Champions 2019, dalle partite degli ottavi quarto cambio in caso di supplementari

Champions League

Per la prima volta nella storia della Champions League, gli allenatori impegnati nelle gare di ritorno delle sfide a eliminazione diretta potranno avvalersi di quattro sostituzioni anziché tre. Ma soltanto in caso di tempi supplementari. Allegri spera di poter fare ricorso a questa novità

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Sperimentata dalla Fifa nel Mondiale per club e ai Mondiali di Russia, l'introduzione della quarta sostituzione è stata accolta da quasi un anno anche dalla Uefa, ma può entrare in vigore soltanto oggi, 5 marzo 2019. Giunti alle sfide di ritorno degli ottavi di finale di Champions, finalmente potremo assistere a questa rivoluzione anche nella massima competizione europea per club. La condizione necessaria per poter effettuare un quarto cambio è arrivare ai tempi supplementari. Dunque, la gara con più probabilità di inaugurare questa novità nella Champions, nel martedì che vede in campo Real Madrid, Ajax, Borussia Dortmund e Tottenham, è sicuramente quella del Bernabeu. Gli olandesi, sconfitti ad Amsterdam per 2-1 sono chiamati alla rimonta nella casa delle merengues. Impresa complicata ma non impossibile, di questi tempi (il Real viene da due ko pesanti subiti dal Barça, club a cui l'Ajax si ispira). 

In cosa consiste il quarto cambio: i precedenti

Dalla fase a eliminazione diretta in poi, nelle gare di Champions ed Europa League, Supercoppa Europea, ma anche per la Champions femminile, l’Europeo femminile 2021 e l’Europeo maschile 2020, sarà possibile chiamare una quarta sostituzione durante i tempi supplementari. Si tratta di una misura che è stata ritenuta necessaria dopo che i calendari delle squadre si sono infittiti. Ha avuto successo la linea del Presidente Infantino, accolta dai ct delle squadre impegnate al Mondiale. Il primo "quarto sostituto" nella storia di un Mondiale è stato il russo Aleksandr Erokhin, subentrato a Daler Kuzyaev durante Russia-Spagna, match vinto dalla squadra di casa. L'esperimento era già stato provato in occasione del Mondiale per Club 2016: in quel caso i protagonisti furono Alvaro Morata e Cristiano Ronaldo. Nella finale tra Real Madrid e Kashima Antlers lo spagnolo prese il posto di CR7. Tra le due squadre italiane ancora in corsa per la Champions, ce n'è una che firmerebbe per poter fare ricorso a questa novità in questa fase: non è certo la Roma, che all'andata col Porto ha vinto e si augura di strappare almeno un pari al Dragao, che scongiurerebbe i tempi supplementari. Chiaramente è la Juve, sconfitta 2-0 dall'Atletico Madrid nell'ottavo di finale di andata: se a Torino riuscisse a restituire lo stesso risultato, Allegri poi potrebbe estrarre un asso dalla manica oltre il 90'.