Roma, Monchi: "Il Barcellona è favorito ma noi possiamo sognare"

Champions League
Il direttore sportivo della Roma, Monchi (LaPresse)
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Il ds giallorosso: "C’è la possibilità di fare qualcosa di storico, anche se è molto difficile. Non so dare una percentuale - forse 70% loro e 30% noi più o meno - ma vogliamo provarci e almeno sognare di andare avanti"

In occasione del prossimo doppio confronto tra la Roma e il Barcellona in Champions League, il direttore sportivo giallorosso Monchi tornerà in Spagna. L’ex ds del Siviglia è stato intervistato dall’emittente radiofonica Cope e ha fatto così il punto sulle aspettative in vista dei due match e ha anche analizzato l’avversario europeo della squadra guidata da Di Francesco. Queste le sue dichiarazioni: "Il primo pensiero quando ho visto uscire il Barcellona dall’urna di Nyon? Ho pensato che di certo non avevamo avuto molta fortuna - ha detto Monchi - però dobbiamo affrontarlo e fare il possibile per prepararci al meglio e provare così a fare qualcosa di molto difficile. In pochi ci credono ma dopo il sorteggia già devi pensare a come fare per arrivare al meglio alla partita. Il Barça è favorito ovviamente, penso che questo non significhi però che sono già passati in semifinale. C’è la possibilità di fare qualcosa di storico, anche se è molto difficile. Non so dare una percentuale - forse 70% loro e 30% noi più o meno - ma vogliamo provarci e almeno sognare di andare avanti. Essere tra le otto migliori d’Europa ti porta a sognare e a preparare l’incontro al massimo".

Sull'avversario

Monchi ha poi parlato di alcuni giocatori che saranno protagonisti delle due gare, sia lato Roma che lato Barcellona: "Alisson è il titolare del Brasile - ha dichiarato - è stato finora protagonista di una grande crescita in questa stagione. Sta facendo bene, è rimasto imbattuto in tante partite e ha solo 26 anni. Ha la capacità di risolvere situazioni difficili, ha sicurezza e dà sicurezza a tutti. Non vogliamo cederlo, non è arrivata alcuna offerta e non ne aspettiamo. Under come il primo Messi? Non credo sia giusto dagli questo peso, ha 20 anni e si è adattato bene in un ambiente nuovo. A poco a poco sta raggiungendo un valore importante, negli ultimi due mesi ha fatto gol pensati ma bisogna gestirlo nel modo migliore". Poi, sugli spagnoli: "Questo Barcellona ha cambiato gioco, con il doppio pivote ha più equilibrio nel suo 4-4-2. Somiglia all’Athletic di Valverde ma con più qualità. Si tratta di una squadra che rispecchia molto la filosofia dell’allenatore. Messi, poi, fa sempre la differenza ma credo che anche senza di lui la squadra nn sarebbe di livello inferiore; con lui diventa ancora più imbattibile, le possibilità di batterla quando c’è lui diminuisce. Se dovessi portare un giocatore blaugrana a Roma? Difficile sceglierne solo uno, ce ne sono molti: Busquets Rakitic, Piqué, per tanti motivi. Potrei sceglierne tanti come direttore sportivo", ha concluso.