Ronaldo: "Quando il Barcellona perde non è mai colpa di Messi, è un'ingiustizia"

Champions League

Il brasiliano sull'eliminazione dei blaugrana: "Quando si vince, sento parlare solo del Barcellona di Messi. Quando si perde, invece, è colpa di Valverde o di Coutinho, ma mai dell'argentino. Questa è un'ingiustizia"

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Per il secondo anno consecutivo il Barcellona esce dalla Champions League dopo aver subito una clamorosa rimonta. Lo scorso anno fu la Roma ai quarti di finale a buttare fuori i blaugrana, quest'anno ci ha pensato il Liverpool in semifinale. In entrambe le occasioni, però, la squadra di Valverde ha vanificato un importante vantaggio di tre gol conquistato al Camp Nou. Non è bastata la straordinaria doppietta di Messi all'andata per volare a Madrid, l'argentino non è riuscito a evitare l'eliminazione nella gara di Anfield. E Ronaldo 'il fenomeno' ha parlato soprattutto di lui nel suo commento al ko dei blaugrana: "A Barcellona hanno una grande squadra, compreso il calciatore più forte al mondo – riporta Marca – Ma sento sempre dire che quando perdono è colpa di Valverde, Coutinho ma mai di Messi. Invece quando vincono è il Barcellona di Messi che vince. È una tremenda ingiustizia per tutti i giocatori e per lo staff tecnico". Sulla partita aggiunge: "Il Liverpool non è una sorpresa, è mancata anche un po' di fortuna al Barcellona. All'andata hanno fatto una grande partita, con una prestazione straordinaria di Messi. Ma al ritorno il Liverpool è stato superiore per intensità e voglia".

"Real torni a vincere. Neymar? Critiche ingiuste"

Ronaldo, poi, parla del Real Madrid e del ritorno di Zidane: "I tifosi sono molto esigenti, non si può sempre vincere. Questa è una squadra vincente, auguro a Zinedine tutto il bene e spero possa ricominciare a conquistare titoli. A Madrid non ha bisogno di motivazioni, è il club più grande al mondo. Ha avuto una stagione complicata ma la gente si fida di lui perché ha una storia straordinaria, sia come allenatore che come calciatore". Infine su Neymar: "È un calciatore straordinario, incredibile. Ogni anno si parla del suo futuro, ma non credo sia sul mercato. Quest'anno ha avuto due infortuni e si sono aperte delle polemiche, perché quando fai qualcosa fuori dal campo sei sempre sotto i riflettori. Ma credo che molte critiche siano ingiuste, lui ora deve pensare a tornare come prima e a ricominciare a dare gioia con il calcio".