Inter-Barcellona, Spalletti: "Blaugrana livello più alto di difficoltà. Vediamo se possiamo giocarcela alla pari"
L'allenatore nerazzurro alla vigilia della sfida contro i blaugrana: "Il Barcellona rappresenta il livello più alto di difficoltà. Messi è il migliore, quel calciatore di cui tutti i bambini cercano la maglia. Chiaramente se c'è lui diventa più difficile, ma il nostro atteggiamento di squadra non cambia perché marchiamo gli spazi e non gli uomini. Il Barcellona ha talmente tanta qualità che non ha bisogno di preparare la partita giorni prima. Orgogliosi di giocarcela alla pari, dimostrazione del lavoro fatto in quest'anno e mezzo"
Per il lavoro che sta facendo c'è la possibilità di lasciare un'impronta come Cruijff o Guardiola?
Il discorso è andare a lavorare in maniera profonda e portare il messaggio ai componenti di quello che deve essere il calcio che si vuol giocare. Poi però bisogna confrontarsi con queste squadre e ci vuole tempo d'esecuzione, non si può fare in un attimo. È chiaro che è fondamentale trovarle negli elementi di cui disponi. Un elogio che faccio a calciatori e società è che ci abbiamo messo pochissimo tempo per arrivare a questi livelli. Un esempio è il Napoli, Sarri ci ha lavorato tre anni per portarlo a questi livelli. Ora Ancelotti lo ha modificato, ma giocano un calcio bellissimo. Noi siamo arrivati a trenta punti, ora si ragiona che siamo meglio del Napoli ma si scavalla nella presunzione. Il Napoli è forte e ha una mentalità così da anni. Noi veniamo da un bel campionato, ma abbiamo perso i nostri connotati in alcune occasioni e questo non deve succedere. Poi puoi perdere, ma nello sviluppo trovi sempre la base del lavoro che stai facendo. Siamo cresciuti, dobbiamo rimanere a questi livelli.
Il discorso è andare a lavorare in maniera profonda e portare il messaggio ai componenti di quello che deve essere il calcio che si vuol giocare. Poi però bisogna confrontarsi con queste squadre e ci vuole tempo d'esecuzione, non si può fare in un attimo. È chiaro che è fondamentale trovarle negli elementi di cui disponi. Un elogio che faccio a calciatori e società è che ci abbiamo messo pochissimo tempo per arrivare a questi livelli. Un esempio è il Napoli, Sarri ci ha lavorato tre anni per portarlo a questi livelli. Ora Ancelotti lo ha modificato, ma giocano un calcio bellissimo. Noi siamo arrivati a trenta punti, ora si ragiona che siamo meglio del Napoli ma si scavalla nella presunzione. Il Napoli è forte e ha una mentalità così da anni. Noi veniamo da un bel campionato, ma abbiamo perso i nostri connotati in alcune occasioni e questo non deve succedere. Poi puoi perdere, ma nello sviluppo trovi sempre la base del lavoro che stai facendo. Siamo cresciuti, dobbiamo rimanere a questi livelli.
Se giocherà Messi cambierà il vostro atteggiamento?
È una preoccupazione per tutti, ma l'atteggiamento di squadra non cambia. Non andiamo a marcare gli uomini, ma gli spazi. Viene prima la posizione del compagno di squadra che non dell'avversario. Ma chiaramente con Messi è un'altra cosa.
È una preoccupazione per tutti, ma l'atteggiamento di squadra non cambia. Non andiamo a marcare gli uomini, ma gli spazi. Viene prima la posizione del compagno di squadra che non dell'avversario. Ma chiaramente con Messi è un'altra cosa.
La mentalità giusta è quella di cerca di vincere o di accontentarsi di un altro tipo di risultato?
Questa via di mezzo del rafforzare le attenzioni e dell'aspettare qualche volta in più, è la lettura di quel che succede in campo che determina l'atteggiamento della squadra.
Questa via di mezzo del rafforzare le attenzioni e dell'aspettare qualche volta in più, è la lettura di quel che succede in campo che determina l'atteggiamento della squadra.
Siete pentiti di non aver riscattato Rafinha?
Mi sembra di aver già detto tutto. È stato uno di quei calciatori importanti affinché noi, in questo momento, ci ritrovassimo a giocare queste partite. Eravamo arrivati in fondo, c'erano delle scadenze e dei prezzi che non ci permettevano di prendere questo calciatore. Avremmo tenuto anche Cancelo, non abbiamo potuto farlo. C'erano dei vincoli, dei paletti da rispettare. Rafinha è un gran giocatore, ma si gioca a calcio anche senza di lui. Lo ritrovo volentieri e lo allenerei di nuovo volentierissimo, ma ora gioca nel Barcellona e proverà a farci gol un'altra volta.
