Napoli, per il 9° anno licenza UEFA al Barbera. In attesa dei lavori al San Paolo

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Il club ha indicato come struttura di riferimento lo stadio di Palermo, come avviene da nove anni. Tuttavia, la società è a lavoro per non avere più soltanto una deroga annuale, ma vuole sistemare definitivamente l’impianto

Ogni anno, la stessa storia. Il Napoli non ha ancora risolto le questioni col Comune per la gestione e gli interventi di ammodernamento del San Paolo e ha dovuto indicare lo stadio Renzo Barbera di Palermo come l’impianto di riferimento per le partite interne nelle competizioni europee. Una prassi che si ripete, questa, da ormai nove anni, e anche stavolta si tratta di una precauzione. L’UEFA da anni nega la licenza allo stadio, che necessita così di una proroga annuale per evitare il trasferimento in Sicilia per disputare le partite interne di Champions League. Tuttavia, potrebbe essere questo l’anno buono per fare dei passi in avanti, con il Napoli che ha pronto un progetto per intervenire sullo stadio e renderlo maggiormente funzionale. Compiendo, dunque, quei lavori che permetterebbero il riconoscimento dell’UEFA ed avere così una struttura certificata. In Serie A, sono state rilasciate 14 licenze, e soltanto l’Atalanta – oltre al Napoli – ha indicato uno stadio diverso dal proprio (il Mapei Stadium di Reggio Emilia, ndr).

La lettera a Cantone

Ad ogni modo, anche l'eventualità dei lavori porta con sé delle preoccupazioni, per Aurelio De Laurentiis. Il presidente, infatti, sarebbe pronto a scrivere a Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità Nazionale Anti-Corruzione (e grande tifoso del Napoli), per lamentare la lentezza dell'affidamento degli interventi. L'obiettivo è quello di evitare che i lavori possano interferire con lo svolgimento degli impegni sportivi internazionali, come è successo anche lo scorso anno quando le migliorie in tribuna stampa furono eseguite a ridosso della sfida con il Real Madrid in Champions. Cantone a sua volta si è rivolto al commissario per le Universiadi, che si terranno a Napoli il prossimo anno, perché gli interventi da eseguire sullo stadio rientrano nel piano di riqualificazione delle strutture voluto per la manifestazione. Il presidente dell'ANAC ha voluto sottolineare la necessità di concludere i lavori nel periodo di sospensione dell'attività agonistica in modo da rispettare anche questo tipo di esigenze.