L'opinionista di Sky Sport analizza la prestazione del Napoli che ha saputo tenere testa al Manchester City: "Se non ci fosse stato Sacchi non ci sarebbe Sarri". Ma il debole è per Guardiola: "Lui è un innovatore continuo, è già avanti, ha adattato la sua idea al calcio inglese"
CHAMPIONS LEAGUE, TUTTI I RISULTATI E LE CLASSIFICHE
La buona prestazione del Napoli contro il Manchester City ha suscitato dibattito a L'Originale. L'allenatore del Napoli ha riportato il calcio italiano ad essere competitivo anche con i top club europei e il riconoscimento dato dalle parole di Guardiola al lavoro dell'ex allenatore dell'Empoli ne è la prova. Ma il nuovo sviluppo del calcio nostrano ha una genesi ben precisa secondo Paolo Condò: "C'è un tema che mi fa impazzire. Si parla sempre della somiglianza di Sarri con Sacchi, ma in mezzo ci sono stati tanti allenatori bravi come Lippi, Ancelotti, Spalletti, Allegri, Capello che erano stati tutti grandi giocatori - spiega l'opinionista di Sky Sport - Invece i due che non sono stati giocatori, sono i due che hanno imposto questo tipo di calcio. Prima Sacchi e poi Sarri. Senza Sacchi non ci sarebbe stato Sarri".
Nel dibattito, Condò parla della somiglianza tra Sarri e Guardiola: "Il Napoli di Sarri si avvicina molto a quello che fu il Barcellona di Guardiola, molto tiki-taka, molti palleggi ravvicinati nei triangoli". Ma l'opinionista di Sky Sport è perentorio: "Guardiola è andato avanti, se già aveva innovato parecchio arrivando poi a dire il tiki taka è una m...da, lo aveva detto a Monaco, per parlare di un atteggiamento diverso con i terzini che entrano in campo e le mezz'ali che escono - ha spiegao ancora - Dopo un anno di studio e di sofferenza in Inghilterra sta dando l'impronta inglese al suo calcio che è data dal ritmo e lo si è visto nella prima mezz'ora, con una velocità astrale. Per ora può fare mezz'ora ma Guardiola è un innovatore continuo".