Roma, Di Francesco: "Vogliamo continuare a sognare. Con Montella ci siamo dati appuntamento in finale"

Champions League
Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma (getty)

L'allenatore giallorosso dopo l'1-0 allo Shakhtar, che è valso il passaggio ai quarti di Champions: "Voto 10 per la nostra applicazione, anche se possiamo migliorare. Adesso l'unica cosa da evitare sarà la paura: con questo piglio possiamo giocarcela"

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Decide Edin Dzeko: la Roma è ai quarti di finale di Champions League a 10 anni dall’ultima volta. Festa grande per la squadra di Di Francesco, capace di domare lo scatenato Shakhtar Donetsk e di vincere per 1-0 la sfida dell’Olimpico. Soddisfatto e sorridente l’allenatore giallorosso a fine partita: “Credo nella mia squadra. Siamo stati poco qualitativi negli ultimi 25 metri, ma siamo stati bravi a non concedere. All’andata abbiamo fatto qualche errore noi. Questa è stata una partita fatta da uomini, da squadra”. E adesso il sorteggio: “Chi evitare? Voglio continuare a sognare con questa squadra, quello che mi è piaciuto è stato anche il tifo, che ha sofferto molto. L’unica cosa da evitare sarà la paura, credo. Voglio affrontare le squadre con questo piglio”. Ai quarti anche Montella col suo Siviglia: "Ho sentito Montella e ci siamo dati appuntamento in finale. Bisogna sognare e essere ambiziosi. Non mi interessa l'avversario. Dobbiamo mantenere l'equilibrio all'interno del contesto, pensando al Crotone. In Champions, ben venga chiunque, ce la giocheremo alla grande. Statene certi".  

"Si può fare meglio, ma dò 10 alla nostra applicazione"

Di Francesco ha poi parlato di Ünder, che ha avuto qualche problema in partita: “Non si può pensare che un calciatore possa dare sempre il meglio di se, non era brillantissimo anche nelle scelte, ci può stare, ha un grande futuro e ha preso anche una botta. Fare meglio? Assolutamente si, soprattutto quando si gioca contro una squadra di grandi palleggiatori come lo Shakhtar. Ma mi è piaciuta la squadra. Stiamo crescendo anche a livello organizzativo, ma non bisogna accontentarsi mai. Voto per stasera? Dal punto di vista dell’applicazione 10, poi ci vuole anche l’abitudine a fare certe gare, magari i miei calciatori non erano abituati e nemmeno l’allenatore. Dal punto di vista tattico meno, ma sono tutti meccanismi che si migliorano con risultati e consapevolezza”, ha concluso l’allenatore giallorosso. Non si è fatto attendere poi il tweet di celebrazione della sua squadra, di Francesco Totti.