Cristiano Ronaldo squalificato in Champions League per una giornata. Salta solo lo Young Boys

Champions League

L'espulsione di Valencia costerà a Cristiano Ronaldo solo un turno di squalifica. Non ci sarà dunque per la prossima gara di Champions League della Juventus, in casa controlo Young Boys, ma sarà a disposizione di Allegri per la 3^ giornata, ad Old Trafford, contro il Manchester United. La Juve non farà ricorso che sarebbe stato possibile solo in caso di errore tecnico nel referto dell'arbitro

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Una giornata di squalifica a Cristiano Ronaldo: è la decisione dell'Uefa dopo l'espulsione fra le polemiche subita dall'attaccante portoghese in Valencia-Juventus, prima giornata della fase a gironi di Champions League. Ronaldo era stato allontanato dall'arbitro Brych su segnalazione dell'addizionale Fritz che aveva ravvisato una "tirata" di capelli ai danni di Murillo. Per la Commissione disciplinare dunque si tratta di "condotta antisportiva" e non "condotta violenta", per la quale l'articolo 15 del Codice di Giustizia Sportiva prevede sanzioni di almeno 3 giornate.

La Juve può fare ricorso?

I legali della Juventus potrebbero fare ricorso soltanto se dal referto arbitrale emergesse un errore tecnico (esempio: l’arbitro scrive di un rosso dato per una fattispecie che il regolamento non prevede). In questo caso però l’arbitro nel referto ha evidentemente descritto la famosa “tirata” di capelli che - seppur severa - giustifica un’espulsione. L’Uefa non ha ritenuto sufficenti le immagini televisive disponibili per scagionare l’attaccante portoghese

Ronaldo tornerà per Manchester United-Juventus

CR7 dunque salterà il prossimo impegno dei bianconeri, martedì 2 ottobre in casa contro gli svizzeri dello Young Boys. Scongiurato invece il rischio di saltare la gara più complicata del girone bianconero: quella del 23 ottobre a Old Trafford, nella tana del Manchester United.

Uefa, ridotta da 3 a 1 mese sospensione Pallotta

L'Uefa ha parzialmente accolto il ricorso della Roma contro la sospensione per tre mesi inflitta al presidente giallorosso, James Pallotta, per le sue dichiarazioni post Roma-Liverpool, semifinale di Champions League disputata il 2 maggio. Per Pallotta, la squalifica e' stata quindi ridotta ad un mese - a partire dalla prima gara Uefa della stagione 2018/19 - durante il quale il presidente non potra' essere nell'area tecnica, ne' comunicare con i giocatori e i tecnici durante la partita e nemmeno entrare nello spogliatoio o nel tunnel prima o durante.

Secondo il ricorso della Roma, il presidente Pallotta, nel dopo-partita, se l'era presa 'a caldo' col delegato Uefa e in privato, mentre pubblicamente non aveva fatto commenti sulla direzione di gara. Il n.1 giallorosso aveva in particolare chiesto l'introduzione della Var dopo essersi lamentato per le decisioni arbitrali.