I risultati della Champions League più eclatanti della storia

Champions League

Risultati inaspettati e verdetti ribaltati. La Champions è sempre sinonimo di spettacolo, di gol, di grandi imprese. Un piccolo viaggio tra le partite che hanno fatto la storia di questo torneo

VALENCIA-JUVE MINUTO PER MINUTO

REAL-ROMA MINUTO PER MINUTO

L'ALBO D'ORO DELLA CHAMPIONS

IL CALENDARIO DELLE ITALIANE IN CHAMPIONS

Manchester United-Bayern Monaco 2-1

finale 1998/1999

Il finale di gara più folle della storia, tre minuti epici in cui ogni certezza viene ribaltata. Si gioca al Camp Nou e quasi al termine dei 90 minuti i tedeschi si stanno portando a casa la coppa grazie a un gol di Basler segnato nei primi minuti. Il capitano Matthaus è uscito all’80°, e aspetta a bordocampo il fischio finale per rientrare a festeggiare con i compagni; Hitzfeld ha sostituito anche il “match-winner” Basler, a 3’ dalla fine. Sir Alex Ferguson, invece, ha fatto due cambi della disperazione: dentro altri due attaccanti per l’assalto finale, Sheringham e Solskjaer. Collina annuncia i 3’ di recupero, lo United beneficia di un corner. Batte Beckham, batti e ribatti in area e alla fine è il tocco ravvicinato di Sheringham a decretare l’1-1 che porterebbe una squadra che sembrava ormai sconfitta ai supplementari. Una mazzata, per il Bayern, che già accarezzava la coppa e deve ricominciare tutto daccapo; ma il peggio deve ancora venire. Nuovo corner, ancora Beckham: Sheringham tocca, Solskjaer devia in rete. Una Champions League persa (o vinta, dipende dai punti di vista) nei minuti di recupero.

Barcellona-Psg 6-1

Ottavi di finale 2016/2017

Forse la remuntada, come piace dire a loro, più impressionante di sempre. All’andata il Psg si era imposto con un clamoroso 4-0 che sembrava dire una cosa sola: Barça fuori dalla Champions agli ottavi. Anche perché nessuno nella storia del torneo ha mai ribaltato prima un 4-0 in un turno a eliminazione diretta. I catalani però sembrano credere ugualmente nell’impresa impossibile e nella gara di ritorno sfoderano la partita perfetta, senza farsi prendere dall’ansia ma imponendo il proprio gioco. E segnando, fino a portarsi sul 3-0 che rende il piano davvero realizzabile. Quando però Cavani, al 62', trova il 3-1 che ammutolisce il Camp Nou, tutto sembra perduto: a mezz’ora dalla fine il Barça ha bisogno di altri 3 gol per qualificarsi, in pratica deve ricominciare daccapo. Ci pensa Neymar, allora, con due gol all' 88' e al 91' che riaccendono la speranza. Non è lui, però, l’eroe della serata, visto che al 95' tocca a  Sergi Roberto segnare il 6-1 ed entrare nella storia.

Liverpool-Besiktas 8-0
Real-Madrid-Malmoe 8-0

Non sono partite "epiche" per come si sono sviluppate, ma hanno contribuito a fare la storia. Le due finaliste dell'ultima edizione condividono infatti il record della vittoria più larga conseguita nella fase finale della Champions (esclusi quindi i turni preliminari). I Reds si imposero sui turchi con 8 gol (a 0) il 6 novembre 2007, nella quarta giornata della fase a gironi, mentre il Real Madrid di Benitez replicò lo stesso risultato contro il Malmoe l'8 dicembre 2015 (sesta giornata della fase a gironi). Nell'occasione, 4 gol di Cristiano Ronaldo, 3 di Benzema e uno di Kovacic.

Borussia Dortmund-Legia Varsavia 8-4

Sempre da record la partita del 22 novembre 2016, in cui si registrarono ben 12 gol, primato assoluto per una gara della fase finale del torneo. Alla mezz'ora siamo già sul 5-2, con Kagawa che fa doppietta nel giro di 60 secondi e Reus autore di una tripletta al suo rientro dopo 6 mesi di assenza. Il Legia, che era anche passato in vantaggio, chiude la sua quinta partita del girone con un totale di 24 gol subiti, ma quello che ricorderà meglio di tutti questa partita è il povero Cierzniak, al suo esordio in Champions. Il motivo? Era il portiere del Legia...

Roma-Barcellona 3-0

Quarti di finale 2017/2018

Il 10 aprile 2018 è una data che difficilmente i tifosi della Roma dimenticheranno. All’andata il Barcellona di Messi ha vinto 4-1, complici gli autogol di De Rossi e Manolas; per il ritorno, allora, Di Francesco si inventa un assetto più offensivo del solito, con la Roma che parte con la difesa a 3 per la prima volta in stagione. Dopo appena 6’ Dzeko la sblocca al primo tiro in porta, il raddoppio arriva al 58’ con un rigore di De Rossi che carica l’Olimpico. Adesso il Barça ha paura e all’82° è estasi giallorossa quando Manolas di testa fa 3-0. Il Barcellona esce subendo tre gol in un match, tanti quanti ne aveva concessi nelle precedenti nove partite.

Milan-Liverpool 3-3

Finale 2004/2005

Si dice che nello spogliatoio del Milan avessero già stappato lo champagne nell’intervallo. La notte del 25 maggio 2005, a Istanbul, i rossoneri si preparano a sollevare la Champions: mancano solo 45’, c’è un 3-0 meritatissimo da gestire contro un Liverpool al tappeto. Quando però i Reds di Benitez tornano in campo, sono una squadra trasformata: il Milan se ne accorge e per 6’ non capisce più niente. Al termine di quei 6’ il risultato è di 3-3, con i gol di Gerrard, Smicer e Xabi Alonso, che segna sulla ribattuta di un rigore che Dida gli aveva parato. Si va ai supplementari, e lì il Milan capisce che sarà durissima, visto che Dudek sforna anche due interventi miracolosi che portano al gara ai rigori. Qui, inotizzati dai balletti di Dudek, sbagliano Serginho, Pirlo e alla fine anche Sheva.

Milan-Barcellona 4-0

Finale 1993/1994

Il 18 maggio 1994 è il giorno della festa annunciata, in casa Barça: i catalani vinceranno la Coppa. Non è un presentimento: lo sanno. Il più convinto di tutti è l’allenatore Cruijff, che non ha paura di farsi immortalare con la Coppa prima ancora che la finale sia stata giocata. «Il calcio siamo solo noi, l’Europa deve incoronarci: il mondo ha bisogno di veder trionfare il gioco offensivo e spettacolare di cui siamo il simbolo», dice in conferenza stampa, mentre non si può certo dire che se la passi bene il Milan di Fabio Capello, che ha sì vinto lo scudetto, ma sembra ormai al termine del suo ciclo vincente e per la finale di Champions è privo di Baresi e Costacurta, squalificati. Contro Romario sembra non esserci storia, in effetti, e invece quando ti aspetti le magie del brasiliano ecco che spunta Massaro, doppietta, e poi Savicevic col suo magico pallonetto, e infine il tanto “bistrattato” (da Cruijff) Desailly: 4-0 finale, inaspettato e bellissimo.