Manchester City, Guardiola: "Il mio successo qui passa dalla Champions"

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(getty)

I risultati in Champions saranno anche al City misura del successo del'allenatore catalano: "Sono un ragazzo fortunato, i miei standard sono alti: i risultati in Champions determineranno il mio successo qui, come già è accaduto al Bayern. Se non vinceremo sarà percepito come un disastro, ma non si possono cancellare tre anni di lavoro"

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Tre semifinali perse alla guida del Bayern, due eliminazioni (agli ottavi e ai quarti) da quando è sulla panchina del Manchester City: per Pep Guardiola la Champions League sta diventando un’ossessione. Dopo aver vinto tre Bundesliga, una Premier League e quattro coppe nazionali tra Germania e Inghilterra, i tifosi chiedono all’allenatore catalano un ulteriore passo in avanti. Come già successo nel periodo trascorso a Monaco, sarà proprio la Champions a determinare il successo di Guardiola a Manchester: “Sono un ragazzo fortunato - ha scherzato Pep parlando della questione - I miei standard sono alti. Sono stato giudicato a Monaco in questo modo, quindi sarà lo stesso anche qui in Inghilterra. Il mio lavoro al Bayern non è stato giudicato sufficiente per la maggior parte della gente, perché non abbiamo ottenuto una finale di Champions, solo semifinali”. Il City ha avuto una crescita netta nel tempo e contro il Tottenham ai quarti c’è la possibilità di avanzare: “Non posso lamentarmi di come stanno andando le cose, penso che i tifosi possano comprenderlo. Il presidente, così come l’amministratore delegato e il direttore sportivo danno credito a quello che abbiamo fatto nelle ultime due stagioni. Alla fine penso che sia questa la cosa più importante. Poi, tutti possono giudicare se questo periodo sia stato un disastro perché non abbiamo ancora vinto la Champions League. Su questo sono tutt’altro che d’accordo, ma cosa posso dire? Bisogna solo andare avanti". Infine ha concluso: "Ciò che è importante è che il club, i tifosi e le persone ci stimino per quanto facciamo, per la nostra coerenza e umiltà. Ma devo accettare anche le critiche: abbiamo vinto tanto in passato ed è per questo che le persone credono sia normale avere aspettative così alte, anche se non lo è".