Champions League, Livaja torna da 4 turni di squalifica: rigore e rosso in un colpo solo. IL VIDEO

Champions League

Ricordate l’ex Inter Livaja? Ennesima follia in campo che ha rovinato la partita del suo Aek contro l’Ajax: al 67’ il suo ingenuo fallo di mano costa in un colpo solo rigore più espulsione. E dire che rientrava da una squalifica di 4 giornate per un calcio a un avversario nei playoff

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Ancora lui. Sempre lui. Braccio largo e fallo di mano: un’ingenuità degna di un ragazzino ma che invece è andata in scena in Champions League, in quei due minuti dove Marko Livaja ha completamente distrutto la partita dell’Aek consegnando all’Ajax la qualificazione agli ottavi. Match bloccato, 0-0 difficile da smuovere e con quello che sarebbe poi successo a Monaco di Baviera (Bayern a valanga sul Benfica) i greci avrebbero potuto ancora giocarsi qualche carta per il passaggio in Europa League all’ultima giornata. La sciocchezza, da matita blu, porta la firma di un Livaja piuttosto svogliato in campo: tanti errori, un primo giallo e poi la follia di quel braccio largo sulla punizione di Schöne (nemmeno in barriera ma ben più lontano dalla battuta) che ha concesso calcio di rigore e superiorità numerica agli arcieri.

Precedenti

Il risultato è stato così il disastro generale per l’Aek, andato sotto col tiro dal dischetto di Tadic che ha poi concesso il bis soltanto tre minuti dopo in contropiede con una delle due squadre evidentemente sbilanciata in campo. Non è certo questo il primo “colpo di testa” dell’attaccante croato, che aveva esordito il 2 agosto 2012 in Europa League con la maglia dell’Inter contro l’Hajduk Spalato lasciando presagire un futuro completamente diverso davanti a sé, ma poi… Il flop coi nerazzurri, quel pugno a Radovanovic in allenamento con l’Atalanta, insulti social, cinque giornate di stop anche in Spagna nel Las Palmas dopo una spinta all’arbitro e l’ultimo (ora penultimo) rosso in Grecia per un calcione a un avversario nei playoff di Champions League, lo stesso che lo costrinse a quattro turni di stop forzati facendolo tornare in campo proprio contro gli olandesi. È durato poco più di un’ora Marko Livaja: e poi è ricascato nei suoi errori, di nuovo.