Mi sembra di aver già detto tutto. È stato uno di quei calciatori importanti affinché noi, in questo momento, ci ritrovassimo a giocare queste partite. Eravamo arrivati in fondo, c'erano delle scadenze e dei prezzi che non ci permettevano di prendere questo calciatore. Avremmo tenuto anche Cancelo, non abbiamo potuto farlo. C'erano dei vincoli, dei paletti da rispettare. Rafinha è un gran giocatore, ma si gioca a calcio anche senza di lui. Lo ritrovo volentieri e lo allenerei di nuovo volentierissimo, ma ora gioca nel Barcellona e proverà a farci gol un'altra volta.
Dodici giocatori in gol e miglior difesa d'Europa, quale statistica la inorgoglisce?
Il nostro è un campionato difficile, c'è stato un livellamento verso l'alto. Ci sono tante squadre che sono state costruite in maniera corretta, che hanno vissuto un momento di difficoltà ma che si riprenderanno. Dobbiamo stare attenti ai confronti, perché sono i contesti a fare la differenza. È una crescita continua, un voler proporre un calcio in proporzione alla classifica.
Il nostro è un campionato difficile, c'è stato un livellamento verso l'alto. Ci sono tante squadre che sono state costruite in maniera corretta, che hanno vissuto un momento di difficoltà ma che si riprenderanno. Dobbiamo stare attenti ai confronti, perché sono i contesti a fare la differenza. È una crescita continua, un voler proporre un calcio in proporzione alla classifica.
È troppo pensare al primo posto nel girone?
Anche se andiamo a stimolarci, non bisogna essere presuntuosi. La qualificazione dobbiamo ancora guadagnarla e ci sono delle partite difficili da giocare. Quando c'è stato il sorteggio, abbiamo detto che il conto di quello che era il nostro posizionamento UEFA lo avevamo pagato tutto, partendo da quella quarta fascia. Ed essere ora nelle condizioni di poter passare il turno e di poter dipendere da noi deve essere la cosa fondamentale, quella che ci dà il massimo dell'attenzione e noi saremmo felici di riuscire a passare il turno anche da secondi classificati.
Anche se andiamo a stimolarci, non bisogna essere presuntuosi. La qualificazione dobbiamo ancora guadagnarla e ci sono delle partite difficili da giocare. Quando c'è stato il sorteggio, abbiamo detto che il conto di quello che era il nostro posizionamento UEFA lo avevamo pagato tutto, partendo da quella quarta fascia. Ed essere ora nelle condizioni di poter passare il turno e di poter dipendere da noi deve essere la cosa fondamentale, quella che ci dà il massimo dell'attenzione e noi saremmo felici di riuscire a passare il turno anche da secondi classificati.
Come sta Nainggolan?
Va valutato bene, viene da quel problemino lì. Avendo giocato questi 10 minuti si è avuta un'ulteriore risposta. Lui sa fare anche il mediano, è partito da lì. A Roma invertimmo Pjanic e Nainggolan, successe la fine del mondo. Radja è partito da mediano e ora fa il trequartista, può stare in una via di mezzo e fare il centrocampo. Forse è la cosa migliore, perché non è quel trequartista che ti supera due uomini e va in porta. Ti viene addosso con quell'impeto e con quella forza che non ti dà tanto il tempo di ragionare. Con lui costruisci un po' più scomodo.
Va valutato bene, viene da quel problemino lì. Avendo giocato questi 10 minuti si è avuta un'ulteriore risposta. Lui sa fare anche il mediano, è partito da lì. A Roma invertimmo Pjanic e Nainggolan, successe la fine del mondo. Radja è partito da mediano e ora fa il trequartista, può stare in una via di mezzo e fare il centrocampo. Forse è la cosa migliore, perché non è quel trequartista che ti supera due uomini e va in porta. Ti viene addosso con quell'impeto e con quella forza che non ti dà tanto il tempo di ragionare. Con lui costruisci un po' più scomodo.
Cosa dovrà cambiare tatticamente rispetto alla gara d'andata?
Non siamo riusciti a tenere palla dopo averla riconquistata. Dovremo essere bravi, a loro non piace quando la palla ce l'hanno gli avversari e te la vengono a strappare. Per cui i tempi e gli spazi saranno stretti, bisognerà avere qualità e personalità. In questa partita sarà difficile trovare spazi ampi, ci vorrà qualità nel vedere con la testa dove vuoi andare prima di capirlo con gli occhi.
