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Lucas Moura: "Attenti a questa Juventus. Ma il Tottenham è il futuro"

Champions League
Lucas Moura, Tottenham (Getty)

Il brasiliano presenta la sfida di Champions League alla Gazzetta dello Sport: "Il 2-2 dell'andata è un buon risultato per noi, ma la Juventus è capace di segnare due gol in pochi minuti. Sono la squadra simbolo del calcio italiano. Il Tottenham però è un club già proiettato al futuro"

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Lo scorso gennaio poteva anche trasferirsi in Italia, al Napoli: Lucas Moura, però, ha scelto la Premier League, il Tottenham. Processo di adattamento ai meccanismi del calcio inglese che prosegue con risultati positivi, ma nella testa del brasiliano adesso c'è la Champions League e la sfida di ritorno degli ottavi di finale contro la Juventus in programma mercoledì prossimo. "Il 2-2 dell'andata è stato un bel segnale per noi, ma sarebbe un errore affrontare il match di Wembley per gestire il risultato. La Juventus è una grande squadra, una delle migliori d'Europa. È stata finalista due volte nelle ultime tre edizioni di Champions. Ha esperienza e nervi per cercare di strappare la qualificazione anche in una trasferta come questa", le parole di Lucas Moura rilasciate durante in un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Il calciatore del Tottenham ammette di temere la Juventus: "È una formazione molto equilibrata, che sa difendersi bene e sfruttare in modo impressionante le occasioni che riesce a creare. Nel match di Torino la sua partenza fu fulminante, poi siamo usciti noi. Ma quella serata ci deve suonare d'avvertimento: la Juventus è capace di segnare due gol in pochi minuti".

"Juventus simbolo del calcio italiano. Tottenham? Squadra proiettata nel futuro"

"Della Juventus conosco Douglas Costa e Alex Sandro, brasiliani come il sottoscritto. Matuidi, ex compagno di squadra del Psg, giocatore di grande livello che in Italia si è subito inserito alla perfezione. E poi – prosegue Lucas Moura – nomi illustri come Buffon e Chiellini, talenti come Pjanic, un signore del gol come Higuain e quel ragazzo argentino che ha i numeri del fenomeno, Dybala. In generale la Juventus è il simbolo del calcio italiano, un movimento che ha vinto quattro titoli mondiali". Il brasiliano torna a parlare della scelta di lasciare il Psg avvenuta lo scorso gennaio: "A Parigi ho vissuto cinque anni fantastici, poi si è rotto qualcosa e gli ultimi sette mesi sono stati difficili. Non è questo il momento per riparlare di certe cose. Mi limito a dire che sono felice della scelta che ho fatto. Il Tottenham è un club proiettato nel futuro. Ci sono giocatori di dimensione internazionale come Kane, Eriksen, Alli e Son. C'è un allenatore giovane, preparato e ambizioso. E c'è un club con strutture all'avanguardia. Nel calcio non si diventa mai grandi per caso. I progetti sono fondamentali", ha concluso Lucas Moura.