Champions, Di Francesco: "Vietato sottovalutare il Qarabag. Giocano Dzeko e Kolarov"

Champions League
Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma

Dopo lo 0-0 dell'Olimpico con l'Atletico Madrid, i giallorossi torneranno in campo domani, per affrontare il Qarabag reduce dalla goleada incassata a Stamford Bridge. L'allenatore ha presentato la sfida in conferenza stampa, insieme a Juan Jesus: "Immobile o Dzeko? Scelgo sempre Edin"

Accolta nell'euforia generale, in un paese dove il calcio non aveva mai raggiunto questi livelli in ambito internazionale, la Roma si prepara in vista della partita di domani contro il Qarabag. Sarà un esordio assoluto davanti al proprio pubblico, per gli azeri, che sono alla prima partecipazione in Champions League della storia. Eusebio Di Francesco, insieme a Juan Jesus, ha presentato la gara nella classica conferenza stampa della vigilia.

Per Jesus: la difesa sta dando buoni risultati, è stato difficile adattarsi?
"Il fatto che giochiamo più alti è perché siamo più corti adesso, quindi non prendiamo molti contropiede e gol e penso che ci aiuti. Ci permette di lavorare vicini e recuperare subito il pallone".

Per Di Francesco: il turnover con continuità significa che non ci sono gerarchie?
"Ci sono giocatori che hanno spessore differente rispetto ad altri, anche in fatto di esperienza. Io poi li alleno allo stesso modo, sono state fatte delle scelte sul mercato perché le tante partite richiedono l'impiego di tutti. Non scelgo i giocatori da schierare in base all'avversario, non sarà una partita facile e servirà molto rispetto del Qarabag e della sua storia".

Per Di Francesco: si aspettava un El Shaarawy così pronto?
"Non me l'aspettavo, perché non è partito subito titolare. Nell'ultimo periodo l'avevo visto davvero bene però e quindi l'ho utilizzato. Poi il ruolo di esterno alto è molto dispendioso e perciò li cambierò spesso. Stephan sarà uno dei titolari ed è uno di quelli che interpreta meglio questo tipo di gioco".

Per Di Francesco: Capello diceva che a parte la Juventus avevano tutti difficoltà perché il nostro campionato era poco "allenante". Lei che ne pensa?
"Non condivido che sia poco allenante, perché anche negli altri campionati ci sono squadre che non possono competere con le grandi. Bene o male, ci sono sempre le stesse a dominare. Di certo dobbiamo alzare il ritmo e il livello ma non credo che sia questo il motivo delle difficoltà in Champions League in ambito europeo".

Per Di Francesco: Dzeko e Kolarov sono quelli che hanno giocato di più, domani sarà una partita difficile. Se la gara si mettesse bene potrebbe risparmiarli, vista l'importanza della prossima sfida di campionato?
"Tutte le partite sono pericolose e insidioso. Noi siamo superiori al Qarabag, ma bisogna mettere in campo determinate caratteristiche, la cattiveria, la voglia di fare risultato. Proprio per questo, entrambi domani giocheranno dal primo minuto".

Per Di Francesco: di recente non c'è mai stata tutta questa qualità tra Roma e Lazio in attacco. Immobile e Dzeko sono grandi centravanti, chi preferisce? Cambierà cinque uomini anche stavolta?
"Non ho fatto caso a quanti giocatori cambio di volta e in volta, succederà in questa gara, come succederà anche a Milano. Io ovviamente preferisco Dzeko, sono due giocatori molto differenti: Immobile può agire anche da seconda punta per i movimenti che fa, sa attaccare la porta e la profondità. Edin ha una presenza maggiore in area, una tecnica importante e dà alternative differenti. Quando c'è da ripartire in un baricentro basso, Immobile può essere devastante. Ma mi tengo Dzeko".

Per Jesus: domani ci saranno 70 mila spettatori e il presidente azero allo stadio, non c'è il rischio che sottovalutiate la partita?
"Noi giochiamo sempre partite difficili, loro vorrano dimostrare di non essere quelli di Londra. Dal canto nostro, vogliamo dimostrare il nostro valore e fare risultato".

Per Jesus: ha già giocato contro squadre azere, che ricordi ha?
"Contro il Qarabag ricordo bene che a San Siro fu una partita dura, riuscimmo a chiudere solo nel secondo tempo. Mi piace come squadra, e credo siano più forti rispetto all'ultima volta che li ho affrontati con l'Inter".

Per Jesus: è cominciata meglio questa seconda stagione alla Roma. Pensa che sia per l'ambientamento o perché hai maggiore fiducia ora?

"Quando ci sono dei cambiamenti serve sempre del tempo per adattarsi, ma da novembre in poi ho giocato come sempre e lo sto facendo anche adesso. Comunque dipende tutto da me, devo lavorare come so perché il lavoro paga sempre".

Per Di Francesco: cosa pensa di Mair?
"E' un giocatore che ha grandi qualità, un gran tiro dalla distanza. Sono curioso di vederlo, ma sono qui principalmente per vincere la partita. E' chiaro che in occasioni di questo tipo si notano diversi giocatori, e il Qarabag ne ha di interessanti".

Per Di Francesco: Defrel ha fatto un percorso particolare con tre partite dentro e tre dalla panchina, è perché sa di poterlo usare solo come vice Dzeko o può sempre giocare da esterno?
"Può giocare ancora da esterno. Ci sono giocatori che devo vedere allenarsi, io lo conosco bene e ho delle sensazioni, quando devo decidere se schierarlo o meno. Nell'ultimo periodo ho preferito soluzioni diverse".

Per Jesus: come hai trasformato lo scetticismo in applausi? Hai pensato di lasciare la Roma?
"Ho vissuto molte stagioni a Milano con l'Inter, dove c'era un ambiente difficile. La gente è così, io sono rimasto umile, non ho mai detto parole fuori posto. I tifosi dicono ciò che vogliono, io devo dimostrare quanto valgo col lavoro".