Non siamo riusciti a tenere palla dopo averla riconquistata. Dovremo essere bravi, a loro non piace quando la palla ce l'hanno gli avversari e te la vengono a strappare. Per cui i tempi e gli spazi saranno stretti, bisognerà avere qualità e personalità. In questa partita sarà difficile trovare spazi ampi, ci vorrà qualità nel vedere con la testa dove vuoi andare prima di capirlo con gli occhi.
Nell'ultima conferenza ha detto che se aveste preparato la gara come il Barcellona, l'Inter avrebbe perso 18-0. Era una critica o un elogio?
Sono usciti in campo all'ultimo momento, hanno talmente la qualità di prepararsi da soli che non hanno bisogno di una preparazione di due giorni alla partita. Non mi permetto di criticare nessuno per l'educazione che mi hanno dato e poi, se si parla di criticare qualcosa, non posso mai prendere il Barcellona. Penso che è una mentalità che mi piace, che vorrei trasmettere alla mia squadra. Significherebbe avere un modo di lavorare più veloce per andare a raggiungere degli obiettivi. Il Barcellona è un riferimento di tutti gli allenatori, non solo nel calcio.
Sono usciti in campo all'ultimo momento, hanno talmente la qualità di prepararsi da soli che non hanno bisogno di una preparazione di due giorni alla partita. Non mi permetto di criticare nessuno per l'educazione che mi hanno dato e poi, se si parla di criticare qualcosa, non posso mai prendere il Barcellona. Penso che è una mentalità che mi piace, che vorrei trasmettere alla mia squadra. Significherebbe avere un modo di lavorare più veloce per andare a raggiungere degli obiettivi. Il Barcellona è un riferimento di tutti gli allenatori, non solo nel calcio.
Si possono trarre dei vantaggi dalla sfida che portò al 'Triplete'?
Secondo me no. Il calcio è sempre uguale, si dice quando si vuol dire qualcosa che accomuni tutto per trovare dei riferimenti. Però poi bisogna andare negli spogliatoi e preparare le partite. Noi siamo partiti un anno e mezzo fa, ora stiamo andando nella giusta direzione per mettere in pratica quella cosa. Non è come pigiare un interruttore, è un'abitudine al lavoro perché il lavoro ha un valore. È la professionalità che manda avanti le cose. Poi il calcio è sempre uguale, anche il pallone è sempre tondo e va calciato sempre nello stesso modo. Se sei abituato a costruire dal calcio di rinvio è differente, si hanno dei comportamenti per andarli a prendere e si vuole togliere lo spazio altrimenti ti schiacciano. Poi ci vuole qualità di trasformare in gol quelle due o tre azioni che riesci a costruire.
Secondo me no. Il calcio è sempre uguale, si dice quando si vuol dire qualcosa che accomuni tutto per trovare dei riferimenti. Però poi bisogna andare negli spogliatoi e preparare le partite. Noi siamo partiti un anno e mezzo fa, ora stiamo andando nella giusta direzione per mettere in pratica quella cosa. Non è come pigiare un interruttore, è un'abitudine al lavoro perché il lavoro ha un valore. È la professionalità che manda avanti le cose. Poi il calcio è sempre uguale, anche il pallone è sempre tondo e va calciato sempre nello stesso modo. Se sei abituato a costruire dal calcio di rinvio è differente, si hanno dei comportamenti per andarli a prendere e si vuole togliere lo spazio altrimenti ti schiacciano. Poi ci vuole qualità di trasformare in gol quelle due o tre azioni che riesci a costruire.
Cosa hai pensato quando hai visto che Messi è stato convocato?
Come si è visto quando non c'è stato, hanno una mentalità squadra e un modo di essere sempre nelle massime potenzialità di sviluppo del gioco. Poi chiaramente Messi è la ciliegina, è la maglietta che chiedono tutti i bambini che sognano di diventare calciatori. E quando nel mirino di tutti i bambini c'è quella cosa lì, significa che è il migliore e che ha tutte le qualità che ci vogliono per fare questo gioco. Tutti i più grandi calciatori giocano a due tocchi, lui la tocca quattro volte perché va al doppio della velocità. Però la scuola che hanno dietro e il ragionamento che portano avanti da anni danno forza a questo club.
Come si è visto quando non c'è stato, hanno una mentalità squadra e un modo di essere sempre nelle massime potenzialità di sviluppo del gioco. Poi chiaramente Messi è la ciliegina, è la maglietta che chiedono tutti i bambini che sognano di diventare calciatori. E quando nel mirino di tutti i bambini c'è quella cosa lì, significa che è il migliore e che ha tutte le qualità che ci vogliono per fare questo gioco. Tutti i più grandi calciatori giocano a due tocchi, lui la tocca quattro volte perché va al doppio della velocità. Però la scuola che hanno dietro e il ragionamento che portano avanti da anni danno forza a questo club.
