Il 24 aprile 2007, il fuoriclasse brasiliano fu grande protagonista al Teatro dei sogni in un match vinto dai Red Devils per 3-2 ma poi ribaltato dai rossoneri nella semifinale di ritorno a San Siro. Per lui due gol splendidi, uno di questi rimasto negli annali della Champions
Una doppietta in semifinale di Champions non si segna tutti i giorni, farlo all’Old Trafford umiliando i difensori avversari è da fuoriclasse assoluti. Ed è quello che riuscì il 24 aprile del 2007 a Ricardo Izecson dos Santos Leite, per tutti Kaká. Una notte magica quella di Manchester, un match in cui dimostrò di essere il calciatore più forte del mondo, nonostante la sconfitta subita dal Milan per 3-2.
La sblocca Cristiano, ma la ribalta Kakà
Era un Manchester stellare quello che affrontò il Milan: Cristiano Ronaldo, allora 22enne ma già tra i top al mondo, completava un tridente da sogno con Wayne Rooney e Ryan Giggs. Proprio il portoghese sbloccò il match dopo cinque minuti con un colpo di testa. A quel punto, però, salì in cattedra Kaká che regalò due magie indimenticabili nel giro di un quarto d’ora: la prima al 22’ quando, ricevuto un passaggio di Seedorf, si allungò la palla con il piede destro per fulminare Van der Sar con un sinistro incrociato sul palo lontano.
Al 37’ il goal del sorpasso fu una magia assoluta: il brasiliano contrasta Fletcher dopo un lungo lancio di Dida, porta avanti la palla con la testa, fa un sombrero a Gabriel Heinze allungandosi però la sfera, ma quando Patrice Evra sembra poter chiudere sul fuoriclasse rossonero, il 22 di San Paolo tocca il pallone di testa mettendo fuori tempo il terzino francese, che non può far altro che schiantarsi con il compagno argentino. I due sono fuori causa, Kaká si presenta a tu per tu con Van der Sar e lo batte con il piatto destro. Poi la storica esultanza con le braccia al cielo, un gesto a cui aveva già abituato tutti i tifosi rossoneri e non.
La decide Rooney, ma al ritorno passa il Milan
Nonostante la doppietta di Kaká e la sua dimostrazione di strapotere assoluto, quella semifinale fu vinta dal Manchester United che ribaltò il 2-1 del brasiliano con una doppietta di Rooney. Un 3-2 che però non bastò ai Red Devils per accedere alla finale di Atene: appena una settimana dopo, infatti, grazie a quella che fu definita come “la partita perfetta”, il Milan di Carlo Ancelotti batté 3-0 gli uomini di Sir Alex Ferguson con un’altra magia di Kaká all'11', seguita dalle reti di Clarence Seedorf e Alberto Gilardino. Quelle due partite di semifinale indicarono inequivocabilmente chi era il calciatore, in quel momento, il calciatore più forte del mondo. Con alle tre reti contro lo United tra andata e ritorno, il brasiliano ottenne non soltanto la possibilità di sfidare nuovamente il Liverpool dopo Istanbul, ma fece il passo decisivo per la conquista del Pallone d’oro. Nella corsa al premio di quell'anno, alle sue spalle arrivarono proprio Cristiano Ronaldo e Leo Messi. I due che avrebbero poi vinto nei dieci anni successivi prima del trionfo di Luka Modric nel 2018.
Kaká: "Il mio gol più bello al Milan"
Nelle 307 partite giocate in maglia rossonera, Kaká ha segnato 107 gol. Il primo in assoluto lo fece contro l’Inter nel derby del 5 ottobre 2003, ma la rete che lui stesso ha detto di preferire a tutte le altre è proprio questa del 24 aprile 2007 all’Old Trafford di Manchester. “È il mio gol più bello, lo ricordo come uno dei migliori dell’intera carriera”, ha confessato il brasiliano qualche anno dopo il match dell’Old Trafford.