Atletico Juve, operazione rimonta per Allegri: ecco cosa dicono i precedenti

Champions League

Sconfitti al Wanda Metropolitano nell'andata degli ottavi, i bianconeri dovranno ribaltare il risultato a Torino il 12 marzo così come la tradizione in Europa. L'Atletico Madrid si è qualificato 4 volte su 5 nella fase ad eliminazione diretta dopo il 2-0 ottenuto all'andata, risultato costato carissimo allo Juve dopo il primo round: 5 eliminazioni in altrettante sfide tutte in Coppa dei Campioni/Champions League. E quando il Cholo inaugura il doppio confronto con una vittoria, i Colchoneros non sbagliano mai

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Aveva chiesto un gol al Wanda Metropolitano, abbandonato con un secco 2-0 per gli avversari che complica enormemente l’avventura in Europa. Nulla fare per la Juventus nell’andata degli ottavi di finale di Champions League, sconfitta dallo spietato Atletico Madrid di Simeone: se il Cholo si conferma invincibile per le italiane dopo 7 precedenti, Allegri incassa un pesante ko che mette a serio rischio la presenza nello stesso stadio dove si terrà la finalissima del 1 giugno. Bianconeri feriti da Gimenez e Godin su palla inattiva ma non fuori dai giochi, parola di Max: "Il risultato si può ribaltare al ritorno, non piangiamoci addosso. Sapevamo che l’Atletico era una squadra difficile da affrontare e il secondo tempo lo abbiamo sbagliato". Insuperabile in Serie A dove vanta un margine di 13 punti sul Napoli di Ancelotti, la Juve pretende pure una riscossa in Europa a partire dal fenomenale Cristiano Ronaldo: 21 i gol stagionali dell’uomo dei record, rimasto tuttavia a secco nel nuovo impianto dei Colchoneros proprio come accaduto nell’unico precedente con la maglia del Real. La ribalta è tutta per Simeone, privo al ritorno degli squalificati Diego Costa e Thomas (come Alex Sandro in casa bianconera) e protagonista di un’esultanza eccessiva: "Non mi ha dato fastidio - ha confidato Allegri -, qui succedono spesso queste cose. L’importante è stato non aver preso il 3-0: noi non siamo morti e ci vorrà una grande partita". A voltare le spalle ai bianconeri sono piuttosto i precedenti e il bilancio immacolato dell’Atletico targato Simeone: quando i madrileni hanno inaugurato con un successo il doppio confronto nelle fasi ad eliminazioni diretta, 25 volte in altrettante occasioni tra tutte le competizioni i Colchoneros non sono mai stati eliminati. Obbligatorio quindi sfatare la tradizione degli avversari e pure gli incroci del passato nelle notti d’Europa.

I precedenti di Juve e Atletico dopo il 2-0 all'andata

Servirà una rimonta mai vista per Allegri, lo dicono i precedenti in Europa di Atletico Madrid e Juventus dopo un 2-0 maturato all’andata. Considerando gli incontri nella fase ad eliminazione diretta, infatti, 4 volte su 5 i Colchoneros hanno completato la qualificazione difendendo questo risultato nella storia. È accaduto nel 1971 in Coppa dei Campioni (fuori l’Austria Vienna regolata pure 2-1 in trasferta) e in tre occasioni in Coppa Uefa/Europa League: a farne le spese furono il Werder Brema nel 1987, i serbi dell’Obilic nel 1999 e per ultimo il Vitória Guimarães, estromesso nel playoff dell’edizione 2011/12 poi vinta con i gol di Falcao e Simeone in panchina. L’unica macchia dei madrileni dopo il doppio vantaggio nel primo atto? Dobbiamo risalire alla Coppa delle Fiere 1967/68 quando, dopo aver regolato 2-0 al Vicente Calderón il Göztepe, gli spagnoli crollarono 3-0 in Turchia in un ritorno decisamente movimentato: 19 minuti di recupero e fischio finale dopo il terzo gol, risse e incidenti che portarono addirittura all’arresto di alcuni giocatori dell’Atletico. Insomma, uno scenario difficilmente pronosticabile a Torino dove invece i bianconeri sono chiamati ad una rimonta dalla portata storica. Già, perché 5 volte su 5 la Juventus non è riuscita a ribaltare il 2-0 incassato all’andata nella fase ad eliminazione diretta: curiosamente tutti i precedenti sono circoscritti alla Coppa dei Campioni/Champions League, incroci pertanto ancora più suggestivi. Dobbiamo scomodare la Juve di Heriberto Herrera, sconfitta due volte dal Benfica nella semifinale del 1968 considerando anche l’1-0 subìto a Torino. Negli anni Settanta la circostanza si è ripetuta in due occasioni in Germania: ko esterno a Dresda e inutile 3-2 nel ritorno nel 1973, identico copione contro il Borussia Mönchengladbach due anni più tardi negli ottavi (2-2 nel 2° round). Trent’anni dopo, Champions targata 2005/06, gli uomini di Capello si arresero ai quarti all’Arsenal: fatale il 2-0 londinese prima dello 0-0 allo Stadio delle Alpi. E sempre ai quarti i bianconeri di Conte caddero contro il Bayern Monaco futuro campione: doppio svantaggio all’Allianz Arena, 2-0 bissato allo Stadium dai tedeschi di Heynckes. Ecco perché la strada è davvero in salita per Allegri, missione difficile ma non impossibile.