Cosa ti aspetti da questa partita?
Questa è l'occasione per vedere se possiamo giocare alla pari contro chiunque, quando si parla di Barcellona si parla del livello più alto di difficoltà che si può avere andando a fare questo gioco.
Questa è l'occasione per vedere se possiamo giocare alla pari contro chiunque, quando si parla di Barcellona si parla del livello più alto di difficoltà che si può avere andando a fare questo gioco.
Inizia la conferenza stampa di Luciano Spalletti
DOMANDA PER BORJA VALERO - Ti sei definito un operaio del calcio: come ti definisci in relazione ai centrocampisti del Barcellona?
Sono cresciuto nella società rivale, il Real Madrid, che non ha lo stesso stile di gioco. Ma quando ero piccolo mi hanno insegnato uno stile che si avvicina a quello del Barcellona, quindi mi piace avere la palla tra i piedi e giocare con i compagni vicini. Una cosa che ho sfruttato molto anche nella Nazionale spagnola.
Sono cresciuto nella società rivale, il Real Madrid, che non ha lo stesso stile di gioco. Ma quando ero piccolo mi hanno insegnato uno stile che si avvicina a quello del Barcellona, quindi mi piace avere la palla tra i piedi e giocare con i compagni vicini. Una cosa che ho sfruttato molto anche nella Nazionale spagnola.
DOMANDA PER BORJA VALERO - Cosa cambia se gioca Messi?
Ci sarà differenza, è uno dei più grandi al mondo se non il migliore. Noi abbiamo preparato la partita per entrambi gli scenari, immaginando cosa potrebbe accadere con o senza Messi.
Ci sarà differenza, è uno dei più grandi al mondo se non il migliore. Noi abbiamo preparato la partita per entrambi gli scenari, immaginando cosa potrebbe accadere con o senza Messi.
DOMANDA PER KEITA - Quanto pesa lo 0 nella casella dei gol fatti?
Se non fai gol sei scarsi, se segni sei un fenomeno. Ma non è così, io sono tranquillo ed il gol arriverà. Sono concentrato e voglio vincere, se poi segno io o Borja Valero non importa.
Se non fai gol sei scarsi, se segni sei un fenomeno. Ma non è così, io sono tranquillo ed il gol arriverà. Sono concentrato e voglio vincere, se poi segno io o Borja Valero non importa.
DOMANDA PER KEITA - Quali sono le armi per affrontare il Barcellona?
Siamo una squadra completa, abbiamo tanti forti calciatori anche in panchina. I numeri dicono che siamo tra le migliori difede d'Europa e stiamo facendo tantissimi gol. Se ci mettiamo tutti insieme, possiamo fare una grandissima partita.
Siamo una squadra completa, abbiamo tanti forti calciatori anche in panchina. I numeri dicono che siamo tra le migliori difede d'Europa e stiamo facendo tantissimi gol. Se ci mettiamo tutti insieme, possiamo fare una grandissima partita.
DOMANDA PER BORJA VALERO - Cosa pensi di Vecino?
Quando è arrivato in Europa era molto giovane e timido, prima di fare qualsiasi cosa chiedeva il permesso. Ma ora è cresciuto tanto, gli auguro il meglio perché è un campione e un amico.
Quando è arrivato in Europa era molto giovane e timido, prima di fare qualsiasi cosa chiedeva il permesso. Ma ora è cresciuto tanto, gli auguro il meglio perché è un campione e un amico.
DOMANDA PER BORJA VALERO - Siete favoriti dopo 7 vittorie in Serie A?
La squadra favorita è il Barcellona, noi siamo in Champions dopo tanti anni di assenza. Dobbiamo sapere cosa facciamo ed essere coscienti di quello che possiamo ottenere.
La squadra favorita è il Barcellona, noi siamo in Champions dopo tanti anni di assenza. Dobbiamo sapere cosa facciamo ed essere coscienti di quello che possiamo ottenere.
DOMANDA PER KEITA - Come ti senti in vista di questa gara, avendo giocato nel Barcellona?
Sarà molto speciale, sono stato nel vivaio del Barcellona e questa cosa mi ha dato tantissimo. Ma ora voglio vincere qui.
Sarà molto speciale, sono stato nel vivaio del Barcellona e questa cosa mi ha dato tantissimo. Ma ora voglio vincere qui.