Vince ancora il Real Madrid, con Marcelo e Asensio che ribaltano il vantaggio di Kimmich arrivato al 28'. Tante occasioni per i bavaresi con Muller, Ribery e Lewandowski. Il Real soffre nel finale ma porta a casa un altro vantaggio da gestire al Bernabeu nel ritorno. Infortuni nel corso del match per Robben, Boateng e Carvajal
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BAYERN MONACO-REAL MADRID 1-2
28' Kimmich (BM), 44' Marcelo (RM), 57' Asensio (RM)
TABELLINO
Bayern Monaco (4-1-4-1): Ulreich; Kimmich, Hummels, Boateng (34' Süle), Rafinha; Javi Martínez (75' Tolisso); Robben (8' Thiago Alcántara), James Rodríguez, Müller, Ribery; Lewandowski. All: Heynckes
Real Madrid (4-3-3): Keylor Navas; Carvajal (67' Benzema), Varane, Ramos, Marcelo; Casemiro (83' Kovacic), Modric, Kroos; Vázquez, Cristiano Ronaldo, Isco (46' Asensio). All: Zidane
Ammoniti: 52' Ribery (BM), 78' Casemiro, (RM), 89' Thiago (BM)
Tutto era iniziato da quello stadio. Quando nella semifinale del 2014 il Real, allora di Ancelotti, schiantò 4-0 i bavaresi di Guardiola prima di vincere la prima di tre Champions League nelle ultime quattro stagioni. E, sempre a Monaco di Baviera, tutto può continuare, ancora e ancora. In Germania ha vinto il Real, di nuovo. Anche senza brillare, sfruttando il fulmine di Marcelo e il contropiede letale finalizzato da Asensio. Perché quella di Zidane sembra ormai una squadra abituata solo a vincere, sempre e comunque. Nonostante contro ci siano squadre capaci di sfoderare grandi prestazioni. Come quella del Bayern di Heynckes, per esempio, pericolosissimo nell’arco dei novanta minuti con Muller, con Ribery - tra i migliori in campo - e anche con Lewandowski. Nulla di fatto alla fine, e gli spagnoli torneranno ancora una volta al Bernabeu per il match decisivo con il vantaggio dalla propria parte.
Artiglieria pesante per Heynckes
L’obiettivo triplete è più che mai vivo per il Bayern Monaco, con un campionato già vinto (il sesto consecutivo e con cinque giornate di anticipo) e una finale di coppa di Germania ancora da disputare. Dopotutto, l’ultimo ad esserci riuscito fu proprio Jupp Heynckes, che contro il Real sfodera l’artiglieria pesante con Robben, James Rodríguez, Müller, Ribery e Lewa in campo contemporaneamente. Il modulo è un 4-1-4-1 già visto in stagione, con Javi Martinez da filtro davanti alla difesa e una linea di centrocampisti super offensivi alle spalle dell’incubo del Real: sono infatti 6 i gol di Lewandowski al Madrid, la sua vittima preferita in Champions. Out per infortunio Coman e Vidal (stagione finita per il cileno). In difesa non ci sarà nemmeno Alaba, che non recupera per una maglia da titolare. Il suo sostituto in fascia a sinistra è allora Rafinha, con Kimmich - a destra - e la coppia Hummels-Boateng di centrali. Ulreich è - da tutta la stagione - il rimpiazzo di lusso dell’infortunato Neuer.
Zidane sceglie Isco e Vázquez
Le vere novità di formazione sono però per Zidane, che ha a propria disposizione praticamente tutta la rosa. Il modulo è il 4-3-3, alternato in stagione col 4-4-2 o col 4-3-1-2. Le sorprese si chiamano Bale, ma soprattutto, Benzema: entrambi out e in panchina. Al loro posto dentro Isco (titolare nelle ultime tre di coppa: andata Psg, più entrambe le sfide alla Juve) e Lucas Vázquez, vero amuleto dei Blancos in Champions: 4 vittorie e 3 pareggi per il Real nelle ultime sette partite europee con lo spagnolo titolare. Il centro dell’attacco è, ovviamente, di Cristiano Ronaldo. A centrocampo ci sono i soliti noti Modric, Casemiro e Kroos. Mentre in difesa torna Sergio Ramos, assente per squalifica nel ritorno dei quarti contro i bianconeri. Con lui Varane a protezione della porta di Keylor Navas, sulle fasce ecco invece Carvajal e Marcelo.
Müller (quasi) come Makaay, Robben ko
Ci aveva messo appena 10,12 secondi Roy Makaay a segnare il gol giù veloce della storia della Champions League, era il marzo del 2007 e il faccia a faccia sempre tra Bayern Monaco e Real Madrid. Oltre dieci anni dopo Müller ci ha riprovato, in quello che è un inizio scoppiettante di partita e dal ritiro forsennato, dettato per lo più dai padroni di casa. Il nuovo Bayern-Real - la sfida più frequente nella storia della coppa più gloriosa - ha così rischiato di sbloccarsi subito, dopo nemmeno un giro di lancette sull’orologio dell’olandese Kuipers, quando Carvajal va in difficolta sull’out di destra, e Lewandowski ne approfitta in area per servire proprio Thomas Müller. La volée mancina capitano dei bavaresi - alla tredicesima presenza in una semifinale di Champions (record per un tedesco) - è svirgolata, nonostante l’ottima posizione e un Navas già in allarme. Scampato il pericolo, passano i minuti, il ritmo rallenta leggermente, e anche grazie al ko di Robben che si fa male e viene sostituito dopo appena otto minuti di gioco da Thiago Alcantara. La risposta del Real è con Isco, che al 17’ punta al limite dell’area la difesa di Heynckes prima di sparare dal limite dell’area: tiro murato. Partita vera, ed è già grande spettacolo.
