Juve, occhio a Wembley: ora per il Tottenham è una "vera" casa

Champions League

Vanni Spinella

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Gli Spurs hanno impiegato un po' di tempo per ambientarsi nella loro casa "provvisoria", ma adesso a Wembley sono imbattuti da oltre 4 mesi. Alla Juve servirà una serata in cui è vietato chiedere "permesso"

Era il 14 maggio scorso quando il Tottenham salutava con una bella vittoria sul Manchester United il vecchio e glorioso impianto di White Hart Lane, destinato alla demolizione: dalle sue ceneri nascerà la nuova casa degli Spurs che nel frattempo, per questa stagione, sono “ospiti” di Wembley. Mai termine fu più appropriato, se si considera che il Tottenham ha impiegato un po’ di tempo per liberarsi della terribile sensazione di essere ospite in casa propria. Adesso che pare esserci riuscito, sta alla Juventus cercare di fargli rivedere i fantasmi di inizio stagione.

Per il Tottenham, infatti, è stata dura ambientarsi a Wembley: spazi diversi, distanze da ritrovare. Anche con il pubblico, non più vicino come a White Hart Lane. E poi quella specie di “maledizione” da scrollarsi di dosso, visto che la squadra di Pochettino era reduce da un campionato con 0 sconfitte casalinghe (a White Hart Lane 17 vittorie e 2 pareggi), mentre aveva vinto una sola volta sulle 5 in cui era andata a Wembley, lì sì da ospite vero e proprio.

Non a caso, a giugno il previdente (o preoccupato?) Mauricio aveva provato ad avanzare la richiesta di ridurre le dimensioni del campo di Wembley in modo da farlo somigliare di più a White Hart Lane (“restringendolo” di 2 metri), ma la risposta dei vertici della Premier era stata un no secco. L’estate, tempo di amichevoli, portò anche un profetico Tottenham-Juventus: è il 5 agosto quando a Wembley Kane&Eriksen stendono i bianconeri e danno indicazioni importanti ad Allegri. Se da un lato Pochettino lavora per prendere le misure al campo, dall’altro la Juventus cerca di ritrovare il suo equilibrio difensivo, “spostato” dopo l’addio di Bonucci. Sette mesi dopo, possiamo dire che entrambe le parti hanno raggiunto il loro obiettivo.

Nonostante il successo sulla Juve, la stagione ufficiale del Tottenham a Wembley parte male: esordio con sconfitta contro il Chelsea di Conte, italiano ex Juve, poi due pareggi con le piccole Burnley e Swansea. La nostalgia di White Hart Lane si fa sentire più che mai, anche perché nel frattempo in trasferta fioccano i gol e le vittorie (3-0 a Goodison Park con l’Everton, 3-2 al West Ham, 4-0 in casa dell’Huddersfield). Il 4-1 al Liverpool del 22 ottobre sembra rappresentare la svolta, peccato che 3 giorni dopo in Coppa di Lega arrivi un nuovo ko interno, contro il West Ham: 2-3 quando all’intervallo il risultato era di 2-0. Maledizione di Wembley? No, perché quella sarà l’ultima sconfitta casalinga del Tottenham in questa stagione.

La Champions merita un capitolo a parte, perché proprio in casa gli Spurs danno il meglio: 3-1 al Borussia Dortmund che cade nel bel mezzo di quel periodaccio iniziale di ambientamento, 3-1 al Real Madrid il primo novembre, 3-0 all’Apoel Nicosia il 6 dicembre. E pensare che nella stagione precedente, quella del White Hart Lane inviolato in Premier, la Champions era stata avara di soddisfazioni: 2 sconfitte sulle 3 partite giocate in casa.

La vera svolta, dunque, è proprio quel 3-0 all’Apoel di tre mesi fa: da quel giorno il Tottenham ha trasformato Wembley in un punto di forza con 12 partite giocate tra campionato e coppe che hanno prodotto 11 vittorie e un pareggio, 36 gol fatti (media di 3 a partita) e 5 subiti. Numeri che fanno impressione e che si ingigantiscono addirittura nell’ultimo periodo. Gli Spurs vincono da 7 gare di fila a Wembley, periodo in cui hanno segnato 20 reti incassandone appena una. L’impresa è del Rochdale, l’eroe si chiama Stephen Humphrys: nel replay di FA Cup si è goduto il suo quarto d’ora di celebrità, il tempo che è intercorso tra il suo momentaneo 1-1 e la tempesta che ne è seguita: finisce 6-1, con tripletta di Llorente in 20’. Un'estate fa Allegri si sarebbe preoccupato, oggi è tutta un'altra storia: questa Juventus che non subisce gol da 6 trasferte di fila non sembra il tipo di Signora che chiede "permesso" quando mette il piede in casa altrui.

Lo stadio di Wembley può ospitare 90mila spettatori e ha un suo profilo Twitter con oltre 180mila followers