Barça-Chelsea, Ballack rievoca Ovrebo dopo il contatto Alonso-Piqué: "Sempre la stessa storia"
Champions LeagueAncora una volta, Barcellona-Chelsea è sinonimo di polemiche. Nonostante il 3-0 finale, i Blues recriminano per un contatto in area tra Piqué e Marcos Alonso. Ballack, su Twitter, ricorda la semifinale del 2009, passata alla storia per l'arbitraggio del norvegese. E anche Conte e l'ex viola recriminano
Minuto 50’ di Barcellona-Chelsea, risultato di 2-0 per i blaugrana. Il Chelsea attacca, alla ricerca di quel gol che riaprirebbe la qualificazione in virtù del pareggio dell’andata. Contatto in area tra Marcos Alonso, che sta per calciare verso la porta, e Piqué: l’ex Fiorentina finisce a terra, l’arbitro Skomina lascia proseguire. Ed i vecchi fantasmi di Ovrebo riappaiono: è Michael Ballack, ex dei blues, a twittare in contemporanea e a rievocare quella partita. “Same old story”, sempre la stessa vecchia storia, scrive il tedesco. Riferendosi chiaramente alla direzione dell’arbitro norvegese nella semifinale di ritorno della Champions League 2009, passata alla storia per le feroci polemiche che suscitò. Dopo quella partita, decisa dal gol quasi allo scadere di Iniesta che portò la squadra allora allenata da Guardiola alla finale di Roma, il Chelsea reclamò per quattro rigori secondo i blues non concessi da Ovrebo. Proprio Ballack e Drogba furono tra i più infuriati nelle proteste.
Marcos Alonso: "Era rigore ed espulsione"
Nove anni dopo, seppur in un contesto diverso e con minori proporzioni, il Chelsea recrimina ancora. Lo ha fatto Antonio Conte, che pur riconoscendo i meriti al fenomeno che si è trovato davanti, Leo Messi, ha ammesso: "Siamo stati sfortunati. Abbiamo preso quattro pali tra andata e ritorno e c'è stato un rigore non concesso su Alonso ad inizio del secondo tempo, che avrebbe messo molta pressione sul Barcellona". Anche l'ex laterale viola, al termine della partita, ha dichiarato: "Colpa nostra non aver sfruttato le occasioni, contro una squadra come questa se hai le opportunità e non ne approfitti è complicato. Il rigore? Si sarà visto ancora meglio in tv, per me è rigore ed espulsione". Non ha valutato così l'arbitro sloveno Skomina che, ricordiamo, non ha potuto utilizzare il VAR in suo aiuto. Lo strumento infatti non è previsto in Champions League e a detta del presidente UEFA Ceferin, non ci sarà nemmeno nella prossima edizione: "Troppo presto. Nessuno ancora sa esattamente come funziona. C'è ancora molta confusione. Questo non significa che sono contrario, ma c'è bisogno di spiegare meglio quando usarlo".