Mbappé lancia la Juve: "È tra le candidate per la Champions"

Champions League
Kylian Mbappe, attaccante del PSG (getty)

Il talento del PSG teme i bianconeri: "Sono un gruppo solido, per batterli serve la partita perfetta. Buffon? È impressionante". Su Verratti: "Giocatore incredibile, le critiche non lo scalfiscono. Neymar? Voglio aiutarlo a vincere il Pallone d'Oro"

È stato uno dei più chiacchierati dell’estate e il secondo più pagato di sempre: ad appena 18 anni Kylian Mbappé ha già sulle spalle la responsabilità di portare in alto il Paris Saint-Germain. Dopo le ottime stagioni al Monaco, il talento francese è pronto a stupire: “Non mi sono fissato un obiettivo specifico. Ma se farò meglio della passata stagione, sarà già qualcosa di positivo. L’essenziale è vincere trofei con la squadra”, ha raccontato a La Gazzetta dello Sport. “È un onore giocare con Neymar: voglio aiutarlo a vincere il Pallone d’oro. Verratti? È un giocatore incredibile. Con il pallone fa cose formidabili. Le critiche non scalfiscono i grandi giocatori come lui”. Verratti è tra i giocatori più apprezzati del classe 1998, ma non è il solo: “Apprezzo anche Buffon. Ma pure Bonucci e Insigne. E Dybala, davvero forte. E poi Keita, cui ho lasciato il posto al Monaco”.

"Sono cresciuto con il Milan di Kakà e con l'Inter di Adriano"

E quando si parla di Juventus, Mbappé non può far altro che esaltare i bianconeri: “Giocarci contro è difficile, un vero blocco. Per segnare contro la Juve serve essere perfetti. Quel che è riuscito poi a fare il Real in finale. La Juve, secondo me, rimane tra le candidate alla Champions League. È strano perchè si perla sempre di Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco come principali favorite. E si parla poco della Juve che invece è sempre presente, due volte finalista negli ultimi tre anni”. Solo un gol a Buffon l’anno scorso: “E' impressionante. Per me che sono agli inizi, giocare contro giocatori del suo livello è come realizzare un sogno”. Il talento francese ammette di seguire da tempo il calcio italiano: ”Sono cresciuto seguendo pure il Milan di Kakà e Shevchenko. L’Inter di Adriano. Per chi ama questo sport come me, il vostro calcio è mitico. Certo, ha attraversato un periodo di crisi, ma non muore mai. E sta rinascendo anche con i progetti ambiziosi come quelli di Milan e Inter".