Kimmich-Marcelo: decidono i terzini
Il primo vero punto di svolta della partita è però al 28’, quando Kimmich cavalca la fascia destra e sfrutta un nuovo euro errore di Keylor Navas. La ripartenza dal fondo del Bayern Monaco è rapida, ma il Real è evidentemente disorganizzato in campo per concedere la conclusione in porta con soli quattro passaggi in verticale, di cui il primo all’interno dell’area di rigore di Ulreich. L’assist decisivo è di James, che lancia il terzino tedesco lungo l’out di Marcelo. Arrivato in area il numero 32 del Bayern cerca la porta, con Navas che - inspiegabilmente - abbozza l’anticipo a centro area su eventuale cross in mezzo. Il risultato è il gol del vantaggio del Bayern, che pochi minuti dopo la gioia deve però tornare a chinare il capo per lo sconforto. Al 34’ Heynckes è infatti costretto al secondo cambio forzato della partita, con Boateng a farsi male: dentro Süle per lui, anche se ormai l’inerzia del match sembra essersi spostata verso i padroni di casa, decisamente più intraprendenti sul piano del gioco anche prima del vantaggio. Poco dopo la mezz’ora Ribery ha una grande chance per raddoppiare ma, solo davanti a Navas, pasticcia col controllo e si divora il 2-0. Dunque, poco dopo, pericoloso anche Hummels sugli sviluppi di un corner, ma il tiro al volo del centrale di difesa finisce alto. Nel finale di tempo arriva quindi, inaspettato, il fulmine nel cielo sereno di Monaco, con Marcelo a pareggiare a sorpresa la partita. Un cross scarsamente pericoloso dalla destra attraversa il limite dell’area di rigore, fino a giungere al terzino brasiliano del Madrid. Il sinistro di controbalzo è una saetta che si infila nell’angolo basso senza lasciare scampo a Ulreich. Si va così negli spogliatoio sull’1-1, non prima però di due altre grandi chance per i tedeschi. Prima ci prova Lewa di testa (centrale, parato), dunque è ancora Muller a mancare di pochissimo la deviazione in area. Pari al break: ci si attendeva i gol delle stelle, ma (per ora) decidono i terzini.
Asensio la ribalta
La mossa di Zidane nell’intervallo è Asensio per Isco, e la profondità della panchina del Real unita al doppio infortunio nel primo tempo per Heynckes potrebbe essere una carta del destino vincente nel mazzo del Real Madrid. La prima occasione della ripresa è subito il gol, del ribaltone Madrid, che trova la rete proprio con Asensio appena entrato per un (stranamente) deludente Isco. Se c’era lo zampino di Navas sul vantaggio di Kimmich, l’aiuto per Zidane, e relativa truppa, sul 2-1 arriva da Rafinha, che in disimpegno dopo corner offensivo sbaglia l’appoggio in orizzontale proprio per Kimmich lanciando Vazquez. Il contropiede due contro uno è quasi facile per due della loro tecnica, ma comunque eseguito alla perfezione. Asensio fulmina Ulreich nel faccia a faccia diretto e porta i campioni in carica davanti, ancora in vantaggio, anche quando probabilmente non lo meriterebbero. La risposta del Bayern non tarda però ad arrivare, ma questa volta Navas veste i panni del supereroe di Madrid piuttosto che dell’antagonista, e si supera sul destro di Ribery rientrato verso il centro del campo. Dunque, poco dopo la mezz’ora ancora pericoloso il francese - in grande forma ma ancora non decisivo nel momento chiave: il suo destro viene ancora salvato dalla difesa dei blancos. Infine, all'apice della spinta, nuovo errore sotto porta dei padroni di casa: Javi Martinez fa da torre in piena area e trova Muller più Lewa. I due - goffamente - quasi si ostacolano, e sfuma così l'ennsima grande palla gol per il Bayern.
Soffre il Real
Il giro dei cambi della partita prosegue dunque con un altro infortunio: si fa male Carvajal, ed entra Benzema per lui, con Zidane che aumenta la pressione offensiva. Arriva poi l'ultimo cambio per Heynckes, con Tolisso per Javi Martinez. In mezzo ecco il tris degli ospiti, ma Kuipers pizzica il braccio di Ronaldo nel controllo prima di battere di mancino Ulreich. Si rimane 1-2, e - nel giro di pochi minuti - arriva un’altra occasione ancora per il Real, e per Benzema, che viene per neutralizzato dal portiere tedesco nel diagonale. Zidane inserire allora, a sette minuti dal termine, Kovacic per Casemiro, nel tentativo di gestire il pallone e impedire il pari ai padroni di casa, in grande pressione per il 2-2. Gli assalti finali del Bayern sono però vani, soprattutto dopo che ancora Lewandowski viene stoppato da Navas in uscita nei minuti finali di partita. Vince il Real, e nel ritorno del Bernabeu partirà ancora una volta in vantaggio.