Abbiamo incontrato due dei protagonisti del cast di Gomorra, i grandi nemici Scianel e Genny Savastano, che torneranno con la serie a novembre su Sky Atlantic. "Alleati" soltanto per amore del Napoli, che ha debuttato in casa dello Shakhtar Donetsk in Champions: "Sarri è un grande, questa squadra non si fa più fregare..."
"Chi non è napoletano e non ha mai avuto modo di sentire questo termine, si chiederà giustamente di che si tratti. Ebbè, "cazzimma" è un neologismo dialettale molto in voga negli ultimi tempi. Designa la furbizia accentuata, la pratica costante di attingere acqua per il proprio mulino, in qualunque momento e situazione, magari anche sfruttando i propri amici più intimi, i propri parenti... È l’attitudine a cercare e trovare, d'istinto, sempre e comunque, il proprio tornaconto, dai grandi affari o business fino alle schermaglie meschine per chi deve pagare il pranzo o il caffè" (Pino Daniele, Storie e poesie di un mascalzone latino - Pironti, 1994).
La cazzimma di Scianel non è più poesia: "O saje chi song ij? Ij so Scianel.. o saje pecchè m chiamm'n accussì? Pecché ne capisc assaj'e e prufum: e tu puzz già e muort...". Fa paura Scianel. Ma dimentichiamoci per un attimo la iena, l'assassina, la fumatrice incallita, la tenebrosa, la panterona che passa le notti a giocare a poker, insomma: "scurdammoce" che è la sorella di Zecchinetta. Per rivedere la Scianel che conosciamo - e amiamo, nel bene e nel male... - ci sarà tempo: bisognerà aspettare il 17 novembre, quando su Sky Atlantic andrà in scena il terzo capitolo di "Gomorra - La Serie". Nell'attesa... Cristina Donadio ci accoglie con una carezza, ma anche con una battuta che ricorda "vagamente" il personaggio che interpreta, quello di Annalisa Magliocca detta Scianel, appunto. "Questo Napoli tiene la cazzimma, lo sai cos'è la cazzimma? Difficile da spiegare... Ma questa squadra è diversa da quella dell'anno scorso, non li freghi più. E se te lo dico io...". Io chi?
Stamm' turnann
Incontriamo l'attrice al Teatro degli Arcimboldi di Milano, era qui insieme a tutto il "clan" per la presentazione della nuova stagione di Sky. Gomorra e Napoli, "il" Napoli, che ha debuttato in Champions contro lo Shakhtar Donetsk. Perché Cristina è una super tifosa degli azzurri. "Esco pazza per il Napoli. Negli anni dello scudetto ero abbonata, e Maradona sarà sempre nel mio cuore. Ma non possiamo vivere continuamente di ricordi... Il nuovo Napoli è come la nostra città: ha voglia di cambiare, di crescere, di tornare a vincere".
Uomo, io?
Maurizio Sarri - che poi è praticamente il sosia di Pietro Savastano - ha dichiarato di considerare Marek Hamsik l'unico giocatore insostituibile. "Sarri è un grande. Forse un po' troppo complicato, ideologico, ma è il suo stile, quello che lo rende diverso da tutti gli altri allenatori. E sono d'accordo su Hamsik. La bellezza del suo Napoli è proprio questa: non c'è un Maradona, o un Cavani, o quell'altro... (Higuain, ndr) e ciò rende tutti protagonisti, si sentono tutti importanti allo stesso modo. Potrebbe essere la nostra chiave vincente".
Ma Scianel, è una tifosa? "A modo suo, sì. Come lo erano tanti camorristi ai tempi di Maradona. Ma non ha tempo da perdere dietro il pallone... lei ha in testa soltanto una cosa: il potere". Ma questa storia che in realtà sarebbe un uomo, che si scoprirà nella terza serie? Bufala estiva? (ride) "Ti rispondo come lei. Non è una bufala, è proprio 'na strunzata!".
La tregua
È stato proprio Zecchinetta, fratello di Scianel e uno dei fedelissimi di Don Pietro, tra i primi a ribellarsi a Genny Savastano: saranno i suoi paranzini a ucciderlo nella prima stagione della serie ispirata al romanzo di Roberto Saviano. Eppure, l'amore per il Napoli riesce a metterli d'accordo, alleati, per una volta. "Scianel ha ragione - ammette Salvatore "Genny" Esposito - teniamo la cazzimma. La squadra sembra più equilibrata, pragmatica al momento giusto: l'anno scorso le partite con l'Atalanta e il Bologna non le avremmo vinte...". Chiediamo anche a Salvatore se Genny è - nella fiction - un tifoso del Napoli: "Genny tifa soltanto per sé stesso".
La ricetta di Cannavacciuolo
Ci avviciniamo al buffet, è ora di lasciarli mangiare in "pace". Ma dove c'è da mangiare... c'è Antonino Cannavacciuolo, lui sì un "grande" tifoso del Napoli. "Quanto parliamo noi napoletani. Che ti hanno detto, che vinciamo lo scudetto? E la Champions, no?".