono felice, mi sono ritrovato in Benitez e la sua sincerità. Momento speciale? Non ne ho uno, mi prendo tutti i giorni in cui sono stato qui. Ho concluso una tappa, ne inizierà una nuova. Zidane..."

Képler Laveran Lima Ferreira lascerà il Real Madrid. "Chi?". Con questo nome, forse, a nessuno verrà in mente di chi stiamo parlando. Ma... se dicessimo Pepe? "Ecco sì, meglio". Indimenticabile difensore dei Blancos che il 30 giugnò lascerà Madrid per altre avventure: "Futuro? Ho tante proposte, non solo Milano e Parigi. Anche dall'Inghilterra". Pronto un biennale col Psg, l'ex Porto era stato cercato anche dall'Inter ma ha scelto di ricominciare dalla Francia. Attraverso un'intervista al "Partidazo" della Cadena de la Cope, Pepe ha parlato così del suo rapporto col Real: "Ho dato il mio sangue e il mio sudore per questa maglia!".

"Ho concluso un percorso, ne inizierà uno nuovo"

Dopo 316 presenze e 13 gol Pepe lascia il Real Madrid: "Ho concluso una tappa, un percorso. Ne inizierà uno nuovo adesso. Anche se le cose non sono state proprio corrette...". Sull'offerta: "Non mi hanno offerto di rinnovare per due anni, ma soltanto per uno. A gennaio ho capito le cose non andavano e ho deciso di dire basta". Continua Pepe: "Tuttavia ci tengo a tibadire che non ho firmato per nessuno, l'avrei potuto anche fare ma avrebbe destabilizzato l'ambiente e il gruppo". Infine: "Tengo tutti i miei trofei nella mia casa in Portogallo, ho già fatto il trasloco. Ci tengo a dire che ho sempre difeso il Real con le unghie e coi denti".

"Mi è piaciuta la sincerità di Benitez"

Sugli allenatori avuti, da Zidane a Benitez: "Mi è piaciuta molto la sua sincerità, mi sono identificato molto con lui". Su Zizou: "Non do la colpa a nessuno, quello che ha fatto col Real è spettacolare, però ci sono alcune cose che non capisco, come il motivo per cui non ho più giocato per la squadra. Questo sì, non lo capisco". Sui tifosi: "Sapevo che stava arrivando il momento dell'addio, ma porterò dentro per sempre l'amore e l'affetto della gente. Per tutta la vita. Mi hanno dato tanto". Il giorno più felice nel Real? "Ogni giorno in cui mi sono svegliato per andarmi ad allenare con questo club è stato speciale. Andare al centro sportivo, giocare al Bernabeu, non c'è un momento particolare o preciso, mi prendo tutto il tempo che ho vissuto in questa società". E infine: "Ho dato il massimo, sono felice. Ho dato sangue e sudore per il Real Madrid. E non mi sono sentito maltrattato...". Frecciatina a Zidane: "Non mi dispiace per Zidane perché sia lui che il Real sapevano che me ne sarei andato prima di me".